Milano Design Week 2023: Annalisa Lago per Azimut Design
Milano Design Week 2023 Azimut Design: le creazioni dell’azienda si distinguono per tridimensionalità e trasparenza, trasmettendo in chi le osserva un senso di appartenenza ai materiali del tutto unico ed inusuale. Ne abbiamo parlato con Annalisa Lago, designer e Ceo di Azimut Design.

Ci racconta la storia di Azimut Design?
Sono Annalisa, CEO di Azimut Design (www.azimutdesign.it). Fin da piccola la mia vita è stata permeata dall’idea dell’arte, del disegno e dopo gli studi di architettura, il mio carattere indomabile mi ha fatto seguire la mia strada e aprire il mio primo atelier nel quale dipingevo porcellane e ho visto le mie opere viaggiare in tutto il mondo.
Il salto da pittrice di porcellane d’arte a designer è però avvenuto grazie all’incontro con la resina. Il merito va al mio compagno Francesco Benedini, anche lui designer e co-fondatore del marchio. Lui all’epoca si stava occupando di un progetto con la resina e ho colto l’occasione per imparare a conoscere questo materiale. Mi sono innamorata perdutamente per le molteplici possibilità che offre poiché, proprio come una “capsula del tempo”, è capace di inglobare qualsiasi materiale e riportarlo a nuova vita. Ogni giorno affrontiamo nuove sfide, in parte ispirate dai nostri clienti e dalle loro richieste, in parte frutto della nostra immaginazione e dal desiderio di innovazione, perché le menti creative non sono mai “sazie” e hanno bisogno di essere sempre alimentate.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Azimut Design?
La materia ci connette ad un linguaggio affascinante, genera in noi legami e ci orienta in un gusto che non è altro che pura identità. Riconoscersi nella materia e avere consapevolezza di questo legame è la mission del nostro marchio, che da oltre vent’anni dedica massima attenzione all’indagine dei propri clienti per realizzare al meglio il sogno di un mondo costruito intorno a loro. La resina e? la lente materica che abbiamo scelto per interpretare l’habitat delle emozioni e la sperimentazione delle sue composizioni chimiche, unita alla profonda conoscenza delle tecniche di trattamento, ci ha resi un marchio leader a livello internazionale. Lavoriamo sulla fantasia delle persone, realizzando pezzi unici.
La nostra sede può paragonarsi ad un vero salotto degli elementi dove il cliente può trovare materiali pregiati provenienti da tutto il mondo. Il rispetto per l’ambiente e? al centro di ogni nostra creazione infatti, forti delle certificazioni PEFC e FSC che abbiamo acquisito, garantiamo che il legno da noi utilizzato provenga da foreste gestite in modo sostenibile. Anche il riciclo e? un focus importante. A confermarlo e? lo stesso nostro concept che eleva la resina vitrea a “capsula del tempo”, in grado di assicurare ad ogni materiale immerso un nuovo e durevole ciclo di vita.
Ci raccontate alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?

Se l’artigianalità di altissimo livello ha permesso di affermarci sul panorama dell’arredo casa, il volto poliedrico del marchio e l’approccio innovativo ai materiali hanno sicuramente sancito i nostri maggiori successi a livello internazionale con collaborazioni che ci vedono partner produttivo e progettuale di importanti nomi del lusso e della moda. Recentemente abbiamo realizzato un progetto molto importante per le Galeries Lafayette di Parigi con dei complementi colorati in resina satinata, illuminati da luci led e che sono il fulcro del nuovo spazio dell’area wellness appena inaugurata dalla grande azienda.
Con Bottega Veneta invece collaboriamo da parecchi anni realizzando parte degli arredi dei loro showroom sparsi in tutto il mondo. Le soddisfazioni maggiori arrivano tuttavia dai progetti di arredo casa. Un recente progetto per una villa di un famoso imprenditore a Cap D’Ail in Costa Azzurra ha visto protagonisti i nostri complementi; abbiamo realizzato un importante tavolo in radica di pioppo dai colori simili alla seta, e una scala di due piani, dove i gradini sono protagonisti indiscussi, realizzati in resina e legno Carapanauba proveniente dalla foresta amazzonica, con un design diverso per ogni singolo gradino. Completano la zona living le nostre jelly lamps nelle tonalità del blue, in armonia con i colori della casa.
Potrebbe interessarti Paraschizzi in resina per la tua cucina: idee, vantaggi, prezziUn altro progetto che mi è rimasto nel cuore: il tavolo di ben sette metri per il bellissimo Palazzo Garzoni affacciato sul Canal Grande a Venezia, per il quale il legno di radica è stato tagliato a laser, per ottenere un effetto simile ad un antico tombolo veneziano, coperto poi dalla resina trasparente per creare un contrasto tra antico e moderno.
Ci racconta le novità della collezione 2023 che avete presentato in occasione del Salone del Mobile?
Complementi i in resina satinata traslucida in abbinamento ad elementi con “effetto ghiaccio” sempre in resina e vetro di Murano.
Il tavolo centrale è realizzato in resina e cotisso Ambra di Murano, la base in mdf rivestito in foglia oro, con vano che permette l’inserimento di una piastra led alimentata con batteria ricaricabile.Un tavolino da caffè rotondo realizzato in un pezzo unico con base cilindrica, in resina satinata color ambra. Due console con ripiano realizzate in due pezzi ad incastro, metà resina satinata e metà in cotisso Ambra di Murano. Un parallelepipedo realizzato sempre in resina satinata Ambra.
Qual è stato il concept dell’allestimento per la Design Week 2023?

