Fotovoltaico 2024, al via le domande per gli incentivi: come fare
Incentivi per fotovoltaico 2024, al via le domande per accedere ai contributi previsti dal PNRR per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle altre forme di autoconsumo collettivo. Vediamo come presentare la domanda e scopriamo quali sono gli incentivi per le comunità energetiche.

A partire dall’8 aprile è operativa la piattaforma del Gse, il Gestore dei servizi energetici per poter inoltrare la domanda che permette di avere accesso alle tariffe agevolate e ai contributi per la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici previsto dal Decreto Cer (Comunità energetiche rinnovabili) che è entrato in vigore il 24 gennaio scorso. Ricordiamo che è possibile anche richiedere l’accesso al contributo del Pnrr che si chiuderà il 31 marzo 2025 o al raggiungimento dei 2,2 miliardi di euro. Nello specifico, i contributi previsti sono due:
- Contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5mila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi.
- Tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile.
Nuovi incentivi per il fotovoltaico 2024, via alle domande sul sito del Gse

Come anticipato, sul sito del GSE è già possibile presentare le richieste di incentivo per gli impianti inseriti in configurazioni di autoconsumo. Per quanto riguarda le configurazioni con impianti a progetto, i referenti hanno la possibilità di chiederne la verifica preliminare e accertarne l’ammissibilità al meccanismo per l’autoconsumo diffuso.
Inoltre, le piccole e medie imprese, PA, Gruppi di Autoconsumatori, Comunità energetiche e Autoconsumatori individuali che intendono installare o utilizzare un impianto fotovoltaico, possono accedere allo strumento presente sul portale autoconsumo fotovoltaico del GSE che consente di ottenere informazioni dettagliate sui vantaggi derivanti dall’autoconsumo, effettuando simulazioni tecnico-economiche.
Con le Comunità Energetiche rinnovabili si assiste a un nuovo modello di condivisione di energia elettrica che da fisica diventa virtuale e che favorisce la partecipazione dei consumatori al processo di sviluppo delle fonti rinnovabili. Contestualmente all’apertura dei portali stiamo portando avanti, in affiancamento al MASE, un’importante campagna informativa per creare consapevolezza nel Paese sui benefici sociali, ambientali e economici derivanti dal meccanismo
, è quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato Vinicio Vigilante.
Con l’apertura dei portali si arricchisce e si completa la cassetta degli attrezzi messi a disposizione dal GSE per lo sviluppo delle CER. Le configurazioni di autoconsumo stimoleranno consumatori, famiglie, imprese e PA a diventare protagonisti della transizione energetica e ad un utilizzo più consapevole ed efficiente dell’energia
, ha aggiunto il Presidente del GSE Paolo Arrigoni.
Come si costituisce una CER?
Sono numerosi i vantaggi che derivano dalla costituzione di una comunità energetica rinnovabile; tuttavia è importante sapere come si costituisce una CER. In primo luogo è necessario individuare le aree dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi e condividere l’energia elettrica.
Successivamente si passa all’aspetto legale, ovvero costituire legalmente la CER, sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro etc, ossia dotare la CER di una propria autonomia giuridica attraverso una qualsiasi forma che ne garantisca la conformità con i principali obiettivi costitutivi. In sostanza, ogni CER è caratterizzata da un atto costitutivo e uno statuto.