Arredamento eco-friendly: sostenibilità e impatto zero
Cosa sapere per fare scelte eco-friendly nel campo dell’arredamento. Quali utili consigli per acquistare elementi d’arredo che abbiano un basso impatto ambientale? Come fare scelte eco-friendly senza spendere troppo.
Si parla da molto tempo degli effetti del consumo disattento delle materie prime che la Terra ci rende disponibili e la limitatezza delle risorse impone, in coloro che sono più attenti alle tematiche della convivenza rispettosa dell’uomo nel suo eco sistema, delle scelte in tanti ambiti, non ultimo anche relative alla propria casa.
La progettazione green di esterni ed interni di un’abitazione è un tema di cui si sente molto spesso parlare e per il quale è utile tracciare qualche linea guida. Le ricerche e la tecnologia rendono fruibili sempre più conoscenze e soluzioni che vengono impiegate nel campo dell’arredamento diventando eco design, un design con finalità eco-friendly.
Arredare la nostre case con elementi green non vuol dire rinunciare alla personalizzazione degli ambienti, tanto meno saremo tutti obbligati ad optare per uno stile rustico effetto baita di montagna del secolo scorso.
Uno sguardo all’e-commerce italiano che crea la rete di comunicazione tra aziende dalla vision eco-friendly ed i consumatori finali, entrambi sostenuti nei propri obiettivi, ma uniti nelle scelte sostenibili per tutti.
- Arredare con consapevolezza
- Eco design: 3 strade per rispettare l’ambiente
- Arredare a basso impatto ambientale
- Cose che prendono nuove forme e colori
- Creare dagli scarti
- Il divano eco-friendly
- Le sedute: impossibile non desiderarne una
- L’e-commerce del bio design
- Arredare eco-friendly: galleria delle immagini
Arredare con consapevolezza
Particolari esigenze legate al benessere di alcuni membri della famiglia, piuttosto che scelte etiche motivate dal rispetto del pianeta che ci ospita, portano ad una necessità: arredare gli spazi in cui viviamo acquistando con consapevolezza.
Si tratta un po’ di fare una radiografia agli oggetti da portare in casa, per sapere di cosa sono fatti, come sono stati rifiniti, che colle hanno usato i produttori. I mobili non hanno un’etichetta e, al massimo, possiamo sapere qual è la materia prima utilizzata e la verniciatura esterna.
Rivolgendo la nostra attenzione alle aziende che rispettano l’ambiente, che producono garantendo la sostenibilità, possiamo non solo conoscere tutte le caratteristiche tecniche di un arredo o di un complemento, ma è proprio la raison d’être di queste realtà rendere edotto il cliente sui materiali e sulle tappe del processo di lavorazione.
Eco design: 3 strade per rispettare l’ambiente
Una volta deciso che aiuteremo l’ambiente con le nostre scelte consapevoli non ci resta che fare il nostro ingresso nell’eco design. Il viaggio esplorativo nel mondo del design sostenibile è alquanto complesso, vista l’attenzione ormai di lunga data rivolta al progetto di vivere in armonia con la natura. Si tratta di orientarsi tra normative ed aziende certificate, tra eco-compatibilità e recupero, tra abitare consapevole e rifiuti zero.
I progetti e le finalità si intrecciano tra loro, ma per puro scopo esemplificativo ci addentreremo nei 3 stili dell’eco design separatamente: il low impact living, l’Upcycled materials, lo Zero waste.
Vediamoli da vicino e cominciamo ad avventurarci in proposte e soluzioni che ci lasceranno piacevolmente sorpresi.
Arredare a basso impatto ambientale
Probabilmente la prima soluzione a cui pensiamo sono i mobili ed i complementi che utilizzano materiali e finiture naturali. Il legno certificato in primis ed i tessuti naturali cotone, lino, canapa, cocco e altre fibre sono le materie su cui lavorano le aziende certificate per realizzare elementi d’arredo ecologici.
