Sismabonus 2025: cambia tutto, cosa sapere
Sismabonus 2025: come funziona la detrazione fiscale. Aliquote per classe di rischio, importo massimo di spesa. Come funziona il Sismabonus per condomini. Cos’è il Bonus potenziato con Ecobonus. La detrazione in caso di acquisto di immobile ricostruito.
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Il Sismabonus è uno degli incentivi facente parte delle agevolazioni fiscali aventi come obbiettivo il miglioramento dell’efficienza abitativa, potendo provvedere a un adeguamento antisismico degli immobili situati in aree ad alto rischio di terremoto, utilizzati sia come abitazione (principale e non) e immobili adibiti ad attività produttive.
Scopriamo come funziona e le detrazioni ammesse.
Sismabonus 2025: come funziona

Il Sismabonus prevede la detrazione fiscale del 50%, fino al 31 dicembre 2025, delle spese sostenute per interventi rivolti all’adozione di misure antisismiche sugli edifici. A differenza degli anni passati, non è più necessario dimostrare la riduzione del rischio sismico di una o due classi, ma è sufficiente dimostrare che sia avvenuta una lieve riduzione del rischio.
Possono richiedere l’agevolazione coloro i contribuenti che intervengono su edifici situati nelle zone ad alta pericolosità sismica (zone 1, 2 e 3).
Quali sono le zone sismiche in Italia?
Il territorio italiano è stato suddiviso in 4 zone, avente un indice sismico numerato da 1 a 4. Ecco la divisione in zone sismiche dell’Italia:
- zona 1 (rischio alto) in questa zona troviamo le seguenti regioni: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Molise, Sicilia, Umbria.
- zona 2 (rischio medio-alto) in questa zona troviamo le seguenti regioni: Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia.
- zona 3 (rischio medio-basso) in questa zona troviamo le seguenti regioni: Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana.
- zona 4 (rischio basso) in questa zona troviamo le seguenti regioni: Sardegna, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta.
Detrazione
Con il nuovo anno è cambiato il piano di aliquote. La detrazione prevede un’unica aliquota, pari al 50%, per i lavori effettuati sulla prima casa. Nel caso si operi sulla seconda abitazione, l’aliquota scende al 36%, da applicare sempre su un tetto di spesa di €96.000.
L’importo della detrazione viene diviso in 10 rate annuali di pari importo.
Sismabonus: modalità pagamento
Per effettuare il pagamento, è necessario richiedere presso l’ufficio postale o lo sportello bancario dove si effettua l’operazione, il relativo modulo per effettuare i bonifici validi per la richiesta, bonifico bancario o postale parlante.
Devono essere indicati i seguenti dati ed informazioni:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
- il numero e la data della fattura.
Sismabonus: visto di conformità
Ricordiamo che è obbligatorio il Visto di Conformità per tutti quei lavori che sono relativi ai diversi Bonus per la casa.
Il Visto di Conformità è il documento redatto da un dottore commercialista o da un ufficio competente; si tratta della conferma che il richiedente l’agevolazione ha rispettato ha rispettato i requisiti necessari.
Come per gli altri Bonus, il Visto di Conformità non è necessario:
- lavori svolti in edilizia libera
- aventi importo inferiore a €10.000.
Sismabonus per acquisto casa

Nel caso in cui si acquisti un immobile su cui l’impresa edile sia intervenuto con opere di demolizione e ricostruzione al fine di diminuire il rischio sismico, a condizione che gli immobili siano locati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, le detrazioni sono pari:
- 50% per le opere sulla prima casa
- 36% per le opere sulla seconda casa.
Condizione necessaria per godere dell’agevolazione è che le imprese edili effettuino la vendita dell’immobile entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
Le detrazioni spettano all’acquirente e vengono calcolate sul prezzo della singola unità immobiliare, come risultante da atto pubblico, con il tetto massimo di spesa pari a €96000 per ogni singola unità immobiliare.
