Superbonus 110%: più vicina la proroga per le villette

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Superbonus 110%: novità in vista per i proprietari di villette. Vicina la proroga dei tempi Opzione quarta cessione per tutti?

Superbonus 110%: più vicina la proroga per le villette

Il Superbonus 110% sembra non voler morire mai, nel senso che le modifiche si susseguono ad un ritmo vertiginoso tanto che gli stessi addetti ai lavori, per non parlare delle famiglie, faticano a seguire le novità che arrivano praticamente ogni settimana.

L’ultima è ormai alle porte, sebbene manchi ancora la certezza. Il Parlamento ha infatti concesso il via libera al Documento di Economia e Finanza (Def), inserendo però nella risoluzione una serie di richieste per apportare modifiche all’incentivo più famoso degli anni.

Il quesito è relativo ai limiti per la cessione dei crediti edilizi oltre ad una concessione maggiore del tempo che consenta di effettuare il 30% dei lavori nelle villette, il cui vincolo scade il prossimo 30 giugno 2022 (per poter godere fino al 31 dicembre).

Ad oggi infatti, il termine per poter godere appieno del 110% è agli sgoccioli, in considerazione del fatto che la carenza di materiali sta rendendo molto difficile raggiungere quota 30% di lavori, effettuati e pagati.

A maggior ragione, il termine ultimo per chi esegue lavori per rendere più efficienti le villette unifamiliari pare troppo vicino, con il rischio di trovarsi sulle spalle un carico finanziario troppo pesante.

Il Governo, intuendo le difficoltà, è intenzionato a prorogare il termine attualmente previsto e nel testo in esame, si precisa che “la percentuale del 30% dell’intervento complessivo” va riferito “al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell’intervento”.

Per le villette unifamiliari, così come per tutti le altre tipologie di immobili, per poter godere del superbonus 110% gli interventi trainanti sono:

  • cappotto termico
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati
  • interventi antisismici.

Di conseguenza, possono essere accoppiati ad almeno uno di questi lavori trainanti, tutti i lavori che si desiderano e considerati trainati, ovvero:

  • interventi di efficientamento energetico
  • eliminazione delle barriere architettoniche
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

La risoluzione interessa però anche un altro importante limite, introdotto solo recentemente ma già oggetto di modifiche, sull’onda emotiva di una serie di truffe perpetrate ai danni delle casse dell’erario.

I limiti attuali per la cessione dei crediti edilizi prevedono infatti che il proprietario dell’immobile possa liberamente effettuare la cessione a chi desideri o, in alternativa, chiedere lo sconto in fattura. Dopo questo primo passaggio, non sono possibili più di 2 cessioni del credito e che possono essere fatte soltanto in favore di banche, assicurazioni, finanziarie iscritte all’albo.

Il dl Bollette ha introdotto la possibilità della quarta cessione, ma soltanto per le banche purchè verso correntisti dell’istituto. La richiesta è di poter effettuare la cessione in favore di qualunque tipologia di soggetto.