Il processo produttivo è da considerarsi eco-friendly se anche i collanti e le finiture sono bio compatibili. La fito-chimica, una branca della chimica la cui finalità è trasformare senza inquinare, impiega come collanti oli, resine e cere naturali e per colorare dei pigmenti vegetali, minerali e terrosi. Completano la gamma acqua, olio e scorza d’arancia come solventi e altre sostanze naturali per conservare e opacizzare. Molte soluzioni procedono con la tecnica dell’assemblaggio ad incastro che permette di non ricorrere a collanti né a punti metallici.
Cose che prendono nuove forme e colori
Partendo da oggetti rotti o da materiali per lo più poveri che hanno terminato la propria funzione e finirebbero in discarica, i professionisti dell’eco design progettano elementi d’arredo che li riutilizzano in toto o in parte. Il riutilizzo è il fulcro dell’upcycled materials una branca dell’eco design che dopo aver analizzato il ciclo di vita del materiale da recuperare crea accessori sopratutto destinati all’illuminazione e alla cucina.
La creatività che riscopriamo negli elementi fatti con queste caratteristiche a volte sono delle vere e proprie opere d’arte, opere di designer molto apprezzati, oggetti unici nel genere che possono accendere l’ambiente in cui li sistemiamo.
Creare dagli scarti
In foto una libreria in cartone riciclato effetto separatore d’ambienti completata da vasi per piante.
Completa il nostro excursus il design Zero Waste, una progettazione che crea nuovi arredi e complementi riciclando elementi scartati. Con l’ausilio di tecnologie avanzate avviene la trasformazione di scarti di precedenti produzioni, da cui prendono vita materiali molto innovativi. Ne sono esempio le piastrelle ottenute dalla miscela di ceramiche e sabbie, da cui si producono rivestimenti assolutamente simili al parquet.
Anche la progettazione che riesce a produrre senza scarti rientra tra questo tipo di design eco sostenibile.
Il divano eco-friendly
Anche se abbiamo scelto un arredo eco-friendly il divano, simbolo del relax e della condivisione, non deve mancare. Ecco come sceglierlo: ha un telaio in legno massello o in tubolare metallico e l’imbottitura in poliuterano espanso indeformabile, un polimero ecologico perché prodotto senza l’uso di polifluorocarburi.
Il divano Anfibio, è il suo nome, sembra uno shikibuton giapponese. Quando è aperto è appunto un futon e da chiuso viene descritto come un anello di wrestling. Una soluzione per giorno e notte.
Le sedute: impossibile non desiderarne una
Sedie realizzate con Rpet, il PET riciclato ottenuto dalle bottiglie di plastica, che può essere riciclato all’infinito.
Mobili stampati in 3D per esterni, partendo dai rifiuti domestici: seduta e fioriera. Una soluzione adatta per piccoli giardini e balconi.
Una poltrona da esterno e da interno, con struttura rigida interamente ricoperta in scarti di tela nautica. Una nuvola che dà tono ad un ambiente, coniugando resistenza e praticità.
L’e-commerce del bio design
Con gli acquisti on line arriviamo dappertutto e la scelta è veramente illimitata. Rispettare l’ambiente è anche cercare di muovere merci entro un raggio di chilometri limitato, così abbiamo selezionato qualche portale italiano di arredamento eco-friendly.
Etsy è la community di maker indipendenti che offrono l’hand made frutto di riciclo o di applicazione di tecniche antiche e sostenibili.
Woodever design un’azienda produttrice con l’occhio attento al risparmio in termini ecologici ed energetici delle materie, che propone elementi d’arredo dal design moderno e curato nel particolare.
Vivere zen il bio arredo artigianale italiano attento allo stile più vicino alla natura, lo stile giapponese che attinge alla conoscenza secolare in fatto di sinergie uomo e ambiente.
Arredare eco-friendly: galleria delle immagini
La creatività raggiunge la sua massima espressione nella progettazione e nella lavorazione di materiali naturali. Altrettanto se applicata al riuso e al riciclo di oggetti altrimenti pronti ad essere gettati nella discarica. Lo rendiamo visibile con questa immagini che lo raccontano.