Una seduta in più
Simbolo di versatilità, lo sgabello è un jolly dell’arredo: facilmente trasportabile, può fungere, oltre che da seduta, da piano di appoggio e da poggiapiedi

- Di materiale compostabile
- Di legno massello
- Di multistrato di frassino
- Di argilla e sughero
- Di polpa di carta riciclata
- Di legno e giunco
- Di polipropilene, acciaio o legno
- Di morbido FreeForm
- Di frassino, anche imbottito
- Di polipropilene con fibre di vetro
- Di noce canaletto
- Di ferro saldato a mano
- Una seduta in più: foto e immagini
Di materiale compostabile


EcoLogicStudio è uno studio londinese di architettura e design specializzato in biotecnologie applicate all’architettura guidato da Claudia Pasquero e Marco Poletto. Lo sgabello compostabile della collezione PhotoSynthetica Collection, da loro progettata, rappresenta la nuova frontiera dei bio-polimeri, di cui sfruttano il potenziale associato alla stampa 3D, per la produzione di prodotti ‘mass customized’. La PhotoSynthetica Collection, che comprende anche un Airdirector biotecnologico e un anello bio-digitale, è il frutto di cinque anni di ricerca all’interno del progetto PhotoSynthetica™, lanciato nel 2018 da EcoLogicStudio e da un consorzio accademico. Questo progetto ha l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico sulla salute nelle aree urbane.
Questa collezione nasce dal sogno di far ‘crescere’ la città ecologica del futuro, letteralmente parlando, dalle emissioni e dalle particelle di materia inquinante della nostra attuale civiltà fossile. Più che prodotti, questi primi tre oggetti sono strumenti che vogliono innescare un processo collettivo di ri-metabolizzazione urbana
racconta Marco Poletto.
Nato per gli ambienti di lavoro, dalle botteghe artigiane ai capannoni industriali con la necessità di spostarlo da un punto all’altro con facilità, si è dapprima affermato come la seduta della classe operaia. Nonostante questo suo background non proprio da ‘salotto buono’, lo sgabello è stato oggetto di lavoro per tanti designer che lo hanno rivisitato, forse attratti dalla sfida di rivedere un oggetto non esattamente essenziale, ma con la vocazione di passepartout.
Di legno massello


Realizzato in legno massello certificato FSC™ con un’attenzione straordinaria ai dettagli, Taburet, disegnato da Cecilie Manz per Fritz Hansen, ha linee essenziali, giunzioni impercettibili, proporzioni perfettamente equilibrate e venature allineate con precisione, con una seduta leggermente concava che assicura una posizione comoda.
Era importante per me mantenere le caratteristiche individuali del legno e la magia del pezzo. È sempre una sfida creare un prodotto in legno massello. La natura del legno è che è vivo, per sempre; ha bisogno di spazio per espandersi e questo deve essere preso in considerazione quando si definisce un design. Testare in scala, utilizzando i materiali finali e dimensioni precise è una parte cruciale del processo di progettazione
spiega la designer. È disponibile nelle versioni pino o ciliegio oliati.
Di multistrato di frassino

AX, disegnato da Alessandro Stabile per Zilio A&C, evoca il momento in cui il ceppo di legno, colpito dall’accetta, si spacca in due: ‘spaccatura’ che ne agevola la presa per spostarlo e impilarlo e che prosegue sul piano di seduta creando un gioco di chiari/scuri, anche per la leggera inclinazione del legno. Realizzato in multistrato di frassino, è disponibile in cinque colori, il suo sistema costruttivo interno, quando si impila, ne blocca lo scorrimento fino in fondo, in modo da proteggere il legno da eccessivi sfregamenti e usure e assicurandone la resistenza nel tempo.
Gli sgabelli Bolet, disegnato da Andreu Carulla per Calma, Where memory used to sit di Guillem Ferran per Casa Constante e Jarvis, design studio Lagraja e prodotto da Il·lacions erano tra i protagonisti dell’esposizione ‘Visions of Catalonia – Designing Craft’ alla scorsa Milano Design Week, promossa dal Governo della Generalitat di Catalogna, che ha selezionato 24 opere tra le più rappresentative create da artigiani e del designer catalani.
Di argilla e sughero

