L’alta cucina e il paesaggio occupano la scena
Nei luoghi di un antico borgo toscano che ospitava un teatro, lo studio torinese lamatilde ha ricavato un ristorante e sei appartamenti con un intervento sospeso tra antico e contemporaneo.

Un elegante Resort, il quarto dell’hospitality collection di lusso LAQUA del Gruppo Cannavacciuolo, si trova nel piccolo borgo di Casanova, tra Pisa e Volterra, e porta nuovamente la firma dello studio di interior design torinese lamatilde specializzato in progetti contract e legati all’accoglienza Il ristorante, recentemente premiato con 1 Stella Michelin, si affaccia sul suggestivo panorama dei vigneti locali all’interno di un borgo che originariamente ospitava un teatro. Da questa preesistenza si è dato avvio al progetto di ristrutturazione nella ricerca di un dialogo ideale, tra antico e contemporaneo, tutto giocato, come si vedrà, sulla metafora del palcoscenico.

Un matrimonio simbolico tra cucina e vino

Il team dello studio lamatilde ha ripreso il dialogo con il noto chef e la moglie Cinzia Primatesta, sua manger, dopo aver lavorato al progetto di altre due proprietà, LAQUA Countryside a Ticciano e il restyling del Relais Villa Crespi sul Lago d’Orta. Nel caso del Resort toscano, sia per quanto riguarda il ristorante Cannavacciuolo Vineyard sia per il restyling dei sei appartamenti, lo studio ha applicato un preciso storytelling: l’omaggio alla storia d’amore tra la cucina e il vino. L’intera identità visiva richiama questo sodalizio e i protagonisti del luogo, ovvero il Rinoceronte della Cantina Vinicola La Spinetta e la Luna, mutuata dai bottoni dorati del marchio Cannavacciuolo.

Gli appartamenti ispirati all’amore mitologico

Chi soggiorna in uno dei sei appartamenti accede a una stanza dedicata, già dal nome, a una storia che rimanda a un amore mitologico. Così le vicende di Cupido, Afrodite, Narciso, Euridice, Dioniso e Penelope sono narrate, attraverso un accurato lavoro di styling e storytelling negli ambienti preesistenti attraverso l’uso delle grafiche, dei colori e di alcuni oggetti decorativi appositamente selezionati. Tutti gli spazi sono caratterizzati da linee pure nella ricerca di atmosfere intime e accoglienti perseguite attraverso l’attenta selezione dei materiali e delle finiture.


Un allestimento a effetto sorpresa

Gli elementi d’arredo e le soluzioni architettoniche del ristorante riprendono in modo riconoscibile l’ambiente teatrale. In particolare, i due banconi posti alle estremità opposte della sala principale, richiamano due palchi: uno dedicato all’arte culinaria e l’altro a quella enologica, diventando così per gli ospiti due fuochi visivi che segnano le prime coordinate di spazio “scenico”.

I tendaggi a sipario, realizzati con tende a fili, scendono dai controsoffitti isolando scenograficamente alcune zone; permettono diverse soluzioni di partizione dello spazio, garantendo anche un senso di privacy, e consentono ulteriori possibilità di regolazione della luminosità e della trasformazione dello scenario interno.

Una finestra, preesistente, permette la vista sul panorama spettacolare delle vigne e delle campagne circostanti il borgo ed è evidenziata appositamente dal cannocchiale prospettico del corridoio caratterizzato da una fuga accelerata che amplifica la convergenza visiva verso l’esterno conferendo maggiore profondità all’ambiente.

Sovrapposizioni decorative

Un gioco di velamento/svelamento tra la struttura originaria e quanto inserito ex novo caratterizza il progetto ambientale. Ad esempio, le pareti, originariamente caratterizzate da un andamento irregolare, sono rese lineari dall’inserimento di arredi e contropareti che coprono in verticale solo una parte del muro lasciando visibile la texture originale restaurata superiormente. Qui i mattoni grezzi – realizzati in cotto nero etrusco e rosa vellutato – sono disposti “a sorella” anziché sfalsati come vorrebbe la tradizione.

Lo stesso approccio, tra il celare e lo svelare, è adottato nella ristrutturazione dei soffitti, dove interposti ai solai restaurati sono inseriti alcuni controsoffitti, connotati da forme morbide e fluide, colorati con sfumature dorate scelte appositamente per riflettere e diffondere al meglio la luce naturale. L’intero ambiente acquista in questo modo un’atmosfera calda e luminosa rispetto all’edificio originale.
