Il nostro spazio interiore, il nuovo traguardo dell’ospitalità
L’esposizione immersiva organizzata da InOut | The Contract Community ha esplorato, attraverso il design sensoriale e le nuove tecnologie, una visione innovativa dell’ospitalità, che supera i confini tradizionali proponendo invece un’esperienza ricca di suggestioni emozionali e visive.
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Gioca sulla percezione e sullo stimolo dei sensi per coinvolgere l’ospite in un’esperienza sorprendente ROOMS – GIARDINO INTERIORE, il progetto espositivo che abbiamo visto a InOut | The Contract Community lo scorso ottobre a RiminiFiera e che intende proseguire quest’anno – stessa città e stessa location – dall’8 al 10 ottobre.
Con questa mostra – racconta Gloria Armiri, Group Exhibition Manager – Tourism & Hospitality Division di Italian Exhibition Group – non abbiamo voluto solamente sottolineare il valore dell’esperienza dell’ospite nell’hôtellerie, sul quale gran lavoro è già stato fatto, ma andare oltre, esplorando il ruolo del design delle sensazioni, il potenziale di un’interazione profonda che si esprime nel dialogo tra mondo naturale e artificiale.
Il progetto, ideato da in.circle in collaborazione con Atelierzero e cccppp.studio, si allontana dal consueto, proponendo una nuova visione che mette in primo piano il design delle sensazioni attraverso il dialogo costante tra natura e tecnologia “realizzato con esperienze immersive lontane dalla routine quotidiana”, spiega Alessia Interlandi di in.circle.
Il nuovo concept è multiforme e adattabile alle diverse esigenze, con la costante di coinvolgere tutti i sensi con incursioni sonore, materiali naturali su cui camminare (preferibilmente a piedi nudi) piante da suonare, case di riso da abitare, api da ascoltare. Un’esperienza capace di innescare non solo un’interazione consapevole con l’ambiente esterno, ma anche e forse soprattutto con il proprio spazio interiore.
Esperienze immersive tra natura e nuove tecnologie

Il percorso espositivo si esprimeva nelle installazioni Respiro, Ascolto, Cammino e Tocco. Non a caso sia sostantivi che verbi, invitando il visitatore a fare e al contempo a stare nello spazio, dentro e fuori di sé.
Respiro è una foresta artificiale, realizzata con il supporto di Miocugino – officina d’ingegno, che custodisce l’archetipo della capanna. La microarchitettura Be(e) Immerso, progettata dall’architetto Fabio Vignolo, racchiude uno spazio contemplativo per rilassarsi accompagnati dal suono e dal profumo delle api. Un nido contemporaneo, intimo e protetto, ideale per la meditazione, il relax e l’apiterapia. L’ascolto del suono bianco delle api è un’esperienza ipnotica, amplificata dagli aromi di polline, miele e propoli.
Ascolto è una soglia da attraversare per scoprire il suono della voce delle piante. Qui, grazie al dispositivo Plantsplay, le variazioni di impedenza elettrica delle piante vengono tradotte in note musicali, rendendo la loro voce percepibile.
Cammino è una bioarchitettura circolare realizzata con mattoni in lolla di riso di Ricehouse. Questa struttura cela e svela ciò che accade al suo interno, raccontando come i materiali di scarto possano rinascere in un’ottica di sostenibilità. Il visitatore è invitato a camminare a piedi nudi, riscoprendo sensazioni ancestrali attraverso materiali naturali. Al centro del prato urbano dell’installazione Tocco, uno schermo proietta un video, mentre un cubo interattivo, progettato da Weart, permette di sentire tatilmente quello che si vede, in un ponte tra mondo reale e immaginario, spiega Alessia Interlandi.
Alla scoperta di nuovi percorsi sensoriali

L’evento mirava a far dialogare i sensi umani con quelli, spesso inesplorati, degli elementi naturali grazie alla tecnologia.
L’industria dell’ospitalità ha subito profonde trasformazioni negli ultimi anni, influenzata da fattori economici, tecnologici e sociali. La personalizzazione della customer experience è oggi una priorità, riconosciuta grazie agli studi approfonditi di CRM (Customer Relationship Management) e all’avvento dell’AI che permettono una conoscenza approfondita dei bisogni e delle tendenze dei clienti.
Se oggi l’hôtellerie ha già elevato l’esperienza dell’ospite a livello concreto, materico ed estetico, Rooms – Giardino Interiore invita a spingersi oltre, integrando nella customer experience il design delle sensazioni. Qui il sentire diventa la quarta dimensione dell’ospitalità, afferma Gloria Armiri.
L’obiettivo è quindi quello di stimolare gli operatori del settore a esplorare nuove soluzioni di accoglienza, capaci di creare momenti straordinari e lontani dalla routine, dove vivere un’esperienza naturale, arricchita da tecnologie avanzate, favorendo un’interazione consapevole tanto con l’ambiente esterno quanto con il proprio mondo interiore, lasciando così del luogo un ricordo profondo e indelebile.

Le prospettive future
Quali saranno le prospettive future?
L’aspettativa di stupore, novità e innovazione è sempre più alta, e parallelamente cresce la sfida per avere successo. Digitalizzazione e automazione, sostenibilità e responsabilità sociale, soluzioni wellness e soggiorni esperienziali sono ormai prerequisiti essenziali per gli ospiti, sempre alla ricerca di sorprese, emozioni e storie da raccontare. Se fino a qualche anno fa il benessere era considerato un lusso per pochi, oggi è diventato un elemento imprescindibile che abbraccia tutti gli aspetti del viaggio, dal sonno all’alimentazione, dalla cura del corpo all’ambiente circostante. A ciò si aggiunge la crescente esigenza di spazi di co-working per il lavoro flessibile. Non si parla più solo di leisure, ma anche di business, con modelli di pricing e revenue management in continua evoluzione, basati su nuovi pacchetti e formule di membership, conclude Gloria Armiri.