Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno

Autore:
Daniela Giambrone
  • Giornalista
Tempo di lettura: 5 minuti

Firmato dall’archistar Philippe Starck, l’imponente edificio di nove piani culmina con una villa ottocentesca che sembra galleggiare fra le nuvole. Una nuova destinazione da mettere in agenda.

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Foto Julius Hirtzberg

Quando l’hospitality si fa storytelling. È il caso di Maison Heler, il nuovo hotel firmato Philippe Starck a Metz, in Francia, vicino al confine con Germania e Lussemburgo. Un edificio di 9 piani, sormontato da una casa lorenese del XIX secolo, conta 104 fra camere e suite, un bar-ristorante che si affaccia su un giardino al primo piano e un ristorante e bar collegati a una terrazza panoramica alberata. Un luogo immaginato come un sogno, sospeso tra terra e cielo.

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Foto Julius Hirtzberg

Proprio intorno a questa illusione poetica e romantica ruota tutto il concept di Starck, che si è divertito a inventare un personaggio immaginario, prolifico inventore ed esploratore di mondi, di cui il designer descrive le gesta nel racconto scritto da lui stesso La Vie Minutieuse de Manfred Heler (edito da Allary Éditions). Un alibi di fantasia e un ingegnoso pretesto per declinare un immaginario ottocentesco in spazi, arredi, decori, dettagli.

Maison Heler è un gioco di radici sradicate, una costruzione simbolica della Lorena le cui identità storiche creano uno stato intermedio stimolante, dove le case e il loro fascino da fortezza hanno costituito il terreno centrale per questo progetto e la storia surreale del suo proprietario Manfred Heler

spiega Starck.

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Fot Julius Hirtzberg

Entrare in Maison Heler è un invito a entrare in un immaginario ricchissimo, ispirato alle creazioni di Jacques Carelman, pittore, illustratore francese e autore del memorabile Catalogue d’objets introuvables (1969). “Un capolavoro assoluto” lo descrive Starck, “un grande e comico spirito d’invenzione, ma soprattutto molto poetico, che racconta la bellezza dello spirito umano di inventare nel giusto e nello sbagliato”. Oggetti stravaganti, come il martello di cristallo, le incudini di gesso, le asce a doppia punta e le sedie a dondolo capovolte, danno vita a una collezione di oggetti, fotografie e sculture da ammirare nelle vetrine dell’hotel, o da portare a casa come souvenir.

L’hotel, un monolite monocromo

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Foto Julius Hirtzberg

Fra il secondo e l’ottavo piano, si dispiegano le stanze, caratterizzate da uno spirito davvero minimale, come spiega Starck, “privo di ogni superficialità, dove ogni materiale afferma il proprio colore: il bianco del cotone, il grigio del cemento su soffitto e pareti”. Avvolte in un’eleganza funzionale, le camere e le suite raccontano un lusso raffinato, caratterizzato da ampi pannelli in marmo e specchi scorrevoli. Spazi confortevoli, impreziositi dalla morbidezza di soffici tappeti e dal calore delle poltrone in pelle naturale.

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Foto Julius Hirtzberg

Qua e là piccole sorprese e giochi di intelletto per calare gli ospiti nel mondo di Manfred: antiche monete, citazioni, un alfabeto segreto da scoprire e decifrare, fino alle immagini, provenienti dagli Archivi Nazionali e dal Centre National de la Recherche Scientifique, che evocano le invenzioni di Heler rimaste nel regno delle idee, come il Maschiaccio di Tasca, le Lunettes à Vision Coturne e la Centrifugeuse à chagrins d’amour.

La brasserie di Rose

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Foto Julius Hirtzberg

Manfred Heler è innamorato di Rose. A lei è dedicata la brasserie che si trova al piano terra, dove fermarsi per un drink o un caffè, un pasto informale o anche per lavorare in tranquillità. Starck ha immaginato La Cuisine de Rose come una sala bianca in cui spiccano tocchi di rosa attorno al bar. Mobili nei toni del carbone, un gigantesco aeroplano origami appeso al soffitto e foto di invenzioni sorprendenti e poetiche evocano i ricordi del laboratorio di Manfred.

Il ristorante si apre su un’ampia terrazza ed è circondato da un giardino alberato. Il menù propone una selezione stagionale, che cambia ogni settimana, con piatti ispirati alla cucina tradizionale regionale e ai racconti di viaggio di Manfred.

La Maison de Manfred

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Fot Julius Hirtzberg

Al nono piano, dentro la villetta che la leggenda creata da Starck narra fosse la casa di Heler, è stato allestito il ristorante, chiamato appunto La Maison de Manfred. Da qui si gode una vista esclusiva sullo storico Forte Queuleu, il Centro Pompidou, la Cattedrale di Saint-Étienne. All’interno, l’atmosfera è quella di una sala da pranzo familiare ed elegante, grazie ai suoi arredi in legno naturale e alle luci calde. Le colonne centrali sono decorate con pelle goffrata verde testurizzata, mentre le pareti sono riscaldate da piastrelle in terracotta e cataste di legna. Ovunque, fotografie ricche di ricordi evocano la storia di un luogo senza tempo.

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Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno
Fot Julius Hirtzberg

Per questo spazio unico, l’artista multidisciplinare Ara Starck, figlia di Philippe, ha creato 19 vetrate artistiche, tra cui una monumentale degna di una cattedrale, che illumina sia la sala principale del ristorante sia la città di Metz. “Questa vetrata invita nel cuore di un’opera d’arte concettuale e abitabile. Crea l’atmosfera e teatralizza lo spazio”, spiega Ara. “Simboli storici e surrealisti della storia della città sono incisi in essa, e il tutto prende vita al ritmo della luce, come una serie di anamorfosi che si intersecano durante il giorno”. Dalla colazione al pranzo, dalla cena all’aperitivo finale, La Maison de Manfred accoglie i suoi ospiti in una cornice da fiaba.

 

Maison Heler, un hotel sospeso tra cielo e terra che è davvero un sogno: foto e immagini