Superbonus per le zone terremotate: quello che c’è da sapere

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Il Superbonus è salvo per le zone terremotate con l’aliquota originaria del 110%, lo stop allo sconto in fattura e cessione non si applicherà agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016. Diamo un’occhiata alle novità dell’ultima bozza del decreto.

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Superbonus ancora protagonista di cronaca, questa volta sono finite sotto i riflettori le zone terremotate: il 26 marzo il Governo ha approvato un decreto che poneva fine allo sconto e cessione per tutti, ma ora c’è la correzione. Anche se non si conoscono tutti i dettagli della versione finale del decreto, sembrano salve le aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Tuttavia, è stato fissato un tetto alla deroga che sarà di 400 milioni di euro per l’anno 2024 di cui 70 milioni per gli eventi sismici verificatesi il 6 aprile 2009.

Ora spetterà al Commissario straordinario per la ricostruzione assicurare il rispetto del limite di spesa, verificandone il raggiungimento ai fini della sospensione della deroga, anche avvalendosi dei dati resi disponibili sul Portale nazionale delle classificazioni sismiche gestito dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Superbonus, deroga per le zone terremotate

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Come annunciato dal ministero di Economia e Finanza, per voce della sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione post-sisma Lucia Albano, le zone terremotate potranno ancora usufruire del Superbonus secondo le regole già stabilite anche dopo l’approvazione del prossimo decreto legge.

Il Governo prosegue nella sua azione di tutela e sostegno delle comunità colpite dagli eventi sismici dell’Abruzzo 2009 e del Centro Italia 2016. A seguito della giornata di lavoro al Ministero dell’economia, in raccordo con la Presidenza del Consiglio, posso dichiarare che nel “decreto Superbonus”, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti “superbonus sisma” relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici

sono le parole di Lucia Albano, sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione post-sisma. Dunque, il nuovo decreto Superbonus che blocca totalmente la possibilità di ottenere sconto in fattura o la cessione del credito fiscale, fa eccezione per le zone sismiche mentre sono incluse nello stop le barriere architettoniche e l’edilizia popolare.

“Governo torni sui propri passi”

Il giro di vite sul Superbonus ha generato non pochi timori, soprattutto per quanto riguarda il rischio penalizzazione per le zone terremotate. La preoccupazione c’è ed è stata espressa anche dal presidente di Anci Abruzzo.

La decisione improvvisa del Governo di intervenire sul cosiddetto Superbonus eliminando tutti i benefici, anche per le aree del cratere del terremoto del 2016, rischia di avere effetti pesantissimi sulla ricostruzione. Chiediamo con forza al Governo di tornare sui propri passi. Una decisione, assunta ancora una volta senza confrontarsi con le realtà locali e sempre attraverso un decreto legge, vengono ignorate le aree del cratere e la fiducia delle nostre comunità

, è quanto dichiarato dal sindaco di Teramo e coordinatore delle Anci del cratere sisma 2016 Gianguido D’Alberto in merito al nuovo decreto Superbonus.

Superbonus news

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Superbonus e zone terremotate: immagini e foto