La geometria di Bolet, disegnato da Andreu Carulla per Calma, è ottenuta attraverso una semplice modifica del processo di estrusione dell’argilla, rendendolo versatile come sgabello e tavolino occasionale. Cotto ad alta temperatura, resiste a sbalzi termici estremi, risultando ideale sia per interni, sia per esterni. Smaltato a immersione nei tradizionali colori dell’argilla della regione di La Bisbal, la durezza del materiale è mitigata da una generosa base in sughero. Tre fori sulla parte superiore facilitano lo spostamento.
Di polpa di carta riciclata

Gli sgabelli Jarvis, disegnati dallo studio di design Lagranja e prodotti in edizione limitata di 50 pezzi e in tre colori da Il·lacions, sono realizzati con il materiale utilizzato per gli imballaggi: la polpa in carta riciclata, lavorata con acqua e colla per conferire elevata resistenza, insieme alla sua forma con una nervatura centrale di rinforzo.
Di legno e giunco

Già il nome della collezione disegnata da Guillem Ferran, Where memory used to sit – dove si sedeva la memoria -, riporta al passato. Creata per Casa Constante, azienda familiare fondata nel 1914 1e che produce lavori fatti a mano, comprende sgabelli a tre, cinque o sei gambe, sedie con appendiabiti, sedie con lampada e poggiapiedi realizzati in legno e seduta in giunco.
Di polipropilene, acciaio o legno


La collezione Twirl disegnata dall’Ufficio Tecnico di Segis, è disponibile in tre altezze con base in acciaio, tondino di acciaio o in legno e seduta in polipropilene stampato. Ampia la gamma cromatica per la seduta, che prevede tre tipi di base e tre altezze, oltre a un’estesa gamma cromatica che spazia dal verde al blu, dal rosso al bianco, dall’antracite al nero, in tinte coordinabili con la base tono su tono.
Di morbido FreeForm

Twig di MDF Italia, design Gilli Kuchik e Ran Amitai trae ispirazione dal telaio delle biciclette ed è caratterizzato da una forma cilindrica essenziale, composta da pochi elementi: una seduta, un poggiapiedi e una base, collegati da una struttura tubolare in metallo. La seduta, in bianco o nero, è stampata in FreeForm, un poliuretano morbido e gradevole al tatto con buona resistenza meccanica; il poggiapiedi, integrato nella struttura e completo di strip in polipropilene, è sempre nero. Disponibili nella versione fissa in due altezze (67 e 78 cm) e girevole 360°, nelle altezze 67,8 e 78,8 cm.
Di frassino, anche imbottito



Creato dal duo creativo BrogliatoTraverso, lo sgabello alto Newood di Cappellini rappresenta una fusione tra tecniche di lavorazione avanzate e abilità artigianale, sottolineata dalla straordinaria attenzione ai dettagli, in particolare nello schienale in legno massello curvato. Disponibile in due altezze, ha struttura in legno massello di frassino nelle finiture frassino sbiancato, tinto wengé, tinto nero, tinto rovere, e nella tonalità del blu Shanghai. La seduta, come la struttura, è in multistrato di faggio impiallacciato frassino, ma può essere imbottita con rivestimento fisso in una selezione di tessuti e pelli di collezione, con poggiapiedi frontale in acciaio inox satinato.
Di polipropilene con fibre di vetro


Lo sgabello Dome con schienale, disegnato da Odo Fioravanti per Pedrali, ricorda le sedie da bistrot. Lo schienale, dalla silhouette arcuata e la seduta rettangolare, garantiscono una perfetta ergonomia e i profili smussati e la texture della superficie ne esaltano la qualità. Realizzato in polipropilene rinforzato con fibre di vetro, ha profili smussati.
Di noce canaletto


Dalla duratura collaborazione tra Emmanuel Gallina e Porada, gli sgabelli Podi Stool hanno struttura in massello di noce canaletta a quattro gambe, che riprendono la silhouette della struttura del tavolo Amphora.
Di ferro saldato a mano


Artigiano, designer, maker, editore, Marco Ripa realizza oggetti unici d’arredamento in ferro e acciaio. Chiodo – che fa parte di un’intera collezione composta da tavoli, tavolini e sedute contenitori realizzata in ferro saldato e rifinito a mano – è disponibile nelle versioni indoor o outdoor, bianco o nero, alla MDW anche in edizione limitata fluo. Interamente riciclabile e riciclato.