Controsoffitto in cartongesso

Autore:
Filomena Spisso
  • Founder, Esperta di Arredamento

Progettare, realizzare e costruire un controsoffitto in cartongesso pendinato: guida completa, dalla progettazione al montaggio, dalla messa in opera ai materiali che occorrono per montare correttamente i pannelli in cartongesso per realizzare il soffitto. Idee di design, lavori in cartongesso, dallo stile classico al moderno.

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Il termine cartongesso indica chiaramente gli elementi che lo compongono: cartone e gesso.

Il cartongesso è un materiale molto utilizzato nell’edilizia moderna per la realizzazione di controsoffitti, pareti tradizionali o curve, ispezionabili, ma anche per librerie e rivestimenti per camini.

E’ una soluzione funzionale e versatile che risponde a diverse esigenze, consentendo l’impianto di sistemi di illuminazione, audio, di riscaldamento o raffreddamento, in casa, come in albergo, in negozio o in ufficio, permettendo di giocare con forme e livelli.

In particolare oggi ci occuperemo dell’impiego del cartongesso per la creazione dei controsoffitti.

Soffitti in Cartongesso

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Le lastre in cartongesso possono essere adottate per realizzare diverse tipologie di controsoffitti, con funzioni diverse estetiche e funzionali.

In particolare, un soffitto in cartongesso può essere:

  1. STANDARD: realizzato con singoli pannelli in gesso;
  2. ACUSTICAMENTE ISOLANTE: l’intensità dell’isolamento acustico può variare a seconda delle proprie esigenze. In linea di massima, nell’intercapedine, vengono intervallati strati rigidi a strati morbidi (come la lana minerale) in modo da realizzare un sistema che funga da ammortizzatore acustico;
  3. TERMICAMENTE ISOLANTE: l’isolante viene generalmente introdotto all’interno dell’intercapedine, ma qualora questo non fosse possibile, esiste la possibilità utilizzare lastre in gesso con apposito trattamento che le rende isolanti e resistenti al vapore;
  4. SOFFITTO ESPOSTO ALL’ACQUA: in ambienti come il bagno, soprattutto a ridosso di vasche da bagno e docce, le pareti ed i soffitti sono esposti all’acqua, ragion per cui si consiglia un rivestimento con lastre cementizie;
  5. SOFFITTO REI: soprattutto in locali industriali, commerciali, esiste la necessita che i controsoffitti debbano garantire una certa resistenza al fuoco per un certo tempo; in tal caso viene consigliato l’utilizzo di apposite lastre ed in quantità dettata da rapporti di prova eseguiti in laboratorio.

Come realizzare un soffitto in cartongesso

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Un soffitto in cartongesso viene realizzato seguendo diversi step:

  1. Disegnare la planimetria dell’ambiente e studiare la ripartizione dei pannelli;
  2. Tracciare le altezze sulle pareti della stanza per avere i punti esatti dove collocare i montanti;
  3. Creazione dell’orditura metallica, atta a sorreggere il cartongesso;
  4. Tamponamento con pannelli di cartongesso;
  5. Taglio dei pannelli di cartongesso;
  6. Intercapedine;
  7. Stuccatura;
  8. Fissativo e tinteggiatura.

Planimetria

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Disegnare la planimetria è indispensabile per poter procedere correttamente all’acquisto del materiale occorrente per la realizzazione del soffitto in cartongesso.

Tracciare le altezze

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Segnalare sulle pareti l’altezza dei montanti. Si consiglia l’utilizzo della livella laser per proiettare il raggio nei punti esatti delle pareti, dove ancorare i montanti. Con l’aiuto di battifilo si segnala la linea sulla quale montare i profili guida.

Orditura metallica primaria

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E’ la struttura che regge i pannelli di cartongesso e può essere realizzata in diversi modi, anche con un’orditura autoportante, qualora si voglia creare un soffitto a membrana, non ancorato al soffitto sovrastante ma solo alle pareti perimetrali.

I profili guida dell’oriditura metallica vengono fissati tramite viti, se le pareti sono in cartongesso, o tramite tasselli, se si tratta di pareti in muratura. La distanza massima tra le viti dev’essere 50 cm.

cartongesso-messa-in-operaSe si ritiene necessario, si possono contenere le trasmissioni acustiche laterali applicando sull’anima della guida il nastro monoadesivo di guarnizione isolante in politilene espanso.

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A questo punto si traccia sul solaio la posizione dei pendini (la distanza va calcolata in base al peso del controsoffitto da posizionare).

Per il corretto posizionamento dei ganci è necessario che la distanza dal primo punto di sospensione dalla parete sia pari a circa 1/3 dell’interasse tra le sospensioni.

Sui pendini posizionati vengono inseriti i ganci con molla, per essere regolati dopo il posizionamento del profilo montante, con l’aiuto di una livella o di un laser.

Sui pendini a molla si posa la struttura primaria, che a sua volta è in appoggio alla guida perimetrale.

