Salone del Mobile 2022 Sturm Milano: pezzi iconici in polimero soffiato trasparente, l’intervista ad Andrea Bertinotti
Salone del Mobile 2022 Sturm Milano: il brand dall’anima contemporanea è una combinazione di forze creative, collisione di energie contrapposte e dirompenti che unendosi creano cambiamento e futuro, mantenendo però una naturale anima cristallina. Nasce dall’unione tra il design d’avanguardia, la ricerca e uno spirito fortemente volto alla sostenibilità. Un’azienda innovativa, fervida di idee che si riversano sulle proprie realizzazioni. Ne abbiamo parlato con Andrea Bertinotti, Art Director dell’Azienda.
Ci racconta com’è nata Sturm Milano?
Sturm Milano (https://sturmmilano.com/) nasce dalla ferma volontà della nuova proprietà de La Rosa manichini di rilanciare il settore del complemento arredo che era stato ad inizi anni 2000 affrontato con il marchio Sturmundplastic. Nasce quindi Sturm Milano per affrontare questo nuovo mercato con entusiasmo e creatività.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Sturm Milano?
Innanzitutto Sturm Milano è un’azienda che produce. Produce tutto e produce tutto internamente. Sturm vuole basare i sui prodotti in particolare sull’utilizzo del proprio materiale, il polimero soffiato, un misto di industria e artigianalità unico al mondo.
L’obiettivo è quello di dare ai propri clienti pezzi industriali, quindi diciamo di serie, ma che risulteranno sempre come dei pezzi unici. La nostra filosofia è quindi quella di portare sul mercato una ditta unica nel suo genere, che contamini il polimero soffiato con tutti gli altri materiali che siamo in grado di gestire internamente, come il legno, il ferro e il tessuto.Leggi anche Anteprima Milano Design Week: sedie
In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?
Sicuramente per quanto ci riguarda non possiamo avere ancora bene il polso della situazione del mercato arredo. Siamo appena nati e ci affacciamo per la prima volta sullo scenario mondiale con il Salone del Mobile 2022. Abbiamo buone sensazioni, c’è fermento.
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
Uno dei plus di Sturm Milano è proprio la produzione eco. Utilizziamo solo materiali 100% riciclabili. Il nostro polimero soffiato è assolutamente 100% riciclabile e lo facciamo internamente anche recuperando il 100% degli scarti che vengono riutilizzati per la realizzazione dei nostri prodotti.
Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?
Quello che vogliamo fare noi è di portare sul mercato quelle che sono le nostre caratteristiche: un’industria che abbia ancora bisogno delle abilità dei propri collaboratori, quindi manualità e competenza assoluta delle nostre maestranze, con un ulteriore sforzo però, che sono gli investimenti che la nuova proprietà sta facendo anche sul continuo rinnovo dei macchinari. Commistione tra industria e artigianalità saranno le caratteristiche che il nostro design porterà avanti nei prossimi anni, l’uomo al centro del nostro progetto e del nostro processo produttivo. Pezzi unici come unici saranno i nostri clienti.
Quali invece saranno le tendenze su cui puntare?
Come ho detto prima cercheremo di fare un design diverso, quindi al di là delle tendenze, al di la delle mode del momento. Vogliamo creare dei prodotti unici e duraturi nel tempo.
Ci racconta le novità della collezione 2022 che presenterete in occasione del Salone del Mobile?
Al Salone porteremo, oltre ad alcuni dei nostri pezzi iconici fatti interamente in polimero soffiato trasparente, tante novità. Porteremo prodotti disegnati dall’architetto Claudio Bitetti come la serie Work e la serie Heritage. La serie Work è caratterizzata dall’immagine dei tubi innocenti utilizzati nei cantieri, ma rivisti in chiave Sturm. Il tubo è infatti in polimero soffiato dentro il quale abbiamo annegato un tubo strutturale di alluminio con un lavoro industriale e artigianale al tempo stesso, molto complesso. Il risultato è una serie di prodotti (tavoli, librerie, consolle) direi assolutamente contemporaneo e raffinato.
Potrebbe interessarti Salone doppioHeritage è invece una serie di mensole e specchi caratterizzati dall’immagine iconica delle modanature delle case classiche milanesi. In questo caso il polimero soffiato è in massa, colorato poi nelle varie finiture che abbiamo selezionato. Di Claudio proporremo poi due pezzi un po’ irriverenti e provocatori. Lo specchio Cazzo guardi? (scritta presa da una scritta trovata sulla vetrina di un negozio, rotta durante una manifestazione) e Noncaga, un piccione colorato che farà da portalibri, svuotatasche e decorazione.
Ci sarà poi una libreria disegnata dal designer Luca Papini che farà parte di un sistema dal nome Split, che è caratterizzato dall’uso di mensole in legno o laccate e da parti verticali in metallo colorato e cilindri in polimero soffiato trasparente o colorato. Ci sarà poi una madia disegnata da me dal nome Aynil. Volevamo avere un contenitore che portasse con sé alcune nostre abilità. L’utilizzo della falegnameria, il polimero soffiato e soprattutto la passione. Aynil è tutto questo. Altri complementi disegnati da me saranno Papi e Quore, due appendiabiti a parete, colorati e divertenti.
Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?
L’allestimento del nostro stand per il salone è stato curato da Claudio Bitetti. Sarà una scatola in finitura cemento dentro la quale saranno ben in evidenza tutti i nostri prodotti che saranno colorati.
Come sarà la casa del futuro secondo Sturm Milano?
La casa che vogliamo proporre è una casa sempre più a misura d’uomo, ma soprattutto quello che vogliamo proporre è una casa dentro la quale ci siano dei pezzi che diano emozione, che stimolino la fantasia, che ci diano la voglia di tornare a “casa nostra”.
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
Sturm Milano…….. :-))))
Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?
Assolutamente sì. Sturm Milano ne è la dimostrazione. Lo stile italiano del design è quello che produce, quello che usa le mani, quello che propone le idee e non subisce. Parlo di idee e non di mode, perché il design italiano è idea non solo tendenza.
Cosa significa per voi il concetto di Made in Italy?
Per noi Made in Italy è proprio proporre al mercato internazionale le nostre idee, il nostro gusto ma soprattutto le abilità delle nostre maestranze, della nostra gente. Made in Italy è ingegno e abilità. non imitabile.