Le nuove librerie, iper design con invenzioni progettuali

Autore:
Francesca Guerini Rocco
Tempo di lettura: 8 minuti

Le nuove librerie sanno essere arredi silenziosi perché rischiano talvolta di passare in secondo piano, “vestite” come sono dalla soverchiante presenza dei libri. Ma a ben guardare, sono dotate ognuna di una precisa personalità che non deve passare inosservata.

Le nuove librerie, iper design con invenzioni progettuali
Desalto, Rebus

Sanno organizzare lo spazio senza appesantirlo, dialogare con la luce, scandire ritmi visivi di pieni e vuoti, aggiungere calore, eleganza o energia a un ambiente. Le librerie contemporanee sono compagne della quotidianità, custodi di oggetti e memorie, e al tempo stesso elementi di carattere, capaci di trasformare una parete o un angolo in un piccolo palcoscenico domestico. Versatilità, estetica e funzionalità: ecco la magia dei nuovi modelli.

Arredare per gioco

Le nuove librerie, iper design con invenzioni progettuali
Desalto, Rebus

La guardi e pensi subito allo storico videogioco Tetris, in cui si devono incastrare i mattoncini di forme diverse: le combinazioni sono infinite, il divertimento è assicurato. La libreria modulare Rebus disegnata da Francesco Rota per Desalto è la versatilità fatta gioco (non a caso ha vinto il German Design Award 2026). I piccoli moduli di cui è fatta, infatti, si possono comporre e scomporre all’infinito, per creare via via arredi sempre nuovi, dai piccoli portaoggetti ai grandi mobili freestanding. E il bello è che non servono viti o elementi di fissaggio perché Rebus gioca con il potere attrattivo di piccoli magneti – sono spessi solo 8 mm, ma mantengono la struttura salda e stabile, in qualunque configurazione. Le finiture, inutile sottolinearlo, sono tantissime, per creare il proprio arredo su misura.

Tra le pagine dei libri

Le nuove librerie, iper design con invenzioni progettuali
Potocco, Pages, Ph. Andrea Ferrari

Con Pages ho voluto evocare il movimento naturale delle pagine che si aprono, trasformando quella leggerezza in una struttura scultorea

racconta il designer Omi Tahara. Basta questo per scegliere una libreria così: Pages di Potocco più che un arredo è un gesto poetico che diventa architettura domestica. Le colonne in legno massello, morbide e asimmetriche, sembrano davvero sfogliare lo spazio, creando un equilibrio delicato tra solidità e movimento. L’artigianalità del legno, poi,

porta nell’ambiente un senso di calma e armonia: è un invito a rallentare e ad apprezzare la semplicità delle linee e dei materiali.

Infine, per chi vuole organizzare alla perfezione la propria biblioteca domestica, anche l’aspetto tecnico è degno di nota: per creare composizioni regolari o completamente personalizzate si possono aggiungere ripiani in frassino o vetro bronzo, a piacere.

Rosso Scarlatto

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Spazio RT, Scarlatta

Scarlatta, la nuova libreria firmata da Francesco Librizzi per Spazio RT, si impone nello spazio come una linea vibrante:

è una libreria pensata come segno architettonico capace di animare la parete racconta il designer.

In effetti, seppur con una trama ortogonale quasi archetipa, ha dei montanti in alluminio rosso scarlatto e finiture metalliche lucide che, in contrasto con i ripiani in palissandro, danno una carica di energia allo spazio circostante. La modularità su misura, poi, permette di liberare la creatività con composizioni rigorose o più dinamiche, sempre perfettamente equilibrate. Le varianti cromatiche — dal nero assoluto ai verdi metallici, fino al bronzo scuro — e la possibilità di integrare elementi luminosi nei montanti aggiungono il tocco finale: ogni configurazione diventa un gesto grafico che combina materia, colore e una stabilità quasi scultorea.

Eleganza misurata

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Fiam Italia, Remind

Remind di Fiam Italia è quella libreria che ti invita a fermarti a osservare le copertine e il dorso dei libri, per poi sfogliarli piano, in un silenzio ordinato. Sarà per la sua struttura rigorosa che si presenta con discrezione: i montanti in alluminio nero rifiniti in legno massello danno un senso di calore ed eleganza posata, mentre e i ripiani in vetro extralight, fumé o bronzo sembrano fluttuare. La base con le ante in vetro curvato, infine, aggiunge un tocco di mistero e raffinatezza: il designer Simone Bonanni deve averle immaginate per custodire i ricordi intimi di famiglia e gli oggetti più preziosi. Di certo Remind sa adattarsi bene a qualsiasi spazio: che sia agganciata a parete o a tutt’altezza a centro stanza, sa farsi complice di storie, chiacchere e pause quotidiane.

