Arrivano i Gesti Universali di Giuseppe Penone alla Galleria Borghese

Dal 14 marzo al 28 aprile i luoghi interni ed esterni della Galleria Borghese di Roma ospiteranno la mostra dedicata ad un artista che, dagli anni settanta al duemila, ha continuato ad interrogarsi sulla funzione della natura all’interno della scultura. 
Spazio di luce realizzato in legno, bronzo e oro.
Spazio di luce, 2008, Archivio Penone.
Trentasei opere opere distribuite lungo un percorso che tocca il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatorie quella di Enea e AnchiseSolo per quanto riguarda gli interni. La zona esterna, invece, vede il coinvolgimento anche Giardino dell’Uccellierae, in via del tutto eccezionale, del Giardino della Meridiana.  
Questa, in sostanza, è la struttura della mostra Gesti Universali. Giuseppe Penone che, dal 14 marzo al 28 maggio, si prefigge il compito di ricostruire ben trent’anni di attività artistica svolta a raccontare la vitalità della scultura applicata a quella che può essere definita l’artigianalità povera.
Ma cosa c’entra la bellezza classica custodita all’interno dei saloni della Galleria Borghese con le opere di Penone dal gusto moderno e chiaramente volte ad arricchire il design d’interni?
Molto più di quanto non si possa pensare. In entrambi i casi, infatti, si evidenzia un dialogo con la natura, con l’elemento più concreto. Anche se svolto con linguaggi diversi. Ma non ha alcuna importanza.

Penone e il suo percorso materico

Opera Respirare l'ombra
Respirare l’ombra Archivio Penone

In questo senso, dunque, non si va creando nessun tipo di contrapposizione con il luogo. Piuttosto si punta ad una sorta di completamento riguardo l’ampio discorso che coinvolge il rapporto con la natura e le sue forme molteplici.

Così, nelle sale interne caratterizzate da un tripudio di fregi e dal biancore traslucido del marmo, sono state inserite opere realizzate attraverso elementi completamente diversi come foglie, cuoio e legno. Una sorta d’innesto artistico che infonde nuovo colore e vita al movimento del granito.

I giardini, invece, diventeranno il regno dei metalli con una serie di sculture in bronzo che si fonderanno con quaranta nuove piante in vaso. Alcune di queste, poi, andranno a svolgere proprio il ruolo di sostegno come una sorta di piedistallo naturale.

Percorso e significato

Sentiero, opera in bronzo
Sentiero Archivio Penone

La mostra sarà organizzata in diversi percorsi. Nello specifico si tratta di:

  • Sguardo vegetale
  • Soffio di foglie
  • Respirare l’ombra

Percorrendoli tutti si arriverà al senso di questa mostra. Ossia, il lavoro di Penone si prefigge lo scopo di osservare la materia rivelando le forme che nasconde. Il suo intento è quello di riattivare il naturale scambio osmotico tra il museo e il parco circostante, che ha ispirato tante delle opere parte della sua collezione.

In sostanza, dunque, gli interventi dell’artista non scardinano quell’equilibro unico tra forma e architettura che da sempre caratterizza la Galleria.

Piuttosto va a  rinnovare il gioco tipico del Barocco. Quello in cui il paesaggio veniva intrecciato con la natura e la scultura. Il fine di tutto questo è dare vita ad un dialogo tutto nuovo, rivelando l’evoluzione storica e contemporanea della scultura stessa.