Mercato libero dell’energia: quanto sono aumentati i prezzi?

A 8 mesi dall’entrata in vigore del mercato libero dell’energia, come sono variati i prezzi dell’energia e del gas in Italia? Il passaggio non sembra essere affatto vantaggioso per i consumatori, che devono pagare fino a 300 euro in più all’anno. Ecco i dati Arera e il nuovo Decreto Bollette del Governo Meloni, che promette di aiutare famiglie e imprese in difficoltà.

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Nel mese di luglio 2024 l’Italia è passata al mercato libero dell’energia. Chi non ha effettuato una scelta specifica entro i termini massimi consentiti, si trova ora nel servizio a tutele graduali, ma il vantaggio sembra essere inesistente per tutti.

In base agli ultimi dati Arera, che fanno riferimento al mese di novembre 2024, il passaggio al mercato libero ha portato finora a rincari fino a 200 euro nel tutelato e a 300 nel servizio a tutele graduali.

Per rispondere alla crisi, il Governo sta mettendo a punto un nuovo decreto bollette, che per i redditi più bassi andrà a sommarsi a quello attuale, garantendo un supporto totale di 400 euro.

La misura, in totale, investirà 3 miliardi di euro nel supporto a famiglie e imprese, e avrà la durata di 3 mesi. Entro l’estate infatti, le previsioni parlano di un possibile ribasso dei prezzi, e parallelamente le trattative per la pace in Ucraina potrebbero dare un’ulteriore spinta in questa direzione.

Il Decreto Bollette 2025

Per tamponare gli aumenti di elettricità e gas per imprese e famiglie per 3 mesi, il Governo Meloni introdurrà un nuovo decreto bollette. Questo prevede un tetto massimo di ISEE più alto, che permetterà a più famiglie di accedere al contributo. Come ci tiene a sottolineare Armando Siri, consigliere per le politiche economiche del vicepremier Matteo Salvini e coordinatore dipartimenti Lega, saranno 8 milioni le famiglie che il governo aiuterà con questa misura. Gli aiuti, per un totale di 3 miliardi di euro, saranno così divisi:

• 1,7 miliardi di euro alle famiglie con redditi pari o inferiori a 25.000 euro annui;
• 1,3 miliardi di euro alle imprese (di cui 700 milioni alle imprese energivore e 600 alle pmi).

Per le famiglie è previsto un doppio contributo (vecchio più nuovo) se l’ISEE è pari o inferiore a 9.530 euro, mentre si prevede solamente il nuovo contributo di 200 euro per le famiglie che hanno un ISEE compreso tra 9.530 e 25.000 euro.

Mercato libero dell’energia

Luigi Gabriele, presidente dell’associazione Consumerismo, sottolinea che i consumatori

devono avere la consapevolezza che il mercato libero dell’energia non è equiparabile a quello della telefonia. L’unico modo per risparmiare è ridurre i consumi. Per chi può, un’altra strada è investire nell’autoproduzione di energia. E per chi ha i requisiti una soluzione è rientrare il prima possibile, entro il 30 giugno, nel Servizio a tutele graduali.

La liberalizzazione ha alzato i prezzi, e a dirlo non sono solo le famiglie, ma la stessa Arera, che con i dati relativi al mese di novembre 2024 conferma le preoccupazioni degli italiani. In particolare, le tariffe dell’energia sono 10 centesimi al Kwh più alte rispetto alla maggior tutela, e 15 centesimi in più rispetto al mercato a tutele graduali. Calcolando la differenza su base annua, si arriva a 200 euro nel tutelato e 300 nel servizio a tutele graduali.

Assium, l’associazione degli utility manager, a questo riguardo, dice che:

in un anno oltre 1,2 milioni di famiglie non vulnerabili sono passate al mercato libero dell’energia elettrica, pagando per la luce tariffe mediamente più alte dell’80% rispetto a quelle applicate nel Stg e del 44% rispetto a quelle del mercato tutelato, rimasto attivo per i clienti vulnerabili.

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