Record storico dei canoni d’affitto: mai così alti in Italia
Il secondo trimestre del 2025 segna un record storico dei canoni d’affitto e raggiunge una cifra mai vista prima in Italia. Il costo di una casa in affitto continua a salire e rispetto allo stesso periodo del 2024 lo fa nella misura del 5,5%, arrivando ad un prezzo medio nazionale di 14,90 euro/mq.
Guarda il video

L’aumento dei prezzi dell’affitto è inarrestabile, e anche nel secondo trimestre dell’anno si registrano incrementi di prezzo nella maggior parte delle città italiane. Con una crescita del 4,6% rispetto al trimestre precedente, e del 5,5% su base annua, il canone di locazione medio italiano si attesta oggi a 14,90 euro al metro quadrato, cifra che batte ogni record e che in Italia non era mai stata registrata. A dirlo sono i dati di Idealista. Il Responsabile dell’Ufficio Studi Vincenzo De Tommaso dice che:
“L’andamento attuale dei canoni di locazione riflette un cambiamento strutturale del mercato: le locazioni transitorie costituiscono ormai circa il 25% dell’offerta complessiva, riducendo la disponibilità dei contratti tradizionali (4+4) e incidendo in modo rilevante sui prezzi, ulteriormente spinti dalla stagionalità”.
Record storico dei canoni d’affitto

Il secondo trimestre del 2025 segna una crescita evidente sia su base trimestrale (+4,6%) che su base annua (+5,5%), ma rispetto alla media nazionale ci sono capoluoghi che hanno visto incrementi ancora più consistenti. A guidare la classifica è Macerata, dove i prezzi sono aumentati del 9,6% rispetto al trimestre invernale. A seguire ci sono Agrigento (8,6%), Catanzaro (8,3%), Udine (7,9%), Frosinone (7,5%) e Salerno (7,2%). Tra le grandi città l’andamento è più eterogeneo: salgono Palermo (+5,9%) e Firenze (+3,9%), Milano rimane stazionaria (+0,3%) e calano Roma (-0,8%), Torino (-1,4%) e Napoli (-1,5%).
A livello regionale, le uniche due regioni che non hanno registrato aumenti di prezzo sono il Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna, che invece vedono i prezzi dei canoni di affitto in calo rispettivamente del 3,5% e dell’1,7%. Tutte le altre regioni mostrano prezzi in aumento. Gli incrementi più importanti sono quelli della Valle d’Aosta (+14,9%) e della Calabria (+14,5%). Al di sopra della media ci sono anche Liguria (+8,3%), Basilicata (+8,2%), Marche e Trentino-Alto Adige (+6,8%) e Toscana (+4,6%).
Affitti mai così alti in Italia

Questi aumenti si traducono in prezzi effettivi a dir poco impressionanti, che soprattutto in alcune regioni e città hanno raggiunto cifre mai viste e con cui è difficile convivere. Su tutte spicca Milano, che si conferma ancora una volta come la città più costosa d’Italia per vivere in affitto. Qui il canone medio è arrivato a 23,70 euro/mq, e ad incidere enormemente ci sono anche le spese condominiali, che sono le più alte dello Stivale. A seguire si trovano:
- Firenze (22,40 euro/mq);
- Venezia (21,40 euro/mq);
- Roma (18,40 euro/mq).
Dal punto di vista delle regioni invece, la più costosa rimane la Valle d’Aosta, dove si registra un canone medio di affitto pari a 22,80 euro/mq. In seconda e terza posizione si trovano rispettivamente la Lombardia (19,90 euro/mq) e la Toscana (18,80 euro/mq).
Superano la media nazionale anche il Lazio (15,90 euro/mq) e Trentino-Alto Adige (15,80 euro/mq). Trovare affitti economici in città come Roma e Milano diventa più difficile ogni giorno che passa, e ormai siamo arrivati ad un punto in cui pagare l’affitto costa più di un mutuo.