Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District

Autore:
Francesca Guerini Rocco
Tempo di lettura: 7 minuti

Cuore della città e tempio indiscusso del design, il Durini Design District – che da piazza San Babila si allarga a corso Monforte, via Borgogna, via Durini e nelle vie limitrofe – è un susseguirsi dei più noti showroom di design. E, seguendo il tema della MDW 2025 Mondi Connessi, quest’anno vuole creare un laboratorio sperimentale proiettato nel futuro. Questa la nostra selezione

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Foscarini_What’s in a Lamp, Luca Font

Hub di sperimentazione a cielo aperto, il DDD punta i riflettori sulla trasformazione dei materiali, necessariamente passando attraverso innovazione, tecnologia e sostenibilità con installazioni, eventi e novità distribuite nei tantissimi showroom. Soprattutto i brand d’illuminazione, che già nella scorsa edizione hanno riservato non poche sorprese, ora, nell’anno dedicato a Euroluce (che si alterna con Eurocucina), promettono di sfidare l’immaginazione con progetti capaci di ridisegnare i confini del nostro abitare.

Corso Monforte, la via della luce

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Luceplan, Liiu by VANTOT

Tra riflessi luminosi e atmosfere evanescenti, si aprono le porte di infiniti mondi sensoriali nei tanti showroom di illuminazione che si susseguono uno accanto all’altro. Così corso Monforte si annuncia un’autentica passeggiata “illuminata”. Da Artemide il vetro soffiato regala riflessi caleidoscopici con Alambicco di Neil Poulton e Criosfera di Giulia Foscari, mentre da Foscarini con What’s a lamp assaporeremo una mostra con oltre 100 immagini originali, risultato del progetto editoriale che in due anni ha coinvolto 17 artisti internazionali. Luceplan esplora le infinite possibilità di configurazione della luce con Limetry di Alessandro Zambelli e Liiu di VANTOT e Occhio trasforma la luce in materia a effetto sorpresa, a cui si aggiunge un’importante installazione a Villa Necchi Campiglio (in via Mozart) che si prevede magica.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Foscarini_What’s in a Lamp, Mattia Riami

Flos non si svela, ma vale sicuramente la pena di scoprirla, mentre Nemo Lighting scommette, tra le novità, sulla nuova firma emergente Alon Rotman, che per l’occasione ha curato anche l’allestimento dello showroom. Platek, con il belga Jan Van Lierde e il danese Christian Flinds, disegna nuove atmosfere outdoor in delicati giochi di luci e ombre.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Abimis, nuovo showroom, ph. Matteo Cirenei

Non solo luce, in corso Monforte si susseguono anche importanti showroom di arredo. Nel cortile interno del civico 15, il brand di tessuti Kvadrat veste All Dressed Up, l’installazione della designer danese Signe Hytte, mentre al numero 16 a sorprendere è il nuovo showroom di Abimis che fa brillare le sue iconiche cucine in acciaio, in un dedalo di stanze seminascoste. Nella stessa corte vale la pena dare un’occhiata anche alle luci di Fanale, mentre poco più avanti Euromobil presenta la collezione Matter, light and trasparencies. Emu al civico 50, invece, ci proietta verso l’estate con la collezione Antigua, che Federica Biasi ha disegnato ispirandosi alle onde del mare.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Fontanarte, Sempre Blu

La breve, ma densa via Santa Cecilia val bene una deviazione. Con l’installazione Sempre Blu di Daniela Puppa e Franco Raggi, FontanaArte annuncia il nuovo showroom, mentre poco più avanti, troviamo le novità di Boffi De Padova. In via San Damiano, invece, si va alla scoperta della collezione di parquet Nui di Piero Lissoni per Listone Giordano, ci si perde nella verdeggiante installazione Silva Viva che trasforma lo spazio Carbon dello studio DAAA Haus in un’oasi naturale e si scopre, con l’aiuto del designer Andrea Castrignano, come trasformare le lastre LoveLight39 in veri e propri arredi (nella Gallery del brand al civico 4).

