Pannelli solari sulle pale eoliche: la rivoluzione dell’energia green

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Arriva dalla Svizzera il sistema che prevede il montaggio di pannelli solari sulle pale eoliche. Il mondo dell’energia green compie quindi ancora passi in avanti, coniugando la funzionalità delle migliori fonti energetiche a un design unico.

Pannelli solari sulle pale eoliche: la rivoluzione dell’energia green
Photo by Hans – Pixabay

L’importanza delle fonti energetiche sostenibili è ormai risaputa già da qualche anno. Se da una parte permettono un notevole risparmio per quanto riguarda a bolletta, dall’altra sono ad oggi anche tra le poche e vere soluzioni utili per arrestare l’emergenza climatica che sta interessando ed impoverendo ogni giorno il nostro pianeta, a discapito dell’essere umano stesso.

Proprio in funzione del miglioramento dello stato della vita, infatti, si punta sempre più a soluzioni innovative ed ecologiche. Molti sono infatti i ricercatori che si impegnano per trovare soluzioni ecologiche ma al tempo stesso da un design funzionale.

Un esempio è il progetto innovativo basato proprio sulla ricerca e la produzione di energia pulita e rinnovabile presentato da poco. Questo ha origini svizzere e potremmo definirlo come una sorta di provocazione, visto il tipo di materiali che impiega. L’obiettivo è quello di stimolare l’uomo a fare più e promuovere la diffusione di soluzioni in grado di impattare il meno possibile sul nostro pianeta, prima che sia troppo tardi.

Pannelli solari sulle pale eoliche: combinare l’energia

Pannelli solari sulle pale eoliche: la rivoluzione dell’energia green
Photo by distelAPPArath – Pixabay

Il progetto in questione consiste nel coniugare due tipologie di fonti rinnovabili, quella eolica con quella solare. Ecco quindi che si è pensato di montare dei pannelli solari sulle pale eoliche per fornire energia costante.

L’idea nasce precisamente nella regione di Surselva, Grigioni, dove i ricercatori hanno progettato uno specifico spazio chiamato “la Stadera” caratterizzato da un impianto che combina una piccola turbina eolica con moduli fotovoltaici bifacciali. Questi sono fissati a due bracci, e disposti in orizzontale, attorno ad un pilone ed in grado di produrre energia elettrica corrispondente a circa 60 MW l’anno. Questo sito verrà reso operativo solo nel 2024, precisamente in autunno.

La sua progettazione è stata possibile grazie al fornitore di sistemi svizzero Turn2Sun, che ha collaborato con il Dipartimento federale Armasuisse per sviluppare insieme il prototipo Blade2Sun. Questo è reso ancor più funzionale dal fatto che, i bracci che lo costituiscono, sono composti da pale del rotore di vecchie turbine eoliche che quindi sono state riciclate e impiegate come elementi portanti della struttura.

L’installazione è posizionata a 2500 metri di altezza e, il prototipo, è dotato di ben 16 pannelli solari da 430 W, collegati a pale eoliche da 8,4 metri. Già ora gli esperti stanno analizzando i dati per capire come e se sarà davvero possibile aumentare la potenza e l’efficienza di questo impianto in modo tale da poter applicare questo sistema anche in altri campi, come ad esempio quello delle automobili, creando in questo modo anche colonnine di ricarica per auto elettriche.

Sostenibilità assoluta

Pannelli solari sulle pale eoliche: la rivoluzione dell’energia green
Photo by mamojdick1 – Pixabay

Insomma, la parola chiave di questo ingegnoso progetto è sostenibilità che potremmo definire come “assoluta” grazie alla filosofia che è alla base dell’impianto stesso. Il progetto permetterebbe infatti di risolvere una problematica non indifferente, ovvero quella di riciclare un gran numero di turbine eoliche ormai inutilizzabili.

Ciò è fondamentale soprattutto considerando che, solo in Europa, circa 25.000 turbine eoliche raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita già nei prossimi anni. E, nonostante sia possibile effettivamente riciclare circa il 95% delle loro componenti, le pale, rappresentano il problema principale perché costruite con materiali compositi, come ad esempio la fibra di vetro.

Di conseguenza, le lame utilizzate devono essere necessariamente smaltite nei cementifici o negli impianti di incenerimento. Ma questo risulta un vero e proprio spreco se consideriamo la resistenza che le caratterizza e che permettono infatti di tagliare l’aria a oltre 300.000 km/h. La struttura solida delle lame consente infatti la creazione di strutture caratterizzate da ampia apertura alare, occupando una porzione minima di suolo. Ciò a sua volta consente l’installazione di pannelli fotovoltaici di grandi dimensioni che andranno ad impattare il meno possibile sul terreno che ne è al di sotto.

Pannelli solari sulle pale eoliche: immagini e foto

La tecnologia in favore dell’ambiente va sempre più avanti ed ecco che nasce in Svizzera l’idea di coniugare due tra le più potenti fonti rinnovabili. Pannelli solari e pale eoliche trovano il modo id coesistere in questo nuovo progetto.