MiniKitchen di Joe Colombo: storia, com’è fatta, dove trovarla, prezzi
Se siete amanti di elementi d’arredo che hanno fatto la storia del design e, al tempo stesso, volete trovare una soluzione realmente innovativa per una cucina piccola, la minikitchen di Joe Colombo potrebbe essere l’opzione migliore.
Nel mondo del design ci sono dei pezzi di arredo che sono diventati dei veri e propri simboli capaci di attraversare senza alcun problema i decenni, abbinandosi anche agli stili più moderni.
La lista, ovviamente, è lunga, anche se tra i più quotati troviamo la poltrona Barcelona, creata per l’Esposizione Internazionale di Barcelona nel 1929, la lampada Anglepoise, la sedia Tulip e il barbecue Weber del 1950. Tra questi complementi di varia grandezza e diverse suggestioni trova un posto di diritto anche quella che viene ricordata come la Minikitchen di Joe Colombo. Si tratta di un progetto realizzato per Baffi nel 1963, andando a sconvolgere completamente le consuetudini di arredo e preannunciando una realtà sociale e abitativa che, in quel preciso momento storico, non era nemmeno pensabile.
In questo senso, dunque Colombo fu un vero e proprio visionario che, grazie alla sua piccola cucina compatta caratterizzata da un unico blocco, iniziò a parlare di una società in cambiamento all’interno della quale, forse, la donna non doveva essere più considerata l’angelo del focolare, le famiglie erano più piccole e, soprattutto, alcuni potevano scegliere di vivere come single all’interno di spazi nettamente più ridotti rispetto alle grandi e classiche abitazioni.
Stabilito tutto questo e il potenziale visionario e rivoluzionario di questa minikitchen proviamo a raccontare la sua storia, descrivere le sue funzioni e, soprattutto, chiarire ogni eventuale dubbio sul suo costo.
1. Minikitchen di Joe Colombo: la storia
Prima di vedere nel dettaglio la struttura e la funzionalità di questa minikitchen, proviamo a ricostruire i momenti fondamentali della sua storia. Come abbiamo già detto l’idea è attribuita al designer Joe Colombo nel 1963.
L’anno successivo l’azienda Boffi decise di produrla in pochi esemplari. Nonostante fosse chiara l’impatto innovativo di questo progetto, non si pensava che i tempi fossero veramente pronti. Per questo motivo, dunque, l’azienda decise per un rischio contenuto. Il successo ottenuto, però, sorprese tutti.
Questo piccolo elemento di arredo, infatti, ha contribuito a crescere la fama di Colombo e della Boffi, grazie anche alla partecipazione ad esposizioni internazionali e a mostre dedicate al design come Italy: The New Domestic Landscape, organizzata al MoMA di New York nel 1972.
Nel corso del tempo, poi, la minikitchen di Joe Colombo ha trovato una seconda giovinezza all’inizio degli anni novanta. I nuovi modelli prodotti, però, non presentano nessun cambiamento strutturale e concettuale, rispettando alla perfezione l’idea originale.
A cambiare, adeguandosi alla tecnologia più avanzata dei tempi, è solo la parte tecnica dei fuochi, ad esempio. Oggi, dunque, per la sua funzionalità e la forma compatta, questa cucina è attuale più che mai creando un ponte invisibile tra un passato visionario ed un presente che ha rispettato le aspettative di un design innovativo.
2. Minikitchen di Joe Colombo: struttura
Secondo la filosofia e la visione di Joe Colombo tutti gli elementi di design dovevano essere flessibili e facilmente adattabili ai diversi ambienti. Per questo motivo, dunque, la sua minikitchen è movibile attraverso delle rotelle, pronta per essere trasportata anche da una stanza all’altra della casa.
Ma quali sono gli elementi che compongono questo originale pezzo d’arredo ancora tanto conteso e desiderato? Iniziamo con il dire che la prima immagine di questa piccola cucina è quella di una sorta di cubo che, però, al suo interno custodisce tutto il necessario per poter cucinare.
Si tratta, in sostanza, di un unico blocco alimentato attraverso energia elettrica che in solo un metro cubo contiene un piano cottura, un frigorifero, cassetti vari, contenitori, un tagliere, un piano di lavoro che si estrae per poi rientrare facilmente e, per finire, prese di corrente, utili per attaccare dei piccoli elettrodomestici.
In sostanza, dunque, si tratta di una soluzione veramente semplice nella sua forma che, però, riesce a sfruttare pienamente tutto il volume interno a disposizione.
E proprio per la sua praticità cosi compatta, questa minikitchen è diventata un modello particolarmente popolare all’interno di uffici e aziende dagli anni sessanta ad oggi.
3. Minikitchen di Joe Colombo: dove trovarla e costi
La domanda, a questo punto, è una sola: dove è possibile trovare la minikitchen? La risposta è molto semplice e prevede l’intervento dell’azienda Boffi.
Dal 1964 ad oggi, infatti, questo modello non è mai uscito dal catalogo, tanto che è possibile visionare le foto a lui dedicate proprio sul sito ufficiale. Il consiglio, comunque, è di recarsi in una delle sedi della Boffi per ammirare da vicino questo modello che racconta una storia importante del design italiano. Per quanto riguarda il costo, è possibile conoscerlo solo contattando direttamente la Boffi.
Sicuramente, però, trattandosi di un oggetto così iconico capace di raccontare la storia del costume del nostro paese non è consigliabile aspettarsi dei prezzi popolari.
Minikitchen di Joe Colombo: foto e immagini
Se dovete arredare uno spazio ridotto e, allo stesso tempo, desiderate una soluzione unica nel suo genere, la minikitchen potrebbe essere il complemento d’arredo giusto. Oltre a questo, poi, rappresenta un pezzo di storia del nostro design cui è veramente difficile resistere. Guardate le foto in galleria per comprendere la sua rivoluzionaria funzionalità.