Agevolazioni Prima Casa: tutti i bonus attivi nel 2023

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Agevolazioni prima casa: requisiti necessari, imposta catastale, imposta di registro, aliquota IVA. Differenza fra venditore: privato oppure impresa costruttrice. Le sanzioni.

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Comprare casa in cui vivere rappresenta una decisione di spesa molto importante: le agevolazioni prima casa in questo modo, rappresentano un beneficio a cui si può facilmente accedere.

Occorre rispettare alcuni criteri per aver diritto ad una serie di agevolazioni relativa all’IVA, all’imposta di registro ed alle imposte ipotecarie e catastali.

Gli aspetti da considerare sono diversi: epoca della costruzione, la soggettività passiva IVA del venditore dell’immobile e se, soprattutto, si tratta di prima casa o meno.

Il risparmio in termini fiscali si aggiunge pertanto ad altri inseriti nelle ultime manovre finanziarie e poi rinnovate al termine di ogni anno ovvero:

Bonus Mobili

Bonus prima casa under 36

Ecobonus

Sismabonus

Bonus facciate (abolito nel 2023)

Bonus barriere architettoniche

Bonus Ristrutturazioni

Bonus Verde

Agevolazioni Prima Casa: venditore privato

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Nel caso il venditore dell’immobile sia un privato, le agevolazioni per l’acquirente sono le seguenti:

  • operazione non soggetta ad IVA (come già previsto)
  • imposta di registro fissa al 2%
  • imposta ipotecaria e catastale in misura fissa, pari a 50 euro.

Pertanto i vantaggi che l’acquirente prima casa può godere sono notevoli.

In precedenza, imposta ipotecaria ed imposta catastale erano pari a 168 euro, mentre l’imposta di registro era fissata al 3%.

Qualora l’immobile da acquistare fosse la seconda casa, l’imposta di registro che andrebbe a pagare avrebbe aliquota del 9%.

Agevolazioni Prima Casa: venditore impresa costruttrice

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Se si acquista l’immobile da un venditore che è un’azienda costruttrice, cambiano gli importi relativi alle agevolazioni prima casa:

  • Iva agevolata al 4%
  • Imposta di registro pari a €200
  • Imposta ipotecaria pari a €200
  • Imposta catastale pari a €200.

Il vantaggio in termini d’IVA è notevole, considerando che l’aliquota ordinaria è pari al 10%.

Agevolazioni Prima casa: requisiti

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Aver diritto alle agevolazioni spetta a patto di rispettare le seguenti condizioni:

  • residenza nel Comune in cui si trova l’immobile;
  • oppure, provvedere a trasferire la propria residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi dalla data d’acquisto,
  • oppure, abbia la propria attività nel Comune dove è posto l’immobile.

Sono escluse dalle agevolazioni prima casa gli immobili che  rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero palazzi di pregio, di lusso e/o abitazioni storiche.

Nel caso che l’acquirente sia già proprietario di un immobile come prima casa ed abbia già beneficiato delle agevolazioni per acquistarla, può ancora ottenere i benefici fiscali, a patto di vendere il “vecchio” immobile entro un anno dalla data del rogito d’acquisto della nuova abitazione.

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Infine l’abitazione “agevolata” non può essere soggetta a vendita o donazione entro 5 anni dalla data d’acquisto. In questo caso, se l’acquirente non provvede, entro un anno, a riacquistare un altro immobile destinato a casa di abitazione, il beneficio decade. Se invece il riacquisto avviene a titolo gratuito, tale agevolazione non decade.

Per poter fruire dei benefici, sarà sufficiente metterlo per iscritto nel documento di vendita, il cd rogito d’acquisto, redatto dal notaio alla presenza di venditore e compratore.

Agevolazioni Prima Casa: IMU

Il fatto di godere delle agevolazioni prima casa consente di parlare, in parallelo, della questione IMU,  l’imposta di natura patrimoniale collegata alla proprietà di un immobile.

Il fatto che si abbia acquistato la prima casa, purchè non inserita nelle categorie catastali A1, A8 e A9, determina il fatto che non si debba pagare l’IMU, nelle due tradizionali rate di giugno e dicembre. Tuttavia, occorre che la prima casa sia, oltre che la residenza registrata presso l’ufficio anagrafe, anche la dimora.

Ovvero, perchè si sia esenti, secondo la normativa in materia d’imposta municipale, con il termine abitazione principale si intende “l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.”

Può accadere però, che momentaneamente non si dimori nell’abitazione iscritta come residenza. Perchè non si debba pagare l’IMU, è necessario che la motivazione sia dettata da cause di forza maggiore.

Ad esempio, nel momento in cui un immobile viene sottoposto a lavori di ristrutturazione, necessari per temporanea inagibilità, come può avvenire dopo un terremoto od altro evento climatico, allora non viene a decadere il criterio di Prima casa e di residenza.

Agevolazioni Prima casa: sanzioni

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Nel caso in cui, al momento dell’acquisto, si abbia usufruito delle agevolazioni prima casa senza averne diritto, l’acquirente verrà sanzionato.

Aver dichiarato il falso in occasione del rogito infatti viene punito con la decadenza del beneficio ed una sanzione del 30% da calcolare sulla differenza fra il 9% (imposta di registro ordinaria) ed il 2% oppure il 4% (imposta di registro con aliquota agevolata).