Mercato immobiliare, oltre 150mila nuovi avvisi d’asta nel 2023
Mercato immobiliare, flessione nel 2023: pubblicati oltre 150mila nuovi avvisi d’asta, in calo del 19% sul 2022. È quanto emerge dai dati di “Cherry Brick”, l’Osservatorio sull’andamento delle aste immobiliari realizzato da Cherry Srl. Diamo un’occhiata ai dati regionali.

Nel 2023 è stato registrato un forte calo delle aste pubblicate in Italia rispetto al 2022. Nel dettaglio, sono 150mila, rispetto alle 186mila che hanno segnato l’anno precedente. Per quanto riguarda il valore base d’asta medio (l’importo a partire dal quale inizia la gara tra gli offerenti in un’asta) a livello nazionale, si assesta a circa 180.000 euro, -12% rispetto ai 205mila euro al 31.12.2022. Ricordiamo che le aste immobiliari costituiscono un’ottima occasione per acquistare casa ad un prezzo molto più conveniente e con gli avvisi d’asta, i potenziali acquirenti possono conoscere le informazioni essenziali per poter prendere parte all’asta.
Ad oggi, è la Lombardia prima regione per numero di aste sopravvenute mentre Roma domina sia tra le città che tra i Tribunali. Nella classifica delle regioni, il Trentino-Alto Adige è in testa per base d’asta media più alta di tutto lo stivale mentre il Molise è fanalino di coda.
Infine, dai dati forniti dall’Osservatorio “Cherry Brick” emerge una crescita del 71% della media base d’asta per gli impianti sportivi e spicca un calo del 41% degli immobili commerciali.
Calo degli avvisi d’asta nel 2023: -19%

Come anticipato, lungo tutto il corso del 2023 sono state pubblicate in Italia oltre 150mila aste per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 20,8 miliardi di euro. Ora, diamo un’occhiata alla suddivisione dei nuovi avvisi presenti all’interno del Portale Vendite:
- il 54% in riferimento ad immobili ad uso residenziale (pari ad un totale di 81.547 aste sopravvenute)
- il 20% ad immobili ad uso commerciale (29.394)
- 4% ad immobili ad uso industriale (5.339)
- 22% è composto da “altre” categorie immobiliari (33.764)
- 0,1% è l’ambito degli impianti sportivi
Passiamo ai dati a livello regionale:
- il 13% è localizzato in Lombardia (per un totale di 20.212 nuovi avvisi, -22% sui 25.911 del 2022)
- il 12% in Sicilia (17.317)
- 10% nel Lazio (15.499)
- 0,2% della Valle d’Aosta (287)
- Centro Italia (27%)
- Sud (24%)
- Nord-Ovest (21%)
- Isole (16%)
- Nord-Est (12%)
Numero di aste censite nelle grandi città:
- Roma (4.101, -15% rispetto alle 4.802 del 2022)
- Napoli (1.072, -30%)
- Catania (1.016, -23%)
È sempre Roma a guidare la classifica a livello provinciale con 9.974 aste pubblicate (pari al 7% del totale nazionale). Seguono Perugia e Cosenza rispettivamente con 4.321 e 3.814. Anche a livello di Tributi locali Roma conferma il primato con 5.484 nuove aste pubblicate (pari al 4% del totale nazionale, -13% rispetto al 31 dicembre 2022 con 6.278). A seguire troviamo Brescia (3.585), Cagliari (3.360) e Milano (3.336).
Base d’asta media
Nel 2023 si evidenzia un calo della base d’asta media rispetto al 2022 in relazione sia agli immobili commerciali, che si assestano a 191.000 euro per un -41% rispetto ai 323.000 euro del 2022, che agli immobili residenziali che registrano un valore di 132.000 euro per un -10% rispetto ai 147.000 euro del 2022.
Viaggiano in controtendenza solo gli immobili industriali il cui valore di riferimento è pari a 697.000 euro per un +4% rispetto ai 667.000 euro del 2022, così come gli impianti sportivi la cui base d’asta media risulta essere pari a 917.000 euro per un +71% rispetto ai 536.000 euro del 2022. Di seguito, i dati in relazione alle regioni:
Trentino-Alto Adige: 265.000 euro (a differenza dei 241.000 euro al 31 dicembre 2022, +10%)
- Emilia-Romagna (253.000 euro, +28%)
- Toscana (221.000, +1%)
- Lazio (220.000 euro, -26%)
- Molise (105.000 euro, -20%)
- Calabria (116.000, -12%)
Per quanto riguarda le modalità d’asta, le preferite sono la “asincrona telematica” e “la sincrona mista” (rispettivamente nel 34% e nel 32% dei casi) rispetto alla tipologia “presso il venditore” (27%) o “sincrona telematica” (7%).