Social Housing: il progetto Innesto trasforma Milano in un paradiso urbano a emissioni zero

Parte da Milano una nuova idea di Social Housing con immobili a zero emissioni di carbonio e prezzi sostenibili per tutti. Prende il nome di Innesto e si ripropone di riqualificare l’aria urbana della scalo ferroviario di Milano Greco riadattandolo a luogo del futuro.

La sostenibilità è un tema sempre più sentito in ogni ambito della nostra vita. Non si tratta più solo del modo in cui mangiamo, ci vestiamo o ci comportiamo, poiché è in tutto ciò che ci circonda, non ultimo nelle nostre abitazioni.

Arredare e decorare secondo uno stile sostenibile, ovvero prediligendo accessori e complementi che seguano una filiera a basse emissioni di carbonio e dove l’economia circolare, quindi il recupero dei prodotti, sia basilare, non è più sufficiente. Si deve partire dalle mura stesse e dalla riqualificazione dei luoghi cittadini che più necessitano di riscoprire il fascino della sostenibilità.

Innesto prende vita da questa idea, definendosi come progetto di riqualificazione dello scalo ferroviario di Milano Greco Breda per ritrasformarlo in un distretto urbano con immobili accessibili e zero emissioni di carbonio.

Social Housing: il progetto Innesto trasforma Milano

Nato da un’idea degli architetti Barreca & La Varra, supportati da Arup e dal Fondo Immobiliare Lombardia (FIL), il progetto è risultato vincitore del concorso Reinventig Cities di C40. Già il nome definisce l’idea di base. Innesto è infatti una parola di origine latina che vuol dire inserire elementi nuovi in un contesto eterogeneo, per creare connessioni e favorire la crescita.

L’obiettivo è quello di rendere la zona quanto più possibile sostenibile, motivo per il quale il progetto si basa su una serie di strategie volte ad abbattere l’impronta di carbonio, tra cui l’uso di una rete di teleriscaldamento di quarta generazione alimentata da fonti rinnovabili che rendono il polo autosufficiente. Seguendo lo stesso principio, l’idea è quella di implementare un sistema di recupero del calore dalle acque reflue e di costruire edifici Nearly Zero Energy seguendo i principi di economia circolare. Anche le terre di scavo saranno poi riutilizzate in modo differente, venendo adoperate per il biorisanamento del paesaggio e la promozione di una mobilità sostenibile.

Tutto ciò si tramuta nell’esigenza, prima che nella volontà, di ridurre le emissioni provocate dalla vita sempre più frenetica del mondo moderno, senza dimenticare, al tempo stesso, che la sostenibilità è anche nei prezzi e nella vivibilità. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, gli appartamenti della zona non avranno prezzi esorbitanti, ma contribuiranno anche alla sostenibilità economica, divenendo tra i più accessibili in una città che, per antonomasia, ha prezzi immobiliari tra i più alti.

Ciò sarà possibile grazie anche alla condivisione degli spazi abitativi, come ad esempio cucina, zona studio e lavoro e depositi. Si prevede anche l’implementazione di alloggi studenteschi con la realizzazione di 300 unità a basso costo.

Promozione della digitalizzazione e della smart city

Non un semplice progetto, quindi, ma un vero e proprio banco di prova che si ripropone di ridefinire il mondo immobiliare entro i prossimi 30 anni. Proprio per questo motivo, il Distretto di Social Housing Innesto servirà da test per la digitalizzazione dei servizi tipici della smart city.

Le soluzioni agiranno sulle quattro aree chiave, ovvero ambiente, architettura, tecnologia e innovazione. Da ciò nasce la necessità di implementazioni per la gestione domestica e la prenotazione dei servizi interni al quartiere, come ad esempio l’utilizzo di automobili comuni da preferire a quelle personali, allo scopo di favorire e diffondere i buoni comportamenti e le pratiche sostenibili.

Social Housing: immagini e foto

Prende vita da Milano il nuovo progetto di Social Housing a zero emissioni. Nato dall’idea degli architetti Barreca & La Varra, vincitore del premio Reinventig Cities di C40, Innesto ridefinisce il mondo immobiliare così come lo conosciamo.

Questo contenuto aderisce al programma Apex by Publicis