L’ostello si trasforma: Due nuove proposte a Roma e a Firenze
Il mondo degli ostelli è in continua evoluzione, perché transitato da strutture ricettive semplici e utilitaristiche con camere condivise, per la maggior parte utilizzate da giovani e studenti, a luoghi che ora propongono una gamma di spazi differenti aperti a tutti. La trasformazione da spazi basici a camere tematiche e aree di coworking mostrano una chiara comprensione delle necessità dei viaggiatori moderni, per cui l’adeguamento del settore all’era digitale, attraverso prenotazioni e interazioni online, ha migliorato ulteriormente l’esperienza degli ospiti.

Oggi gli ostelli sono apprezzati non solo come soluzioni economiche, ma anche come spazi per creare legami e immergersi nella cultura locale. Indipendentemente dal tipo di viaggiatore, l’ostello offre sì un alloggio, ma anche un’opportunità per nuove amicizie e connessioni. Parte vitale e dinamica del panorama turistico globale, rappresentano un buon esercizio per gli architetti che, nella fase di progettazione, devono costantemente valutare costi, funzionalità e appeal estetico.
Jo&Joe, Roma, Rizoma Architetture


Unire il comfort di un hotel con l’atmosfera accogliente di un ostello della gioventù: questa è l’essenza del brand JO&JOE di Accor, la cui prima struttura in Italia si trova a Roma, nel cuore del quartiere Monti, all’interno di un ex monastero risalente al XVI secolo.
Il progetto degli interni è realizzato da Rizoma Architetture, lo studio bolognese specializzato in hotel e student housing. Lo spazio presenta un bel equilibrio tra la storicità della location e il dinamismo che la filosofia del brand richiede, arricchito da un mix di texture, grafiche, colori e da opere originali di street che ben si integrano con gli elementi esistenti e le geometrie dell’edificio.
La struttura è organizzata attorno a una corte centrale, reminiscente delle antiche domus romane, dove si trovano gli spazi comuni e 49 camere, per un totale di 210 posti letto. Le sistemazioni includono 15 camere private doppie, perfette per chi preferisce un po’ di privacy, 32 dormitori con quattro/otto letti e due camere speciali (OOO/Out Of Ordinary). Molte camere dispongono di terrazze affacciate sulla corte interna, cuore vitale dell’hotel e punto di incontro per la community.



Negli spazi comuni si trovano la lobby e le aree dedicate alla ristorazione: la ‘Pizzeria’, che offre piatti tipici della cucina romana, e il ‘Club’, dove gli ospiti possono divertirsi al ritmo dei migliori DJ della città, gustando cocktail o birra. Sempre al piano terra, la Mice Room è una location ideale per incontri informali. Al piano nobile, la Chillout Room è uno spazio polifunzionale, mentre il Rooftop bar offre la possibilità di gustare un aperitivo con vista sui tetti di Roma.






Yellow Square, Firenze, Pierattelli Architetture

L’ostello YellowSquare di Firenze nasce dalla riconversione di un edificio degli anni ’30 e rappresenta il format dinamico progettato dallo studio Pierattelli Architetture, esperto nell’evoluzione dell’ospitalità, su incarico di Fabio e Marco Coppola in un nuovo concetto di accoglienza informale che coniuga forma e sostanza.


L’edificio, costruito nel 1935, è stato utilizzato come dispensario fino agli anni ’80, quando è diventato sede dell’azienda sanitaria locale, per poi essere messo all’asta nel 2005 e da lì essere rimasto in abbandono per anni. Composto da due corpi di fabbrica, YellowSquare si estende per oltre 5.000 mq e conserva gli elementi strutturali tipici dell’architettura razionalista, aggiornando il layout con interventi rispettosi dell’identità storica dell’edificio. L’obiettivo principale è stato preservare l’importanza storica e le caratteristiche architettoniche originali.
Il travertino è stato utilizzato per il portale, le ampie aperture della facciata e la gradinata da cui si accede alla hall, che include un’area ristoro e un bar/ristorante. Al piano terra si trovano alcune stanze, una guest kitchen e spazi per cooking lessons. Nel basement ci sono l’autorimessa e un’area club. Le stanze occupano i primi due piani, mentre nel sottotetto è stata creata una zona all’aperto con piscina panoramica e solarium.


YellowSquare Firenze offre una gamma di servizi pensati per favorire socializzazione e relazioni, dai corsi di yoga a quelli di cucina, fino agli spazi di coworking. L’esperienza gastronomica si sviluppa su tre livelli, dal basement, dedicato alla cultura underground e ai cocktail notturni, al ‘Barmezzo’ per i piaceri diurni, fino al ‘Barsù’. Il rooftop, con vista su Firenze, è perfetto per momenti di relax.



Colori vivaci, come il giallo e l’arancione, si alternano a toni più freddi come il verde e l’azzurro, creando un ambiente accogliente ed energico. La fibra fonoassorbente a soffitto aggiunge una texture avvolgente, mentre le geometrie e i colori delle pareti e dei pavimenti definiscono interni giocosi e aperti, rendendo lo spazio giovanile e conviviale.
L’ostello si trasforma. Due nuove proposte a Roma e a Firenze: foto e immagini