Orditura secondaria

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Sulle pareti perimetrali si tracciano le posizioni dei profili per la posa della struttura secondaria, che si posa con la stessa metodologia della precedente.

La struttura secondaria viene inserita all’intero dei profili guida (quella primaria poggiava sui profili guida).

L’orditura secondaria viene vincolata alla primaria attraverso i ganci di unione ortogonali.

I profili vengono fissati con un interasse ridotto in funzione del tipo di posa delle lastre, 50 cm d’interasse per l’orditura secondaria, in caso si effettui la posa trasversale delle lastre e 40 cm nel caso di posa longitudinale (in ogni caso evitare un interasse a 60 cm).

Come si prolunga un profilo montante?

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Nel caso se ne necessiti, è possibile creare una prolunga del profilo.

Basta munirsi di un giunto lineare per collegare i due profili montanti.

Tipologie di profili montanti

L’orditura metallica è costituita da sistemi di sospensione in lamiera metallica e sono adattabili in funzione del tipo di pannello.

I più usati sono quelli a T con montaggio a sormonto, data l’elevata resistenza a trazione e resistenza nei confronti del terremoto.

Oltre ai profili strutturali a T si possono usare anche profili metallici perimetrali a L e profili a C, profili per vallette a F, profili distanziatori ed irrigidimento.

Tamponamento

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Il tamponamento viene realizzato avvitando, mediante apposite viti fosfate, i pannelli in cartongesso aventi differenti caratteristiche: lastre idrofile o semplicemente IDRO, resistenti al’umindità e quindi idonee all’utilizzo in ambienti particolarmente umidi, lastre resistenti al fuoco, lastre accoppiate termicamente ed acusticamente isolanti.

L’interasse delle viti per posizionare i pannelli di cartongesso dev’essere pari a 15 cm.

Inoltre, le viti devono essere poste a circa 10 mm dal bordo longitudinale della lastra, e a 15 mm dal bordo di testa.

Si consiglia di posizionare le lastre a giunti sfalsati. In tal caso si consiglia d’iniziare con una lastra intera e continuare con una ridotta, per sfalsare il giunto di testa di almeno 40 cm.

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E’ importante che nel montaggio dei pannelli in cartongesso si lasci sempre uno spazio di 0,5 cm dal muro, facendo in modo che i punti di contatto tra una lastra e l’altra siano lontani dai montanti.

Taglio dei pannelli di cartongesso

Per tagliare una lastra di cartongesso basta poggiarla a terra e tracciare la linea da incidere con il cutter. Dare un colpo deciso e tagliare il cartone del lato opposto sempre con il cutter.

Intercapedine e isolamento termico e acustico

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Nell’intercapedine di una parete in cartongesso possono essere inserite diverse tipologie di isolanti termici o acustici: dalle lane minerali (lana di roccia), ai pannelli in polistirene, al sughero, alle lane naturali etc.

La scelta del tipo di isolante dipende dalle proprie esigenze e dalle prestazioni delle pareti.

L’intercapedine di una parete in cartongesso viene anche utilizzata per l’alloggiamento di impianti elettrici ed idrici.

Stuccatura

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La stuccatura del soffitto in cartongesso avviene mediante applicazione di garza o nastro di rete in fibra di vetro trattato con apretto antialcalino su giunti ed angoli ed eseguendo rasatura a gesso in più riprese di tutti i giunti, delle teste delle viti e degli spigoli.

Nel caso la controsoffittatura sia appoggiata su pareti in muratura o in legno, è opportuno applicare su tutto il perimetro un nastro separatore, metà adesivo e metà oleato, utile ad evitare la spaccatura degli angoli dopo la stuccatura.

Se vi è la presenza di uno spigolo, è conveniente montare un paraspigolo, per una perfetta linearità (ricoperto a regola d’arte dallo stucco).

Fissativo e pittura

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Per un miglior risultato finale si consiglia di stendere sulle lastre di cartongesso il fissativo prima di procedere alla tinteggiatura.

Controsoffitti in cartongesso design

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I maestri del cartongesso sono capaci di realizzare dei soffitti di grande pregio, giocando con la geometria, le luci e le ombre.

Diverse le sospensioni creative da poter realizzare con le linee che s’intersecano fra loro per soluzioni originali protagoniste della zona living come della zona notte o del bagno.

Soffitti in cartongesso con elementi luminosi

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Spettacolari le soluzioni di controsoffitti in cartongesso che ospitano elementi luminosi nascosti, diverse soluzioni per ogni tipo di esigenza.

Modernissima e di grande effetto l’applicazione di lampade a fluorescenza con funzionamento a luce riflessa.

Soffitti in cartongesso con decorazioni

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Nell’ambito della ristrutturazione di appartamenti  storici possono essere impiegati i pannelli per realizzare decorazioni varie. Un esempio, la realizzazione delle cornici per valorizzare l’ambiente.

Foto: controsoffitti in cartongesso