Spazi fluidi attorno a una terrazza panoramica
Cura del dettaglio e scorci scenografici a Torino, dove a livello delle soffitte di un palazzo anni Trenta è stata ricavata un’ampia dimora familiare con vista sui tetti del centro.

Tutto il fascino di Cit Turin, il quartiere di Torino caratterizzato da eleganti palazzi di inizio Novecento – fra cui si annidano anche piccole gemme Liberty – e che da alcuni anni sta vivendo una rinascita. Non lontano è il grattacielo Intesa San Paolo firmato Renzo Piano, così come la rinnovata stazione ferroviaria di Porta Susa, due riferimenti che rendono la zona polo commerciale e business.
In questo contesto si colloca M51, il progetto residenziale curato da Icona Architetti Associati, partito come pied-à-terre per trasformarsi infine in una residenza familiare sontuosa e contemporanea. Gli interventi sono stati numerosi e differenziati: collocati all’ultimo piano dell’edificio, gli ambienti sono stati completamente rimodulati, aumentandone le altezze e migliorandone l’illuminazione, alla ricerca della massima esposizione naturale.
L’appartamento si sviluppa attorno a una grande terrazza panoramica, separata dagli interni da un ’ampia parete vetrata. Per rendere più luminosi gli spazi bui e profondi, è stata pensata una sequenza di oltre 20 abbaini intorno al perimetro della residenza, ciascuno dotato di un piccolo balconcino, che offre una prospettiva in più sul panorama.
A caratterizzare l’abitazione è anche la torretta padronale: si tratta di un’addizione volumetrica generata dall’estrusione del vano scala. La torretta ospita al suo interno la camera da letto, oltre a costituire un punto di osservazione privilegiato sulla città e sulla collina che domina lo sfondo.
Zona giorno all’insegna della fluidità

Cucina, soggiorno, living e terrazza si distribuiscono lungo l’asse del muro di spina dell’edificio. Lo spazio è caratterizzato dai soffitti spioventi e dall’imponenza del muro, che è stato rivestito con carta da parati di colore chiaro per alleggerirne l’impatto visivo.
All’altezza della cucina il setto si interrompe, sostituito da vetrate a scomparsa che all’occorrenza consentono di separare la cucina dalla sala da pranzo. Una grande parete attrezzata color carta da zucchero interseca l’asse di spina, occupando la parete e seguendo l’andamento delle falde: grazie al gioco di volumi sfalsati che è stato creato, i disallineamenti sono meno evidenti.

Essenziale per i committenti l’esigenza di disporre di una zona giorno fluida, a cui gli architetti hanno risposto con una versatilità ottenuta grazie a pareti mobili e trasparenti, sia tra interno ed esterno sia negli spazi interni.
Zona notte, raccolta e articolata

Due camere per i figli, una per gli ospiti, una playroom, gli ambiti di servizio e un miniappartamento semi-indipendente per i collaboratori domestici sono gli spazi in cui si sviluppa la zona notte.
La camera da letto padronale, nella torretta, è collegata al piano principale mediante una scala che costituisce uno degli elementi di interesse della residenza. Disegnata su misura, ogni gradino è diverso dall’altro, mentre uno scuretto li separa fra loro facendoli apparire sospesi nell’aria. L’effetto di leggerezza risultante è valorizzato dal parapetto in lamiera di ferro verniciata bianca, che avvolge come un nastro tutto lo sviluppo della scala.

Da notare l’uso dei materiali nel bagno degli ospiti, in cui la severità del marmo grigio si abbina al calore del legno a listoni del pavimento. Un tocco contemporaneo è portato dal colore del pouf verde smeraldo.

Un’estetica di dettagli preziosi

La buona parte dell’interior è stata progettata o personalizzata specificamente per questa residenza: le sedie, le lampade, gli arredi, i tessuti, le vetrate, i serramenti sono stati disegnati, ottimizzati o ritoccati dalla mano degli architetti.
Citiamo un pezzo importante all’interno dello spazio giorno, l’imponente tavolo in marmo presente nella sala da pranzo: disegnato dallo studio Icona, come anche i mobili freestanding della cucina, si caratterizza per linee essenziali che ben si adattano alle forme rétro delle sedute Queen di Bontempi, qui in una versione con rivestimento personalizzato. Oppure, il tavolino basso in centro sala, disegnato dagli architetti e realizzato in legno e tessuto Flou coordinato ai divani. O ancora, sopra il tavolo in marmo, la sospensione Molecola disegnata da Fabrizio Fava per Il fanale, qui verniciata custom.

Altrettanto curata la palette di colori, basata su contrasti fra i toni freddi di mobili e finiture (marmi, rivestimenti, tessuti e carte da parati) e i toni caldi del parquet e dei materiali dalla texture vissuta.
La ricerca minuziosa condotta per questo progetto rende M51 un esempio significativo e rappresentativo dell’opera di Icona Architetti Associati, orientata a un concetto di residenziale fluido, dove i materiali emergono per la loro naturale bellezza.
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