Case green: l’Europarlamento approva la direttiva

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Case green, via libera alla direttiva sull’efficienza energetica degli edifici in tutto il territorio europeo. Il sì arriva dall’Eurocamera riunito in plenaria a Strasburgo. Scopriamo tutte le ultime novità e aggiornamenti.

Efficienza energetica
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Ok dell’Eurocamera sulle case green alla direttiva per l’efficienza energetica degli edifici in Europa. La luce verde della Plenaria è arrivata con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. Il testo è stato emendato dal Pe in più parti e sarà oggetto di discussione finale tra Consiglio Ue ed esecutivo europeo prima di tornare in Plenaria. Tuttavia, non è scontato che la direttiva entrerà in vigore e ce lo insegna la storia con lo stop alle auto a benzina e diesel.

Nessuna grande sorpresa sul voto; la proposta è stata sostenuta da un accordo politico di compromesso raggiunto nelle settimane precedenti dai principali gruppi all’Europarlamento – Partito popolare europeo (PPE), Socialisti&Democratici (S&D), Renew Europe, Verdi Ue -, che ha agevolato il via libera in commissione e ora in plenaria.

Via libera alla direttiva case green, cosa cambierà?

Efficienza energetica
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Cosa cambia con il via libera alla direttiva case green? A partire dal 2028, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero mentre gli edifici gestiti, occupati oppure di proprietà delle autorità pubbliche, la data di scadenza è fissata per l’anno 2026.

Sempre entro il 2028, i nuovi edifici dovranno dotarsi di tecnologie solari (lì dove sarà possibile economicamente). Per tutte le costruzioni che sono sottoposte a importanti ristrutturazioni, la data di scadenza è stata prorogata fino al 2032. Infine, l’obiettivo degli edifici residenziali è quello di raggiungere la classe di prestazione energetica E entro il 2030 e D entro il 2033.

Per i non residenziali e per quelli pubblici,  le stesse classi dovranno essere raggiunte rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D).

In sintesi, gli obiettivi principali sono:

  • raggiungimento della classe di prestazione energetica “E” entro il 2030
  • raggiungimento della classe “D” entro il 2033
  • raggiungimento stesse classi per gli edifici non residenziali e pubblici entro il 2027 e il 2030
  • edifici a emissioni zero dal 2028
  • nuovi edifici dotati di impianti solari entro il 2028

Direttiva case green, quali sono gli edifici esclusi?

Quali sono gli edifici esclusi dalla direttiva sulle case green? Gli Stati membri avranno a disposizione deroghe per particolari tipologie di immobili, con una percentuale stimata fino al 22%. Tra i possibili esclusi dagli obblighi ci sono gli edifici protetti per il loro particolare valore architettonico o storico, gli edifici tecnici, l’uso temporaneo di edifici o chiese e luoghi di culto.

Inoltre, al fine di rendere più facilmente perseguibili gli obiettivi prefissati, sarà garantita una maggiore flessibilità agli Stati membri per raggiungerli attraverso i piani nazionali.