Tre al cubo

Autore:
Mia Pizzi
  • Direttore editoriale
Tempo di lettura: 3 minuti

Nel varcare la soglia di questa casa, l’attenzione si rivolge più al giardino con l’invitante piscina o agli interni chiari, ordinati e ricchi di citazioni? Tutto è connesso con il numero 3, simbolico e di buon auspicio secondo l’architetta Rosa Vetrano che ne ha disegnato il nuovo layout per farne l’abitazione
di famiglia.

Tre al cubo
Courtesy of Rosa Vetrano

Una villa a due piani a Palermo. Nel percorso progettuale dell’architetta Rosa Vetrano – nuovo appuntamento per la rubrica Trasite! Antologia dello spazio domestico – esterno e interno hanno condiviso quella pari attenzione che ne ha determinato l’interessante equilibrio, esercitato anche nella scelta dei numerosi e riconoscibili elementi di arredo che hanno segnato la più recente storia del design. Il giardino, concluso tra un muro di pietra e le piante rigogliose, protegge la piscina, prezioso ristoro nei pomeriggi più caldi, movimentato sul fondo da un piccolo padiglione.  

Tre al cubo

Il numero Tre è il simbolo perfetto per la nostra casa attorno al quale tutto ruota. Tre magnifici alberi di mandarino ci hanno dato il benvenuto quando per la prima volta abbiamo varcato il cancello del giardino prospiciente la casa, tre i componenti della nostra famiglia, tre le camere da letto, tre i bagni e tante altre combinazioni a tre.

Per creare il nostro ambiente ideale ho totalmente ridisegnato una vecchia casa creando degli spazi dall’estetica sobria e minimal. Mi sono concentrata, soprattutto, nell’elaborazione di espressioni che garantissero il giusto equilibrio tra il mondo naturale e quello artificiale.

“Tre al Cubo” ha volumi letteralmente immersi nella luce naturale infatti, per massimizzarla, abbiamo inserito tre grandi vetrate, due nel corpo principale e una nella dependance/studio. La varietà dei colori determinati dal verde e dai dettagli architettonici, mescolandosi con la luce, crea dei piacevolissimi riverberi di grande suggestione. Ogni angolo della nostra casa dice tutto di noi poiché “Tre al Cubo” non è soltanto uno spazio fisico con le proprie funzioni, bensì, un luogo con una dimensione psicologica concepita e nel tempo modificata in base alle nostre esigenze.

Procedendo dall’esterno verso l’interno, e viceversa, si determinano una serie di spazi che vengono interpretati come la consequenzialità di entrambi. Gli oggetti ne caratterizzano l’essenza creando legami invisibili e definendo gli spazi che risultano conclusi e allo stesso tempo in evoluzione. Gli arredi sono concepiti in maniera flessibile tale da facilitare metodi di utilizzo per la nostra famiglia ed i nostri amici, facilitando l’interazione e ottimizzando lo stile di vita.

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Architetto e artista. Ha partecipa al programma d’Iniziativa Comunitaria Interreg Alcotra presso Arch’Eritage. Ha seguito un Master Biennale di II livello sul “Recupero e Restauro del Patrimonio Architettonico” presso l’Universitè Sophia Antipolis di Nizza. Ha fondato a Palermo la RVslowdesign. Nell’ambito della propria attività lavorativa particolare interesse è rivolto alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Realizza progetti volti a sensibilizzare ed accrescere l’attenzione su temi che riguardano il nostro Pianeta.