Caldaie a gas: dall’UE arriva una decisione che cambia tutto
L’UE fa un grande passo indietro sulle caldaie a gas ed elimina lo stop previsto entro il 2029. La proposta della Commissione europea, infatti, ridefinisce gli standard di efficienza che avrebbero portato all’eliminazione dal mercato europeo delle caldaie a gas da qui a 4 anni. Per assistere allo stop, ora, si dovrà attendere fino al 2040.
Guarda il video

La nuova Commissione europea riaccende i riflettori su una questione che negli ultimi anni ha fatto molto discutere e su cui sembrava essere arrivati ad una conclusione: le caldaie a gas.
Nel piano di transizione ecologica e con l’intento di raggiungere gli obiettivi climatici del 2030, una delle decisioni più controverse della normativa europea ha riguardato proprio il graduale abbandono delle caldaie a gas per il riscaldamento domestico. Secondo la bozza del 2023 al cosiddetto Regolamento Ecodesign, il testo che disciplina gli standard che i prodotti immessi sul mercato europeo devono rispettare, si sarebbe arrivati al bando delle caldaie a gas dal mercato UE entro il 2029.
Gli alti standard previsti dalla bozza, infatti, avrebbero portato all’eliminazione dalla vendita di questo tipo di prodotti, contribuendo a raggiungere quegli obiettivi climatici che puntano a liberare il riscaldamento domestico dal gas. In una recente revisione della bozza però, questi standard appaiono considerevolmente più morbidi, tanto da consentire non solo la vendita delle caldaie a gas anche oltre il 2029, ma anche delle caldaie tradizionali: cosa comporta per gli italiani?
Passo indietro sulle caldaie a gas

La decisione dell’Unione Europea di fare un passo indietro sul futuro delle caldaie a gas rappresenterebbe un grandissimo freno alla transizione green che si sta tentando di raggiungere. Come sottolinea Anna Vizzari, Public Affairs di Altroconsumo:
“se verrà cancellato il divieto di commercializzazione di caldaie a gas dal 2029 si dovrà aspettare fino al 2040 per avere un divieto di installazione di caldaie a gas, come previsto dalla Direttiva Case Green. Un duro colpo alle speranze di una decisa svolta verso edifici più sostenibili e, per il consumatore, incertezza e rischi di costi più alti”.
Stando alla Direttiva Case Green, infatti, solo a partire dal 2040 sarà vietato installare caldaie a gas nell’ambito della ristrutturazione di edifici già esistenti e nella costruzione di nuovi edifici.
Le conseguenze per i consumatori

Come si traduce questa proposta per i consumatori? Sicuramente, in un’incertezza difficile da gestire. Attualmente, infatti, non esistono incentivi fiscali per l’installazione di caldaie a gas in Italia, poiché dal 1 gennaio 2025 il bonus caldaie è stato eliminato, proprio in virtù degli alti standard europei e della scadenza del 2029. Quindi, chi deve o vuole cambiare il proprio impianto e sostituirlo con uno più performante, grazie agli incentivi ancora validi e partendo dal presupposto che il futuro delle caldaie a gas è quanto mai incerto, farebbe meglio a rivolgersi a:
- pompe di calore,
- caldaie ibride,
- sistemi a fonti rinnovabili.
Chi invece possiede già una caldaia a gas in casa, non ha alcun obbligo rispetto alla sua sostituzione, poichè il già citato divieto della Direttiva Case Green, entrerà in vigore dal 2040.
Ora la palla passa al Parlamento europeo, che può decidere in via definitiva se accettare la proposta della Commissione Europea e sotterrare lo stop alle caldaie a gas, oppure bocciarla e tornare sul tracciato prestabilito verso la transizione green e l’abbandono della dipendenza dai combustibili fossili. Non resta che attendere i prossimi sviluppi.