Flatwig Studio: tradurre in progetti le storie comuni
Ritorna il nostro appuntamento dedicato ai designer under 35. Questo mese Erica Agogliati e Francesca Avian di Flatwig Studio ci raccontano la nascita del loro studio, la loro visione creativa e il loro approccio al progetto.

Flatwig Studio nasce nel 2016 a Londra quando ci viene commissionato il progetto di un wine bar. Fino a quel momento non era chiaro se volessimo diventare uno studio, un brand o lavorare per altri. Era un momento di grandi cambiamenti e di creatività, in una città per noi nuova. Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di questo progetto e si è manifestata in noi la consapevolezza di voler diventare uno studio con un linguaggio e uno stile personale.
È il racconto di Erica Agogliati e Francesca Avian, fondatrici dello studio, oggi basato a Milano. Con un approccio dinamico, si occupano di interni, arredi su misura, design di prodotto, grafica e direzione creativa per aziende e clienti privati.

Ci conosciamo fin dai tempi della laurea magistrale al Politecnico di Milano e abbiamo avuto modo di approfondire con passione le tematiche legate alla cultura del progetto, anche grazie a maestri come Andrea Branzi e Michele De Lucchi. Un elemento che ha sicuramente influenzato il nostro modo di pensare al progetto è la consapevolezza della nostra complementarietà: siamo due, siamo diverse ma con tanti punti di contatto.
Design senza tempo

Amandine Alessandra
Le contaminazioni e le collaborazioni tra ambiti diversi sono un elemento fondamentale della loro pratica, cercando sempre di realizzare progetti con un’anima senza tempo.
Non esiste un buon progetto senza una buona ricerca. Siamo persone molto riflessive, abbiamo bisogno di elaborare concetti e metterli in discussione prima di trasformarli in qualcosa di tangibile. Per noi il progetto deve essere essenziale, nella concezione e nella forma, ma deve anche raccontare una storia.

Ricerca nostalgica
L’approccio dello studio è basato su una ricerca attenta, dove al centro ci sono le persone e il loro utilizzo dello spazio e degli
oggetti.
Potremmo definirci un po’ nostalgiche, in quanto prendiamo spesso ispirazione dal passato, anche se poi il design è sempre tradotto in chiave contemporanea. Abbiamo sviluppato diversi progetti tableware, tutti ispirati ad antichi rituali, così come ci ispiriamo spesso al folklore e agli usi e costumi popolari. Ma siamo anche un po’ pop. Ci appassionano le storie comuni che possono essere tradotte in progetti, spiegano le progettiste.

Mama Punch, Uovo Comune, Insieme, Joie de Vivre sono pensati attorno al tema della condivisione a tavola, con il minimo comune denominatore della sostenibilità, non solo nell’utilizzo dei materiali ma anche delle pratiche associate al consumo di alcuni alimenti.
Casa Flatwig, un luogo di condivisione

Tra i progetti a cui sono particolarmente legate c’è Casa flatwig, il loro studio che rappresenta a 360° lo spirito Flatwig.
Per noi è il contrario della casa studio, ovvero è uno studio con l’atmosfera di una casa. Ci permette di lavorare in tranquillità, ma anche di accogliere clienti, amici e fornitori. C’è una cucina disegnata su misura che utilizziamo quotidianamente (si, perchè non saltiamo mai il pranzo) anche per eventi di social dining. Ci piace la convivialità e cerchiamo di portarla in tutti i progetti. L’elemento peculiare di questo interno è sicuramente la parete in vetrocemento che separa la zona living dal bagno e che grazie alla luce dà vita ad una bellissima atmosfera.

Oltre all’attività di progettiste sono impegnate anche nell’ insegnamento presso diverse scuole di design di Milano tra cui IED Milano e Domus Academy.
Siamo felici del modo in cui il nostro lavoro si sta sviluppando, concludono le progettiste.