Aste immobiliari, immobili venduti a meno della metà: lo studio

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 3 minuti

IIn Italia, le aste immobiliari svalutano il valore di mercato degli immobili, così come dimostra lo studio condotto da Reviva: le case vengono vendute a meno della metà ( 700 euro al metro quadro, contro i 1.970 euro al metro quadro del mercato). Diamo un’occhiata allo studio condotto dalla società specializzata nella Vivacizzazione delle aste immobiliari.

Aste immobiliari
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Le aste immobiliari consistono nella vendita forzata di una proprietà e rappresentano un’ottima occasione per acquistare casa ad un prezzo conveniente. Tuttavia, secondo lo studio Reviva, c’è una svalutazione del patrimonio immobiliare importante; le proprietà, infatti, vengono vendute a 700 euro al metro quadro, molto meno rispetto al prezzo medio nazionale. Nello specifico, parliamo di case vendute a poco più di un terzo del loro effettivo valore, con una perdita di denaro sia per i creditori che per i debitori morosi. Questo perché se un soggetto è costretto a vendere forzatamente l’immobile e quest’ultimo viene svalutato, non riesce a coprire tutto il debito e gli unici che guadagnano da questo sistema sono gli speculatori.

In realtà gli immobili in asta avrebbero un mercato, le potenzialità ci sarebbero. Il punto è rendere le aste più attrattive

, è il commento di Giulio Licenza, Co-Founder & CBDO di Reviva.

Aste immobiliari e case svalutate: i dati

Aste immobiliari
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Secondo i dati contenuti nella ricerca, c’è un un immobile in asta per ogni 12,2 immobili in vendita sul mercato italiano. Tuttavia, ci sono città che fanno eccezione come Bologna dove il rapporto è di uno a 52,1 o Milano, dove si sta su uno a 50,7. Anche città come Reggio Calabria costituiscono esempi lampanti, ma con capienza minore; in questo caso, per ogni immobile in asta ce ne sono 4,7 in vendita. Dunque, il potenziale per

Questo significa che il mercato è capiente e perfettamente in grado di assorbire gli immobili che sono posti in asta, prima che si svalutino in maniera eccessiva

prosegue Licenza. È doveroso sottolineare che in realtà il numero delle aste immobiliari è calato nel 2023 (-20% rispetto al 2022): parliamo di 152mila contro 191mila. Il motivo della flessione è legato alla riduzione delle procedure pendenti nei Tribunali, visto che gli immobili con tempo vengono aggiudicati e dalle banche arrivano meno crediti in sofferenza. Tuttavia, dai dati emerge una differenza a livello geografico: il calo delle aste emerge più al nord che al sud Italia (50mila contro 37 mila nel 2023).

Questo è dovuto alla maggior lentezza dei Tribunali delle aree del sud e isole e che quindi impiegano più tempo a concludere le procedure esecutive e concorsuali

conclude Licenza.

Il problema della svalutazione di immobili all’asta

Come anticipato, la svalutazione degli immobili è il principale problema delle aste e i prezzi possono raggiungere cifre ridicole rispetto all’effettivo valore di mercato. Il rischio che corre colui che vende è di rimanere con un debito residuo sulle spalle che continuerà a pesare anche dopo aver perso la casa per saldare la somma dovuta. Senza contare il rischio di svalutazione in caso di asta deserta. Se nessun acquirente presenta offerte nei confronti del bene soggetto alla vendita forzata, il prezzo viene ulteriormente ribassato.

Svalutazione degli immobili all’asta: immagini e foto