Affitti universitari: aumentano i prezzi, Milano in testa
A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico?

Per gli studenti fuori sede il problema principale non è tanto allontanarsi dalla famiglia, quanto il potersi permettere di pagare gli affitti universitari. Nonostante le critiche e le proteste sorte in questi ultimi anni, infatti, sembra che anche per l’inizio di questo nuovo anno accademico non ci siano novità rassicuranti.
Milano resta sempre la città più cara, seguita a ruota da Bologna e Roma, e a pagarne le conseguenze sono sempre più gli studenti e i lavoratori che si ritrovano in una situazione critica. La forte richiesta di stanze incentiva infatti a un ulteriore aumento delle quote, rendendo la ricerca di un luogo in cui vivere sempre più difficile.
Nasce da qui una nuova protesta per rivendicare i diritti degli studenti, ma anche di alcuni lavoratori, ormai esausti della situazione.
Affitti universitari: rincari per quasi tutte le città

Secondo un rapporto stilato da Immobiliare.it Insights, il prezzo delle stanze in affitto, per studenti ma anche lavoratori fuori sede, è ormai aumentato in quasi tutte le città universitarie italiane. Complice la grande richiesta, i proprietari hanno aumentato in media del 7% rispetto allo scorso anno il canone mensile per una stanza. La richiesta per gli affitti ha infatti subito un’impennata del 27% solo nel 2023, dato che consente a chi possiede una casa al fine di investimento di sentirsi legittimati all’aumento di prezzo.
Milano si posiziona anche per questo anno accademico come la città più cara, con un incremento del 4% per una stanza singola che arriva in questo modo in media a 637€. Eppure la richiesta è diminuita dell’1% negli ultimi mesi, trend differente rispetto a quello nazionale.
Varia anche il prezzo a seconda della zona che si sceglie, più o meno vicina ai poli universitari, con affitti più alti nel quartiere Garibaldi-Moscova-Porta Nuova, seguito da quello Porta Romana-Cadore-Montenero e infine Centrale-Repubblica.
Non è molto diversa la situazione a Roma, che si colloca al terzo posto dopo Bologna nella classifica delle città più care per affitti di stanze singole. Qui la domanda in forte aumento, oltre il 60% in più rispetto allo scorso anno, ha portato a un prezzo medio per gli affitti di 503€, il 9% in più del 2023. Anche in questo caso ci sono quartieri i cui prezzi superano addirittura i 600€, ovvero Parioli-Flaminio, Testaccio-Trastevere e Salario-Trieste.
Città italiane e affitti di stanze doppie

Non sono solo Milano e Roma a posizionarsi come città care per gli affitti di stanze, ma quasi tutti i poli universitari più riconosciuti di Italia. Non è infatti esclusa dalla top ten Firenze, che con un costo medio di 493€ a stanza si posiziona al quarto posto, seguita a ruota da Bergamo e Padova che hanno prezzi molto simili. Venezia è invece collocata al settimo posto, poco prima di Torino, Verona e Napoli dove i prezzi oscillano tra i 409 e i 405€ al mese per una camera singola.
Non possono dirsi più fortunati coloro che scelgono di condividere la stanza. Ancora una volta, infatti, troviamo Milano al primo posto come città più cara, con un prezzo medio di 353€ a persona. Anche in questo caso Roma è al secondo posto, ma seguita poi direttamente da Napoli, dove gli affitti universitari, a persona per la camera condivisa, hanno una media di 271€.
Seguono in questo caso le città di Bologna, Siena, Brescia, Firenze, Bergamo, Padova e Torino, con affitti medi che variano da 264€ a 228€. Dati tutt’ora preoccupanti per gli studenti in cerca di un alloggio che diventa sempre più inarrivabile.
Affitti universitari: immagini e foto
La crescente richiesta di affitti universitari rimane attraente per i proprietari che aumentano i prezzi delle stanze, mettendo a dura prova le possibilità degli studenti, ma anche dei lavoratori fuori sede.