Per tutte le esigenze

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Lema, L25

Parola d’ordine: modularità. Nasce sicuramente da qui il nuovo sistema freestanding L25 di Lema, un progetto che non cerca di imporsi, ma spinge piuttosto una mission precisa: rendere la vita più semplice e più bella. L’eleganza rigorosa ricorda immediatamente la storica L15 di Tito Agnoli, che Officinadesign traduce in un linguaggio attuale, leggero e flessibile. I montanti in alluminio slanciato, nella duplice versione a pavimento-soffitto o a pavimento-parete, disegnano una cornice che può vivere al centro della stanza o lungo la parete, nel living come nella zona notte. L25, infatti, gioca con ripiani, cassetti, volumi e luci integrate che cambiano ritmo alla stanza, in base alle esigenze.

Bellezza materica

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Modulnova, Blade Edge

Guardando Blade Edge, la prima cosa che colpisce è lo schienale in marmo Appennino. Nella finitura Sense, la libreria di Modulnova sembra quasi respirare, con quella superficie bocciardata che rivela dettagli sempre nuovi. Le mensole in metallo, piazzate a diverse altezze, poi, spezzano la rigidità e danno ritmo alla composizione, mentre i montanti in noce Classic aggiungono un calore. E poi ci sono quei tagli verticali di luce: sottili, precisi, capaci di far dialogare la pietra e il metallo come se fossero due materiali nati per stare insieme. C’è un che di artigianale eppure sofisticato, una libreria che emoziona senza complicazioni.

Versatile, con leggerezza

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Mara, Elle

Interamente in metallo, leggera, quasi fluida: Elle di Mara, disegnata da Ferruccio Laviani, sembra fatta apposta per trasformare lo spazio in base all’umore e all’esigenza. Modulare – ça va sans dire – si reinventa ogni volta che cambia altezza o forma: la sua anima è l’elemento a “L” (lo dice il nome stesso), che plasma i ripiani in contenitori, divisori, vetrine — in un gioco fatto di pieni e vuoti, luci e trasparenze. Può abitare un salotto, definire un angolo studio o separare visivamente un open space. Semplice, trasversale, leggera: un passe-partout decisamente audace.

Su misura al centimetro

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Novamobili, Dedalo

Elementi sospesi, contenitori, ripiani e accessori che si mescolano e si integrano con precisione architettonica: Dedalo di Novamobili è un sistema a montanti che esprime la libertà compositiva, in tutte le sue forme. Definirla libreria sarebbe riduttivo, perché traduce la modularità e la personalizzazione in linguaggio progettuale, trasformando la parete in uno “progetto su misura”. Illuminazione Led integrata, palo porta tv orientabile, angolo bar, tubi appendiabiti… Basta pensare ad una funzione, abbinare l’accessorio giusto et voilà, su un solo lato per la versione lineare, o su entrambi, per dividere gli spazi con il modello bifacciale, la libreria inventa nuovi ambienti organizzati al centimetro.

Echi del passato

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Porro, Endless Shelf

Contaminare gli ambienti di oggi con la memoria e i linguaggi del passato: ecco l’obiettivo di Porro che con la riedizione dell’iconica libreria modulare Endless Shelf disegnata da Werner Aisslinger ci fa fare un salto negli anni Novanta.

Endless Shelf è stato il mio primo prodotto industrializzato, realizzato quando ero ancora un giovane designer (nel 1996), ed è stata davvero un’ottima partenza racconta il designer.

Il merito, di sicuro, è nella sua modularità infinita, come suggerisce il nome stesso:

hai delle croci e un ripiano, e da lì puoi costruire strutture senza fine. È un sistema estremamente aperto, che lascia spazio alla creatività dell’utente, che può decidere liberamente configurazione e dimensioni.

Oggi viene riproposta con pannelli autoportanti in legno massello, collegati da speciali giunti in alluminio pressofuso. Componibilità immediata, lessibilità estrema: cosa si può chiedere di più ad una libreria?

Scenografie evanescenti

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Glas Italia, Kazimir Collection

Kazimir Bookcase di Glas Italia è un esercizio di leggerezza e precisione materica. Ogni ripiano nasce dall’unione di lastre in speciale cristallo extrachiaro o verde, acidate su entrambi i lati e assemblate con colla UV, per un effetto quasi magico. Solida eppure evanescente, ha pieni e vuoti che dialogano con la luce, trasformando i libri e gli oggetti custoditi in piccole sculture domestiche. Le creazioni di Michael Anastassiades sono sempre testimonianze tangibili di un design che trascende il tempo e Kazimir, che fa parte di una collezione che comprende anche tavoli bassi, mensole e consolle, non fa eccezione. iI mix di eleganza rarefatta e funzionalità esplicita è impeccabile.

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