Tendepergole, pergole bioclimatiche e mini-gazebi: quando sono in edilizia libera

Autore:
Giovanna Pica
  • Laurea in Scienze della Comunicazione
Tempo di lettura: 4 minuti

Chi vuole impiantare nel proprio giardino o balcone una struttura che renda più godibile lo spazio esterno con una tettoia o delle vetrate, deve fare molta attenzione! La domanda è: queste opere sono in edilizia libera o richiedono un permesso per costruire? Facciamo chiarezza!

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Quali sono gli interventi possibili in edilizia libera

Tra gli interventi in edilizia libera che non necessitano di permesso di costruire, si trovano le pergole e i pergolati. La differenza fra una pergola e un pergolato sta nel fatto che il pergolato è poggiato su un lato ad una costruzione esistente, mentre la pergola è una struttura a sé stante.

Questi interventi però devono avere delle caratteristiche specifiche per ricadere nell’edilizia libera. Quali sono queste caratteristiche? La risposta sta nella funzione e nella definizione stessa di pergolato e pergola.

Queste due strutture sono delle impalcature che nascono con la funzione di essere sostegno per piante rampicanti e viti. La sentenza del Consiglio di Stato n.5541/2018 le definisce come strutture amovibili, non infisse al pavimento, libere su tre lati, prive di muratura e di copertura.

Pergole e pergolati non devono dunque avere nella parte sovrastante una copertura, ma soltanto gli elementi necessari per sorreggere le piante rampicanti. La pergola ha la funzione di ombreggiare creando riparo dal sole, ma non dalla pioggia e, pertanto, la sua copertura può essere una copertura fatta di rampicanti o di tende da sole, sempre in ogni caso amovibili.

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Le pergotende pertanto, possono essere assimilate alle pergole e quindi esenti dal permesso di costruire fintanto che rispettano queste caratteristiche. Diverso è il caso delle pergole bioclimatiche o dei mini-gazebi. Vediamo meglio perché.

pergola

Differenza pergotende e pergole bioclimatiche

Le pergotende sono delle pergole con una tenda che ne fa da copertura.

Anche laddove la copertura con tende non fosse solo sovrastante, ma anche riguardasse alcuni lati della struttura, ciò che conta è che sia amovibile per poter ricadere nell’edilizia libera.

Le pergole bioclimatiche hanno nella parte alta delle alette. Queste alette, come accade nelle persiane, possono essere ruotate in modo da far passare parzialmente il sole e la pioggia oppure possono essere disposte in maniera orizzontale fungendo da riparo anche dall’acqua e costituendo in questo modo una vera e propria copertura.

Benché la questione sia controversa, laddove le alette della copertura non sono retraibili, questa tipologia di pergolato potrebbe richiedere il permesso di costruire essendo equiparabile ad una tettoia. Occorre quindi fare molta attenzione a questo aspetto e alle caratteristiche specifiche delle pergole bioclimatiche per capire se ricadranno in edilizia libera.

tendepergole

I mini-gazebi e le pergotende chiuse con vetrate

Altro caso controverso è rappresentato dai mini-gazebi e le tendepergole chiuse con delle vetrate.

La sentenza del TAR Emilia Romagna, così come quella del TAR Lombardia (1963/2022) hanno stabilito che le vetrate di chiusura di pergolati e gazebi non fanno volumetria, laddove, sono vetrate VEPA (vetrate panoramiche amovibili) poiché risultano essere “impacchettabili”, prive di telaio, scorrevoli e amovibili e ricadono nell’edilizia libera.

gazebo vetrata

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I limiti dell’edilizia libera

Attenzione però! Se è vero che l’amovibilità è un po’ la chiave dell’edilizia libera, non significa che si possa fare senza autorizzazione qualsiasi intervento! Bisogna sempre informarsi nel proprio Comune prima di impiantare qualsiasi struttura poiché i piani paesaggistici e di protezione dei beni culturali potrebbero essere di ostacolo anche a interventi teoricamente liberi.

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