Prada Frames, tra design ed ambiente con Materials in Flux
Dopo il grande successo ottenuto dall’edizione 2022 dedicata al tema On Forest, a Milano torna il simposio multidisciplinare. Curato ed organizzato da Formafantasma si prefigge lo scopo d’ indagare la relazione non sempre semplice tra design e ambiente.

La nuova edizione 2023 di Prada Frames Milano è dedicata al tema “Materials in Flux”. In questo modo il famoso brand sceglie di promuovere e agevolare una riflessione dalle profonde implicazioni etiche ed estetiche.
All’interno di queste, infatti, si sono delle problematiche assolutamente vive che riguardano, ad esempio, le inedite potenzialità creative e le prospettive produttive a basso impatto aperte dall’impiego di materiali innovativi di recupero. Tutte tematiche che, ormai da molto tempo, sono centrali nella ricerca di un modo diverso e sostenibile per fare design.
Gli studi dell’antropologo Tim Ingold

In questa nuova edizione, comunque, tutti i lavori del simposio prendono il via dagli studi portati a termine dall’antropologo britannico Tim Ingold. Per lui, infatti, la materia è un’entità viva, interconnessa e in eterno mutamento.
Una visione che potrebbe essere destinata a mutare anche il concetto stesso di rifiuto, andando ad approfondire le dinamiche che regolano le infrastrutture dedicate e i loro sistemi valorali.
Tutti campi, dunque, all’interno dei quali andare ad analizzare la complessa relazione tra materia ed ecosistemi.
Materials in Flux, il programma

Attorno a tutti questi argomenti, dunque, è stato costruito un ricco programma di incontri. Nello specifico si tratta di sei sessioni che si svolgeranno attraverso tre giorni, dal 17 al 19 aprile a Milano.
Attività che hanno lo scopo di mettere a confronto studiosi e professionisti provenienti da diversi ambiti di ricerca.
Tra questi spiccano i nomi di Tim Ingold, Elizabeth Povinelli, Beatriz Colomina, Mark Wigley, Sophie Chao, Veena Sahajwalla e Hans Ulrich Obrist.
Vediamo più nel dettaglio i temi affrontati dalle diverse sessioni:
- Sessione 1: Conceptualizing – Attraverso l’archeologia e l’antropologia, gli interventi si interrogano sui sistemi valoriali legati all’accumulazione dei rifiuti. La sessione indaga anche l’anima dei materiali.
- Sessione 2: Contextualizing – Offre una panoramica dei sistemi e delle infrastrutture che attualmente regolano i flussi globali di materiali. Esamina inoltre le relazioni esistenti tra la “sovrabbondanza”, le discariche e le pratiche di riconversione.
- Sessione 3: Designing – Presenta le opere di architetti, imprenditori e studenti di design che adottano un approccio espansivo al design e ridefiniscono attivamente il rapporto tra materia ed ecosistemi.
- Sessione 4: Valuating – La quarta sessione esplora i cicli dei materiali che si espandono dai detriti spaziali ai sistemi digestivi, evidenziando le potenzialità di rifiuti, sporcizia, escrementi, rottami. La sessione approfondisce anche le complessità dell’estrazione e dell’uso responsabile dei materiali.
- Sessione 5: Governing – In questo ambito s’introducono le geografie dei rifiuti elettronici, enfatizzando i modelli locali di produzione e cura. Inoltre vengono esplorate le dimensioni spaziali, sociali e ambientali della gestione e del ricircolo dei rifiuti elettronici.
- Sessione 6: Re – Inhabiting – Si allarga lo sguardo sulla nozione di “indesiderato” come lente attraverso cui osservare le wasteland, le terre dei rifiuti, le alleanze interspecie e i sottoprodotti della cultura materiale.