Mentemano collezione 2021: intervista a Nicola Gisonda
Mentemano collezione 2021: il brand, giovane realtà dell’arredo, fondata dall’architetto Nicola Gisonda, si propone come alternativa al solito modo di concepire il design.
E’ il minimalismo a contraddistinguere i prodotti Mentemano; in occasione della Milano Design Week 2021 abbiamo incontrato ed intervistato Nicola Gisonda, con cui abbiamo parlato delle nuove tendenze nel mondo del design e delle novità presentate dal brand.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Mentemano?
“Mentemano è un brand, un progetto che vuole condurre a una riflessione sul design, sull’arredo e sulla bellezza in generale. Siamo nati alla vigilia nella peggior crisi sociale del secolo ma il nostro obiettivo e i nostri valori non sono cambiati. Vogliamo stimolare la mente a concepire il proprio progetto di abitare attraverso linee, materiali e stili diversi e originali. Nei prodotti che disegno, materia, funzione e spazio sono i protagonisti di una visione tipicamente architetturale che conferisce alla collezione, un’identità ed un design del tutto singolare. Difficile individuare una sola filosofia produttiva ma se proprio devo, mi piace pensare che sia la natura stessa a ispirarmi riflettendosi nei vari prodotti. Un separè ispirato alle vele che solcano i mari, un tavolino che ricorda l’allineamento dei pianeti, una libreria che riproduce l’intreccio dei rami in un bosco.”
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In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore della cucina e dell’arredamento, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?
“A mio avviso verranno concepite e progettate nuove aree preposte al lavoro da casa; luoghi magari prima trascurati che dopo la pandemia, acquistano una nuova funziona e sfaccettatura. Angoli della casa che definirei multifunzionali, ovvero capaci di adattarsi alle esigenze di chi ci vive. Zone pranzo che ad esempio, possono trasformarsi in postazioni di lavoro a tutti gli effetti. Un maggior sviluppo di librerie, contenitori, tavoli, sedie con un focus sul comfort e la fruibilità degli spazi, in cui il senso estetico converge con la funzionalità dell’ambiente. Secondo la mia visione, anche le luci saranno interessate a questo fenomeno, andando a progettare stanze di casa più confortevoli anche dal punto di vista illuminotecnico. Un’attenzione speciale poi anche per la cucina; riscoperta come luogo in cui rallentare i propri ritmi di vita e in cui riscoprire il piacere della condivisione e dello stare assieme. Personalmente amo molto cucinare e nel tempo libero che riesco a ritagliarmi, spesso lo faccio. Lo considero un gesto quotidiano che mi permette di godermi di più l’ambiente in cui vivo. In particolare, è per me un’espressione di creatività ed organizzazione, così come il design: la realizzazione di un piatto come il compimento di un progetto.”
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
“Come dicevo prima, la semplicità della natura e i suoi ritmi primordiali, sono da sempre una fonte di ispirazione per i miei progetti. Piloto ormai da anni aerei da turismo e quando mi alzo in cielo riscopro la natura. Dall’alto il mondo appare come un disegno con elementi precisi che formano figure geometriche ed astratte, un flusso di ispirazione in termini di forme ed immagini. Questa attrazione intrinseca per il mondo naturale mi ha permesso di concentrarmi sulla forza espressiva dei prodotti, stimolando la consapevolezza ambientale nei consumatori finali. Gli approcci sostenibili di Mentemano, non si limitano unicamente all’utilizzo di materiali e processi adatti, ma investono anche la dimensione umana e spirituale degli individui, spingendoli verso nuovi modelli di vita. È così che per esempio nasce Bosco, dalla presa di coscienza della natura con tutta la sua sbalorditiva potenza creatrice. Lo scenario di una foresta e i suoi elementi verticali e diagonali, a intrecciarsi, come fonte d’ispirazione. Un complemento d’arredo dinamico, che a seconda di come lo si osserva, infonde la sensazione di una passeggiata tra gli alberi.”
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Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?
“Sicuramente il gravoso aumento dei costi riguardo alle materie prime e l’elevata difficoltà nel reperirle nell’immediato. Mi riferisco in particolare a materiali come vetro, alluminio, diverse tipologie di legno oltre a specifiche componenti tecnologiche ed hi-tech. Questo comporta un’altra criticità: un aumento dei prezzi per i consumatori finali. Diventa allora difficile riuscire a conciliare un bilanciamento dei costi di produzione assieme al concepimento e sviluppo dei progetti.”
Quali invece saranno le tendenze su cui puntare?
“Dipenderà tutto da come sapremo affrontare le sfide di cui parlavo prima. Dall’aumento dei costi alla nascita di nuove esigenze abitative. Lo spazio esterno sarà sempre più rilevante ma sarà sempre la qualità a fare la differenza.”
Digitale, virtuale e la casa guidata dall’Intelligenza Artificiale sono già il presente, come si evolveranno secondo lei?
“Saranno senz’altro il punto fermo per il mondo casa del futuro. Una progettazione consapevole capace di integrare le tecnologie più funzionali nelle case di tutti. Per quanto mi riguarda però, l’eccesso di tecnologia toglie paradossalmente il piacere di vivere a pieno l’ambiente casalingo. Il gusto di piccoli gesti quotidiani è per me la vera atmosfera di casa in cui esprimersi liberamente, nel proprio spazio vitale più intimo e segreto. Preferisco ancora prepara una moka per gustare il mio caffè a colazione, piuttosto che riferire un messaggio vocale alla macchina preposta.”
Ci racconta le novità della collezione 2021?
“Il mio ritmo creativo ha voluto seguire il rallentamento della frenesia, ho deciso di progettare riascoltando me stesso, senza forzare il mio processo per seguire un calendario prestabilito. La mia ispirazione viene ora da momenti del quotidiano, dai piacere che vivo ogni giorno; è da qui che riparto con nuovi progetti che prenderanno vita nei prossimi mesi ma di cui ancora preferisco non dire troppo. Questo non vuol dire che non ci saranno novità anzi, ma piuttosto saranno legati a progetti e iniziative. Ad esempio, con il celebre Contemporary Cluster di Roma stiamo organizzando nuovi spazi che saranno tutti da scoprire.”
Quale è stato il concept dell’allestimento per la Design Week 2021?
“Volevamo unire l’inconfondibile stile tedesco di brand come Thonet e Siematic con le forme e la poesia delle nostre creazioni. Abbiamo quindi creato una sintonia di forme facendo in modo ch i nostri arredi (Bosco, Keplero e Zefiro) potessero fondersi alla perfezione nel contesto di uno showroom di cucine e il risultato è stato positivo. Sembra che siano sempre state lì.”
Che cos’è per voi il Made in Italy?
“È un brand dai valori dichiarati e riconosciuti. È capacità progettuale ed espressione creativa unica perché differente da qualsiasi altra. È garanzia di qualità, sentimento di manualità, tradizione, conoscenza ed artigianalità anche per aziende che lavorano ormai a livello internazionale. È dettaglio, ricerca dell’elemento che non è mai fine a se stesso, ma bellezza che stupisce.”
Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?
“Certo. In molti lo davano per finito già da tempo, ma come una fenice, risorge sempre dalle proprie ceneri. Come dicevo, il Made in Italy è un valore che soprattutto nel design, fa ancora la differenza.”