Salone del Mobile 2023 iDOGI: i maestosi lampadari in vetro artistico veneziano, l’intervista a Domenico Caminiti
iDOGI prende parte al Salone del Mobile di Milano 2023 presentando il suo approccio innovativo al design del vetro artistico veneziano. Lo stand, accogliente e spettacolare, accoglie i visitatori con una scala luminosa in cristallo, e la sua architettura di luce si basa su una nuova balaustra in cristallo lavorata nei minimi dettagli. Questo elemento architettonico è dotato di un sistema luminoso modulare, scalabile e componibile, che permette di creare pareti e divisori in grado di illuminare e definire gli spazi.

Domenico Caminiti, Presidente di iDOGI (www.idogi.com), che abbiamo intervistato, sottolinea come ogni progetto sia sempre personalizzato e sviluppato in collaborazione con il committente e il suo team.
Ci racconta la storia de IDOGI?
iDOGI è un’azienda fondata a Venezia nel 1968 e rinomata per la creazione ‘bespoke’ di maestosi lampadari, sculture e arredi in vetro artistico veneziano per alcuni dei palazzi e residenze più esclusivi al mondo. Le sue creazioni luminose comprendono pezzi straordinari di design, tavoli, balaustre, e fontane di cristallo. Tutte le opere sono progettate su misura da un team di esperti designer dell’Ufficio Stile dell’azienda e realizzate a mano dai migliori maestri vetrai per soddisfare le aspettative dei più prestigiosi clienti.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva de IDOGI?
La nostra missione è di preservare e al contempo innovare l’arte del vetro artistico veneziano. Il nostro approccio è sempre quello della co-progettazione, per creare insieme al nostro cliente ed al suo team opere uniche progettate e realizzate esclusivamente tailor made.
Ci racconta alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?

Recentemente abbiamo inaugurato iDOGI Spazio Milano, un angolo di Venezia in un palazzo storico del centro storico – Foro Buonaparte 55. Un luogo dedicato al vetro artistico veneziano dove possiamo accogliere clienti e progettisti per pensare insieme nuovi percorsi creativi, chandeliers, pareti luminose e sculture di luce. Nel rispetto della privacy dei nostri clienti preferiamo invece non divulgare progetti per ville e palazzi privati.
Secondo lei, come sono cambiati negli ultimi 10 anni lo stile delle case, la divisione degli spazi ed il gusto dei clienti? Ci sono oggetti ed elementi di interior design che prima non si vendevano e adesso sì o viceversa?
Nel nostro settore di nicchia il grande classico rimane un grande classico. Non manca ovviamente il desiderio di sperimentare – il nostro ufficio stile è sempre a stretto contatto con il committente e il suo architetto per creare progetti su misura.
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
Stiamo lavorando al progetto della prima fornace ibrida di Murano, in grado di integrare energia elettrica e solare al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente. C’è molta attenzione alle materie prime locali, dal vetro alle strutture portanti in metallo, così come al riciclo dell’acqua di raffreddamento. I nostri prodotti, infine, sono pensati per durare “per sempre”.
Ci racconta le novità che avete presentato recentemente?

Tra i progetti più recenti c’è Le Grand Bleu, che debutterà al Salone del Mobile. Come l’omonimo film, Le Grand Bleu è la storia di una sfida. Quella di unire la grande tradizione degli imponenti lampadari veneziani in stile Rezzonico con un approccio più fresco e contemporaneo. Le prestigiose residenze e i palazzi dei nostri Clienti ospitano spesso più generazioni della stessa famiglia, ognuna con il proprio gusto. Per questo motivo abbiamo voluto creare un Rezzonico monocromo nei toni light-blue, dal carattere più contemporaneo. Composto da oltre 3.000 pezzi, ognuno finemente lavorato a mano, Le Grand Bleu è alto 4 metri con un diametro di 3 metri. Al suo interno una possente struttura in metallo sostiene l’opera, rimanendo del tutto invisibile per dare respiro a fonti luminose accuratamente incastonate che creano riflessi organici e naturali.
Potrebbe interessarti Stile veneziano
Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?
Certo! Ce ne accorgiamo tutte le volte che viaggiamo per il mondo o in occasioni internazionali come il Salone del Mobile. Per come è percepito dall’esterno. Ma soprattutto per il sapere che sperimentiamo ogni giorno con gli artigiani e i maestri che creano le nostre opere.
Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensa debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?
Nel nostro settore proporre sempre progetti su misura fa veramente la differenza tra il vero Made in Italy di altissimo livello ed il design industriale.