Salone del Mobile 2022 Cantori: la nuova linea di tavoli Valley, l’intervista a Federica Cantori
Salone del Mobile 2022 Cantori: Valley è una delle collezioni di complementi che Maurizio Manzoni ha ideato per Cantori, e che viene presentata al Salone del Mobile. In questa linea è evidente il dialogo tra matericità diverse, infatti il designer ha trovato ispirazione nel desiderio stesso di esaltare la materia attraverso le preziose finiture delle superfici: la spazzolatura opaca del marmo, la laccatura che seppur opaca risulta molto liscia al tatto, i vetri fumè perfettamente levigati. Ne abbiamo parlato con Federica Cantori, responsabile marketing e comunicazione di Cantori.
Ci racconta la storia di Cantori?
“Nel 1976, a Camerano, piccolo centro a ridosso del Conero, nella regione Marche, nasce l’azienda Cantori (www.cantori.it/it/) dall’intuizione di mio padre, Sante Cantori: lui utilizza le capacita? degli artigiani locali per la realizzazione di letti in ottone, su ordinazione per i suoi primi clienti, coniugando confort e bellezza. Nel tempo Cantori allarga i propri orizzonti e si orienta dapprima verso la realizzazione di un’intera collezione dedicata alla stanza da letto. Poi, di anno in anno, la produzione si e? ampliata ed evoluta fino a comprendere i vari ambienti della casa, accostando armonicamente materiali e lavorazioni differenti.”
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Cantori?
“L’azienda, nonostante sia presente sui mercati internazionali, mantiene una dinamica legata alle sue radici e attenta agli aspetti umani e ambientali del territorio nel quale opera.”
In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore dell’arredo, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?
“Sicuramente è ritornata la voglia di curare la propria casa e renderla non solo un posto dove abitare ma dove meditare, lavorare, studiare, ecc… Quindi ogni angolo viene sfruttato e riadattato per viverlo. Uno scrittoio diventa scrivania o toletta a seconda dell’ora del giorno, sedie e tavolo servono per sia per il dining che per il lavoro, e perché no per il fitness.”
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
“Cantori è da sempre attenta al rispetto dell’ambiente e del lavoro. La nostra è un’economia circolare dove tutto si riusa e niente viene buttato a cominciare dai mobili che produciamo, nati per durare negli anni. Le vernici e i trattamenti usati sono tutti compatibili con le rigide norme europee e le materie prime provengono tutte da paesi europei, anche se principalmente usiamo prodotti locali.”
Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?
“La nostra sfida più grande è quella di avere un dialogo continuo con i nostri clienti e offrire servizi e consulenze personalizzate oltre che prodotti sempre di più alta qualità.”
Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro del settore?
“La tendenza attuale è la commistione di materiali e finiture diverse per rendere il prodotto un’esperienza sensoriale.”
Ci racconta le novità della collezione 2022 che presenterete in occasione della Design Week?
“La collezione 2022 si inserisce perfettamente nel percorso iniziato quattro anni fa con il designer Maurizio Manzoni. Infatti, risulta coerente con i prodotti gia? sviluppati nelle collezioni precedenti. I nuovi modelli sono ancora più? innovativi, non tanto a livello formale ma per la presenza di dettagli metallici, che ritornano sia sugli imbottiti e che nei mobili. Nella nuova collezione di Cantori, l’introduzione di nuovi materiali come la resina, e l’utilizzo di materiali cari all’azienda come il metallo, si accompagna a un design funzionale ma dai riferimenti estremamente colti.”
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Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?
“Lo stand del Salone del Mobile 2022, dove verra? presentata la nuova collezione, e? progettato da Maurizio Manzoni e si caratterizza di un loggiato ad archi a tutto sesto, chiaramente ispirato alle architetture metafisiche del razionalismo italiano. Tali archi si ritrovano all’interno disposti trasversalmente rispetto a quelli di facciata. I materiali dello stand sono il cemento delle arcate, le vernici dai toni pastello, in prevalenza nei colori salvia, antracite e tortora, scelti come sfondo degli oggetti esposti.”
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
“La “cosa” più contemporanea, forte e promettente è la personalizzazione e la valorizzazione dell’individuo nel suo contesto.”
Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?
“Il design è lo stile italiano e viceversa. Il gusto che chiamiamo internazionale altro non è che il gusto italiano del bello declinato nelle varie esperienze e culture.”