Il sogno italiano nel cuore modernista di Barcellona
Ci sono luoghi che raccontano storie, senza bisogno di parole. E luoghi che, una volta ristrutturati, trasformano la memoria in materia viva. Come la dimora firmata da Vania Gaetti che traduce il quotidiano catalano nella bellezza senza tempo del made in Italy

Nel popoloso distretto dell’Eixample di Barcellona, dove l’eco del genio di Gaudí risuona tra le facciate ricamate e storiche del Cuadrat d’Or, il tempo pare sospeso tra nostalgia e contemporaneità. La bellezza, palpabile, dipinge qui ogni angolo. Proprio all’ombra dell’iconica Casa Milà, all’angolo con il Paseo de Gracia, si apre un appartamento che è molto più di un’abitazione tout court: è un progetto d’autore firmato dall’architetta italiana Vania Gaetti, che da oltre vent’anni interpreta con grazia e rigore il linguaggio dell’interior design a Barcellona.

“Ogni ristrutturazione è un dialogo con la memoria,” racconta Vania Gaetti. “La domanda più urgente è: cosa merita di essere custodito?”. La risposta, in questo caso, ha la forza poetica del restauro rispettoso, quasi devoto, dei 10.000 frammenti di mosaico Nolla, posati uno a uno da mani artigiane per restituire al pavimento il suo ritmo originario. Una sorta di scenografica passerella che si dispiega in un viaggio nell’intimità familiare e ricercata di questa dimora, tra echi del passato e slanci verso il domani.
Un’eleganza che parla italiano

Nato da uno spazio silenzioso, nel cuore di un edificio storico affacciato sul vibrante Paseo de Gracia, questo appartamento celebra “el encanto de la vida”, fondendo l’anima della città con la raffinatezza del Made in Italy. E’ evidente che non si tratti di una semplice ristrutturazione conservativa: qui a spiccare è la capacità di far rivivere la storia, in un dialogo vivace che preserva ed esalta i dettagli originali, come le modanature che accarezzano i soffitti, o le porte e le finestre in legno, attualizzate con maniglie contemporanee.
A volere questo progetto non poteva che essere una coppia cosmopolita: Alania, figura di spicco del mondo bancario, e Cesar Concepción, general manager nel settore farmaceutico, oggi residenti a Singapore. Il sogno dei due padroni di casa era una nuova dimora a Barcellona, per offrire alle due figlie un luogo dove la qualità della vita potesse intrecciarsi con la cultura e l’arte.

L’appartamento, infatti, si articola come un racconto, dove ogni stanza è un capitolo distinto ma coerente del loro stile di vita, scritto con la grammatica dell’eleganza italiana. Dai divani di B&B Italia alle poltrone di Magis, dai tavolini di Vitra e Roche Bobois agli armadi sartoriali di Molteni e Novamobili, fino alla cucina Cesar impreziosita dagli elettrodomestici Gaggenau e Smeg, ogni elemento è stato scelto in nome della qualità e dell’armonia.
L’importanza delle scelte

Nulla è lasciato al caso: ogni lampada, ogni specchio, ogni tessuto è pensato per creare un’atmosfera avvolgente. Ma è soprattutto la luce a far spiccare l’anima poetica di questo progetto, calibrata per esaltare i soffitti e le pareti decorate. Basta alzare lo sguardo nel corridoio d’ingresso ed ecco che la sospensione Nightbloom, disegnata da Marcel Wanders per Lladró, fiorisce come un’opera d’arte sospesa, mentre in cucina i globi in vetro soffiato Random Solo di Lodes disegnano grafismi nell’aria.

La zona notte, invece, spinge le scenografie tra accenti retro – come la storica Minigiogali di Vistosi, disegnata da Angelo Mangiarotti (nella suite padronale) e le storiche Parentesi di Achille Castiglioni e Pio Manzù per Flos – e tocchi cinematografici con le applique Poudrier di Philippe Nigro per DCWéditions, che nella camera da letto principale dosano la luce ruotando come otturatori fotografici.
Arte e materia come racconto identitario

Ci si sente subito a casa, in questo appartamento, dove l’atmosfera ci accoglie con uno stile che matura con grazia, senza invecchiare. E la forza della materia, che trova la sua massima espressione nei bagni e in cucina, ci avvolge in un abbraccio deciso, caloroso quanto raffinato. Le venature dorate del marmo Calacatta e del Montblanc di ABK Stone si intrecciano con il mosaico Phenomenon, disegnato da Tokujin Yoshioka per Mutina, portando un tocco di spiritualità orientale in dialogo con la solidità mediterranea. In sottofondo, pochi dettagli deluxe, come i miscelatori Ingranaggio e Hi-Fi di Gessi, e una tecnologia silenziosa con sistemi di climatizzazione Airzone per un comfort personalizzato, la cromoterapia delle vasche da bagno e i vetri ad alto isolamento che garantiscono privacy e silenzio.

Non mancano, di contro, le suggestioni artistiche: la collezione privata della famiglia spazia dalla fotografia potente di Pedro Jarque Krebs – che con i suoi cavalli racconta la passione equestre di Alania – alle opere audaci della marocchina Rajae Qarrou, fino a un’ampia rappresentanza di artisti asiatici, espressione del vissuto internazionale dei padroni di casa che si riflette nella scelta consapevole di ogni pezzo.
Un’ode alla bellezza fatta a mano

Un progetto autentico, per dirlo in una parola, vibrante al punto giusto. A rimarcarne la forza è anche la sinergia tra l’eccellenza industriale e l’artigianalità locale. Le testiere dei letti, i complementi su misura, i dettagli d’arredo, infatti, mostrano il lavoro degli artigiani barcellonesi che hanno saputo interpretare l’estetica italiana con sensibilità catalana. Un lavoro a “più mani” che non solo rispetta la storia della città e di un quartiere famoso per i suoi edifici ornamentali, ma ne celebra il modernismo catalano, interpretando il presente e il futuro con un apprezzabile tocco di Italian style. Questa dimora nel Cuadrat d’Or è una dichiarazione di intenti, un ponte tra più culture, costruito con cura, rispetto e sensibilità.