Diritto di uso e di abitazione: perchè importante conoscere come funziona

Autore:
Carabelli Ennio
  • Esperto legale, Giornalista

Uso e abitazione quali diritti reali aventi ad oggetto il godimento di un determinato bene. Che differenza c’è tra gli stessi in termini di diritto. Quali sono le differenze rispetto all’usufrutto ed alla locazione. Come è possibile esercitare tale diritto.

DIRITTO DI USO E ABITAZIONE: COS’È E COSA SAPERE
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Il diritto di abitazione consiste nell‘esercizio del diritto di godimento su di una cosa di proprietà altrui per effetto del quale il titolare può abitare un immobile in relazione solo al soddisfacimento dei bisogni primari propri e del proprio nucleo familiare.

Il diritto di abitazione è di tipo personale, riservato al titolare ed alla propria famiglia in relazione ai rispettivi bisogni.

Tuttavia è alquanto limitativo definire il concetto generico ed eterogeneo dei “bisogni primari” soddisfatti mediante esercizio del diritto di abitazione, pertanto è possibile circoscriverne l’esercizio ad un uso di un immobile che non sia diverso dal soddisfacimento dei meri scopi abitativi della famiglia.

Sul punto la Corte di Cassazione ha sancito che il diritto di abitazione può essere esteso agli accessori ed alle pertinenze della casa, quali balconi e pertinenze della casa.

Il diritto di abitazione ha una durata fino a vita naturale durante e si estingue con la morte del beneficiario, con il proprietario diverso dal titolare del diritto reale minore che, nella fattispecie, tornerà a possedere in modo pieno ed esclusivo del bene immobile su cui un terzo vantava esercizio del diritto di uso ed abitazione.

Il titolare del diritto di abitazione non può utilizzare la stessa per esigenze differenti da quelle abitative, rispettandone la specifica destinazione economica, restituendo l’immobile nello stesso status quo in cui abbia ricevuto l’immobile

Pertanto, è altresì all’uopo necessario sottolineare, che le riparazioni ordinarie sono a carico del titolare del diritto di uso ed abitazione.

Tale immobile da parte del titolare dovrà essere oggetto dell’esercizio del diritto come pater familias alla stregua dell’usufruttuario.

Uso ed abitazione: le differenze

DIRITTO DI USO E ABITAZIONE: COS’È E COSA SAPERE
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Seppur da un punto di vista semantico il termine abitazione ed uso sembrano essere assonanti, in realtà, in termini giuridici sussiste una reale differenza:

  • Entrambi i diritti, invero, costituiscono un espressione di diritti privati che, pertanto, non consentono al titolare di procedere alla cessione del bene nè alla locazione
  • Un bene concesso ad un titolare differente dal proprietario, per esercizio del diritto di uso o di abitazione, non potrà essere tramutato in ufficio.

Uso ed abitazione: tutte le differenze con l’usufrutto

Diritto di uso e di abitazione sono completamente differenti dall’usufrutto sia per quanto attiene il bene oggetto che al contenuto del diritto esercitato, essendo quest’ultimo più limitato o, per meglio dire, circoscritto ai bisogni del titolare e della propria famiglia.

Il diritto di usufrutto può essere concesso sia a persone fisiche che giuridiche mentre il diritto di abitazione riguarda solo le persone fisiche essendo un diritto strettamente personale e diretto.

L’usufrutto può essere esercitato su qualunque tipo di immobile, appartamento, ufficio, garage o locale adibito a deposito mentre il diritto di abitazione può essere concesso solo per un immobile destinato ad uso abitativo.

Il titolare del diritto di abitazione, invece, può esercitare il diritto sulla casa solo per uso abitativo per sè o la propria famiglia mentre l’usufruttuario potrà destinare il proprio bene a scopi differenti concedendolo in affitto al fine di trarne un profitto.