V&A Dundee, l’evento dove il Tartan diventa protagonista

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Il curatore Mhairi Maxwell ha selezionato cinque elementi chiave della mostra Tartan del V&A Dundee, che mira a dare un nuovo sguardo radicale al motivo.

Particolare di un modello completamente in tartan
Photo by V&A Dundee

In scena al V&A Dundee in Scozia, la mostra Tartan mira a celebrare il motivo e i molti modi in cui è stato utilizzato e interpretato. L’allestimento contiene oltre 300 oggetti che tracciano la storia del motivo, dal tartan più antico mai scoperto e indossato da Bonnie Prince Charlie ai modelli di alta moda di Vivienne Westwood e Alexander McQueen.

Il nostro obiettivo è dare uno sguardo radicalmente nuovo a un design riconosciuto a livello globale – ha spiegato Maxwell – La sorpresa ad ogni svolta è stata una motivazione per noi durante la progettazione e la curatela della mostra. Nel frattempo, sfatiamo anche alcuni miti importanti, ad esempio le sfuggenti origini del tartan come distintamente scozzese e il cosiddetto divieto dei tartan post-Culloden.

I temi della mostra

Un particolare della mostra Tartan
Photo by V&A Dundee

I pezzi della mostra sono stati organizzati tematicamente piuttosto che cronologicamente in cinque sezioni.

  • The Grid
  • Tartan and Innovation,
  • Tartan and Identity
  • Tartan and Power
  • Transcendental Tartan.

Per la prima volta abbiamo adottato un approccio guidato dal design per far esplodere le griglie del tartan – ha spiegato Maxwell – Iniziamo svelando le regole della griglia e i principi di base di colore, motivo e proporzione che compongono i motivi immediatamente riconoscibili del tartan. Osserviamo come queste regole della griglia abbiano ispirato la creatività non solo di coloro che lavorano nel design tessile e nella moda, ma anche in un’incredibile gamma di diverse discipline tra cui architettura, arte, cinema, performance e persino visualizzazione dei dati, scienza e tecnologia. Queste regole della griglia sono lì anche per essere decostruite e interrotte, offrendo possibilità illimitate.

Maxwell, inoltre, spera che la mostra attiri l’attenzione sull’ampia gamma di tartan e su come il motivo sia in continua evoluzione.

Penso che uno dei più grandi fraintendimenti del tartan sia che sia rimasto fermo, essendo uno dei tessuti più documentati e regolamentati al mondo. Lo Scottish Register of Tartans ha ora oltre 11.000 voci. In effetti, è uno schema adattabile all’infinito, e almeno dal XVI secolo è stato riformato e reinventato da diverse comunità per esprimersi o comunicare la propria causa. l tartan è adorato e deriso, fonte di orgoglio e imbarazzo, ed è sia cool che kitsch. Abbracciamo i significati contrastanti del tartan nella mostra.

The Scottish Gael

Uno dei manuali più antichi sul Tartan
Photo by V&A Dundee

Tra i pezzi più pregiati presenti all’interno della mostra si annota il The Scottish Gael. Si tratta di uno dei più antichi cataloghi di tartan pubblicato nel 1831 da James Logan. Un lavoro, il suo, che ha rappresentato anche un tentativo di studiare graficamente i diversi modelli, annotando il conteggio dei fili e le colorazioni di centinaia di sett.

Sebbene il suo tentativo sia stato ritenuto alla fine imperfetto, confrontando le sue stampe e gli acquerelli con i campioni originali che sono stati registrati con un vivo interesse per il design, si arriva comunque a riconoscere le regole della griglia evidenziando anche tutte le possibili ed ‘incredibile variazione. Grazie a questo incredibile lavoro di compilazione, dunque, i designer e i loro clienti ad oggi sono liberi di interpretare e reinventare le regole della griglia.

Tartan, la mostra al V&A Dundee: foto e immagini

Per tutti gli appassionati di una stoffa carica di significati e tradizione come il Tartan la mostra organizzata presso il V&A Dundee è un’occasione imperdibile. Per comprendere di cosa si tratta lasciatevi trasportare dalle immagini inserite in galleria.