Da Via Visconti di Modrone a via Borgogna

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District

Potrebbe interessarti Gli showroom d’arredo più nuovi

All’angolo tra corso Monforte e via Visconti di Modrone anche Living Divani apre il suo racconto con la mostra A Leap Across 30 Years, che spazia in oltre 30 anni di design, mentre Porro celebra un secolo di storia con i nuovi arredi di Piero Lissoni, Francesco Rota e Dordoni Studio. Da non trascurare, lo showroom di De Castelli perché il brand ci pone sempre davanti alle inaspettate potenzialità dei metalli, quest’anno con la ricerca Ordita della textile designer Evelina Antuono, i long seller in una nuova finitura e altre novità assolute.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
VIVA, Bellagio Mosaico

Viva, invece, apre le porte – nel significato più autentico della parola – con l’innovazione del mosaico scorrevole Bellagio Mosaico. A due passi da lì, nella vicina via Borgogna, Martinelli Luce al civico 4 inaugura il nuovo showroom, ma nella stessa via troviamo anche i preziosi tappeti di Amini, le superfici scenografiche di Marazzi e il visionario Cappellini che ci aspetta con la libreria Redbookcase di studio Rejo e l’inedita Mathare disegnata da Giacomo Moor, new entry nella squadra.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Cosentino, Silverstone Integrity

Nei paraggi, vale la pena fare un salto anche nello showroom di Cosentino – che nei prodotti esposti dimostra l’importanza della nuova tecnologia Integrity – e in due spazi contaminati dalla moda: il nuovo spazio Elie Saab Maison in via Mascagni 2 e lo showroom Karl Lagarfeld Maison in via Passione 8, cha amplia la Wellen Collection affidandosi al guest designer Toan Nguyen.

Tra via Durini e corso Europa 

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Arclinea

Tornando verso il centro, non si possono che ripercorrere a tappeto via Durini e corso Europa, dove i brand si susseguono a catena. In via Durini, allo showroom di Arclinea troveremo gli scatti della fotografa francese Amélie Ambroise che festeggia i 100 anni di cucine, il nuovo showroom di Lago e la storica azienda Barovier&Toso, 730 anni di eleganza e artigiano veneziano, che con Alchemic Jewels metterà in mostra questo nobile heritage in un progetto curato da Nichetto Studio. Mentre Cassina con Staging Modernity celebrerà l’importante anniversario dei 60 anni della Collezione Le Corbusier©Pierre Jenneret© e Charlotte Perriand©.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Bertazzoni

Tra gli imperdibili segnaliamo anche: il nuovo showroom di Bertazzoni, le cucine Scic, la sedia Janine Lounge disegnata da Roberto Lazzeroni per Ceccotti Collezioni, le poetiche lanterne Ripple disegnate da René Barba per Gervasoni. E poi ancora, Unopiù che da Salvioni presenta la collezione outdoor Salò firmata da Matteo Thun e Benedetto FascianaZanotta, Edra con il suo elegantissimo showroom, Starpool e B&B Design Studio. Per gli amanti della moda, d’obbligo un’occhiata anche alle nuove Home Collection di casa Versace e Dolce&Gabbana Maison. Per gli appassionati sportivi, l’inimitabile Technogym che parla di benessere olistico e di nuove app con AI.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Roche Bobois, Pedro Almodovar

Nell’adiacente via Cavallotti, Roche Bobois è pronto a sorprenderci con l’inaspettata ed esclusiva collaborazione con Pedro Almodóvar e Rossy de Palma, mentre Ethimo presenta una carrellata di designer internazionali tra cui Christophe PilletCristina CelestinoLuca NichettoZanellato Bortotto. Gallotti&Radice, invece, ci invita ad una pausa di relax sulla poltrona a dondolo Loulou Rock: un pit-stop da non disdegnare, prima di continuare l’infinita maratona della MDW.

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District
Gallotti&Radice, Loulou Rock

Milano Design Week 2025, che cosa non perdere al DDD, Durini Design District: foto e immagini