Ecobonus: cambiano le tempistiche per la comunicazione Enea

Autore:
Umberto Panella
Tempo di lettura: 3 minuti

Le regole per ottenere sconti fiscali su lavori di ristrutturazione e risparmio energetico stanno cambiando, e la confusione è palpabile. Vediamo perché.

Efficienza energetica
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La questione che principalmente ha causato confusione e ha suscitato dubbi, poiché sembra confondere due normative diverse riguardanti gli interventi tecnologici e edilizi, riguarda la tempistica delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate in merito all’Ecobonus.

Se, prima, la mancata comunicazione entro un certo periodo comportava la perdita dello sconto, una sentenza della Cassazione ha chiarito che ora, anche in caso di ritardo, è possibile rimediare.

Quindi, parliamo dell’Ecobonus, non del Superbonus. Questo tipo di sconto riguarda i lavori che migliorano l’efficienza energetica della casa.

Insomma, se stai pensando di risparmiare energia e migliorare l’efficienza energetica della casa, le regole “sembrano” essere più chiare.

Aggiornamento sulle procedure e sulle scadenze dell’Ecobonus

La sentenza della Cassazione 7657/2024, che ha contestato una decisione precedente che aveva limitato i termini di invio della comunicazione Enea per gli interventi agevolati con l’ecobonus 50%-65%, ha fornito ulteriore chiarezza sull’argomento. Con questa sentenza, è stato stabilito che i termini per presentare la domanda per l’ecobonus non sono perentori.

Secondo le precedenti regole, invece, la comunicazione Enea doveva essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori agevolati con l’ecobonus e doveva includere l’APE e una descrizione degli interventi con il costo totale delle spese sostenute. Da notare che in ogni caso l’agevolazione può essere richiesta solo entro il 31 dicembre 2024.

Quali sono i lavori che rientrano nell’Ecobunus?

I lavori di ristrutturazione che rientrano nel bonus sono i seguenti:

  • acquisto e installazione di finestre e infissi;
  • acquisto e installazione di pannelli solari;
  • acquisto e installazione di climatizzatori dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • sostituzione di caldaie a condensazione con impianti dotati di generatori a biomasse combustibili.

Come funziona l’Ecobonus per i condomini?

Energia rinnovabile
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In base agli obiettivi degli interventi e ai risultati ottenuti, le detrazioni possono variare. Se l’edificio raggiunge specifici livelli di prestazione energetica si ha l’accesso a detrazioni più alte, fino al 70% o addirittura al 75% delle spese sostenute, con un massimo di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità presenti nell’immobile.

Se il condominio si trova in zone sismiche 1, 2 o 3 e stai progettando interventi per ridurre il rischio sismico e migliorare l’efficienza energetica, ci sono ulteriori agevolazioni. Puoi ottenere detrazioni dell’80% se i lavori portano alla riduzione di una classe di rischio sismico, o addirittura dell’85% se riducono il rischio di due classi. Tuttavia, va comunque fatta una distinzione tra i due tipi di agevolazioni.

Ricorda inoltre che le spese detraibili in questi casi sono limitate a un massimo di 136.000 euro, sempre moltiplicati per il numero di unità immobiliari nell’edificio. Se vuoi risparmiare e migliorare il tuo condominio, assicurati di valutare tutte le opportunità offerte dalle nuove normative!

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