Onset non è una semplice stanza, ma un evento straordinario. Un progetto di arredo sorto per un solo giorno a cura di Riccardo Benedini. Per la prima assoluta delle “Stanze di Lupetta”, il raffinato studio di architettura di Isabella Franco sceglie le creazioni in resina vitrea di Azimut Design, main partner dell’evento, per mettere in scena la suggestione della luce sotto la direzione artistica di Riccardo Benedini.
“Onset, l’esordio, il primo battito. Anzi il secondo, quando il sole sta per sorgere e la notte improvvisamente si colora di luce. È un istante, velocissimo, che segna il passaggio dal buio alla luce, senza indugi. Una consolle e un tavolino da caffè per la living room dello studio, un parallelepipedo espositivo che segna il passaggio fra le due aree e un tavolo da pranzo che culmina all’interno di un’alcova di luce gialla. A soffitto un decoro di Gouache, che crea un’atmosfera immersiva.
L’involucro che accoglie il progetto è morbido, in tessuto, tende a tutt’altezza senape e rosa mattone, realizzate artigianalmente da Italo Villa. A completamento dell’allestimento, come delle gemme preziose che si imbevono di luce i vasi scultura di Laboratorio by Maurizio Bergo, in vetro soffiato e colorato. A definire l’isola del salottino un tappeto Sirecom costum-made, che sottolinea l’entità dello spazio e si relaziona con i colori dell’alba nascente. A parete un’opera di CELO1 rappresenta il processo di mutamento della luce preparando il visitatore all’incontro con il sole.
“Una storia che dura un attimo e poi è già fugacemente oltre”.”
Grazie alla collaborazione con lo scrittore Riccardo Benedini, l’allestimento Onset da vita ad un racconto immaginario in grado di immergere il visitatore nell’esperienza della luce, non solo attraverso le forme, ma anche le parole. I dialoghi di Riccardo Benedini accompagnano le illustrazioni con cui Valentina Volpi reinterpreta gli oggetti di ciascun designer partner di Onset.
Come immagina la casa del futuro Azimut Design?
Immaginiamo spazi fluidi, nei quali i complementi interagiscano, ne è un esempio l’allestimento creato in occasione dell’evento con Lupetta Atelier; le nostre realizzazioni sembrano trasformarsi, alcuni elementi sono il risultato del connubio tra i materiali utilizzati, e creano una sinergia tra gli ambienti.
Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensate debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?
Fondamentale sarà la presenza di spazi dedicati al benessere, in cui poter trascorrere dei momenti di comfort e relax; nel contempo, la necessità di spostarsi più di frequente per motivi legati al lavoro, ci fa pensare che le persone dovrebbero collezionare oggetti con un certo valore intrinseco, consapevoli che potranno essere reinseriti in una miriade di combinazioni diverse tra un trasloco e l’altro.
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
La ricerca di sostenibilità e di un gusto che duri nel tempo, la consapevolezza della qualità. Come nel nostro caso, la creazione di un design ricco di personalità e senza tempo.