Il fare design di Paola Lenti

Autore:
Marilena Pitino
  • Giornalista
Tempo di lettura: 8 minuti

Un’azienda in costante fermento grazie a importanti collaborazioni con designer internazionali, all’impegno nel sociale e allo sviluppo ora di un nuovo progetto dedicato all’ospitalità. Al centro delle attività, il tema della sostenibilità ambientale e collettiva.

Il fare design di Paola Lenti

Fondata nel 1994, Paola Lenti è un’azienda conosciuta in tutto il mondo per l’impronta innovativa che ha dato al mondo del design outdoor, poi allargato all’ indoor ,e la sua inconfondibile interpretazione del colore. Nel corso di quasi trent’anni di attività l’azienda ha sviluppato una ricca collezione di tessuti e materiali tecnici esclusivi, eco-compatibili e disponibili in centinaia di tonalità. Dimostrando una particolare attenzione all’artigianalità con la proposta di collezioni uniche e lavorando con tecniche tradizionali che ancora oggi si tramandano da generazione in generazione.

Il fare design di Paola Lenti
Ritratto di Paola Lenti

Al centro, artigianalità e innovazione

Ci piace lavorare su collezioni che guardano al futuro senza dimenticare il passato, tenendo sempre presenti, in particolare, le tradizioni artigianali italiane. Questo distingue la nostra offerta e la rende unica. L’artigianalità è uno degli elementi che da sempre, e istintivamente, costituisce il cuore della nostra filosofia. Ogni prodotto viene realizzato con cura e attenzione, utilizzando tecniche tradizionali che sono state riscoperte, reinterpretate e attualizzate per definire il nostro stile. Amiamo sfidare le convenzioni e tentiamo di sperimentare nuove possibilità: approfondendo la conoscenza dei materiali, ne sottolineiamo le potenzialità per adattarle ad applicazioni sempre nuove; trasformiamo materiali semplici in prodotti funzionali, grazie a un approccio sperimentale e una continua attività di ricerca tecnica ed estetica. Nel corso degli anni, abbiamo sempre continuato a evolverci, cercando soluzioni nuove e applicandole alle tecniche artigianali più tradizionali. La capacità di innovare pur restando fedeli alle nostre radici ci rende riconoscibili per l’unicità delle collezioni, perché ogni pezzo è creato a mano ed è differente dagli altri, unico e irripetibile. Mi piace citare, ad esempio, la collezione Metamorfosi, frutto di una collaborazione speciale, nata da una comunione di idee e di ispirazioni con Fernando e Humberto Campana. I pezzi che compongono questa collezione, in bilico fra arte e design, sono espressione di un agire consapevole: insieme ai due famosi designer brasiliani, abbiamo dato forma a un pensiero, proponendo un uso più consapevole delle materie prime e un rinnovato dialogo tra innovazione, artigianalità e responsabilità sociale, racconta Paola Lenti, fondatrice dell’azienda con la sorella Anna.

Il fare design di Paola Lenti
Collezione Mottainai, design Nendo

Design inclusivo

Non mancano anche altre importanti collaborazioni in tema di inclusività. Come  CouLture Migrante, iniziata nel 2022 sempre con lo studio Campana – celebre per le creazioni realizzate con materiali poveri o di scarto – con l’intento di ideare una collezione con le rimanenze di lavorazione dell’azienda.

Il fare design di Paola Lenti
Collezione Metamorfosi in collaborazione con lo studio Campana.

Il desiderio era di dare vita a un progetto improntato alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente, ma anche all’etica, all’inclusione e, non ultima, alla responsabilità sociale. Durante le fasi di ideazione, abbiamo avuto l’idea di affidare la realizzazione delle componenti tessili della collezione – che prenderà poi il nome di Metamorfosi – a persone in situazioni di marginalità che avessero esperienza di cucito e sartoria. Abbiamo allora cercato una realtà artigianale nel territorio, che aderisse ai valori condivisi con i designer e con la quale “tessere” un’alleanza inedita. Così, Victoria e Saly Samba, originarie rispettivamente del Ghana e del Senegal, sono state accolte in azienda e, sostenute da sarti e artigiani cresciuti nei laboratori di Meda, e hanno iniziato un percorso di formazione di sei mesi con l’obiettivo di divenire autonome professionalmente.  Imparando a conoscere le peculiarità dei tessuti, dei filati e delle corde, a disvelarne possibilità inaspettate: con un semplice uncinetto, per esempio, l’anima di una corda, aperta e “spettinata”, si trasforma in una sorta di soffice alga tessile, capace di dare un carattere unico alla serie di sedute firmate dai Campana. Una collezione che reca impresso anche il segno di culture altre, vitali e straripanti di colori, dice Paola Lenti.

Oggi la collaborazione con CouLture Migrante si arricchisce di ulteriore significato. L’atelier ha infatti confezionato lo “Zaino CM” – prodotto di punta della collezione di accessori della sartoria – utilizzando esclusivamente materiali dell’azienda. Tessuti di colore, peso e consistenza diversa, originariamente destinati a rivestire arredi per outdoor e per indoor, si sono trasformati così accessori unici. Anche in questo caso, la materia prima è costituita da gli scarti delle lavorazioni, mentre le mani che danno forma agli zaini sono delle persone che  sono state accolte, formate e impegnate a lavorare all’interno dell’atelier.

Collaborazioni internazionali

Il fare design di Paola Lenti
Collezione Mottainai, design Nendo

Oltre a questi progetti legati al sociale ci sono anche importanti collaborazioni con designer di fama internazionale. Come con lo studio giapponese Nendo che è stato coinvolto in un progetto dedicato durante la scorsa Milano Design Week.

Eravamo curiosi di approfondire il confronto con un designer dal linguaggio progettuale diverso rispetto a quello dei Campana, con i quali avevamo sviluppato il primo capitolo del progetto Mottainai, spiega Paola Lenti.

Mottainai in giapponese significanon sprecare, utilizzare le risorse che si hanno a disposizioneun concetto che rispecchia i valori etici nei quali la nostra azienda si identifica e che è stato trasformato in un progetto che desidera restituire funzione e valore estetico alle eccedenze di produzione.

Nendo si è quindi misurato nell’infondere nuova vita ai ritagli di Maris, un tessuto la cui struttura e consistenza ha orientato in maniera precisa la forma dei prodotti. Ha poi osato con i colori e si è fidato, lasciandoci parte di libertà nella scelta delle composizioni cromatiche. È nata così la collezione Hana-arashi, colorata e sobria, il cui segno stilistico troviamo molto giapponese.

La sostenibilità è un valore chiave

Tematica fondamentale è la sostenibilità, che si inserisce in azienda a tutti i livelli, dalla scelta delle materie prime al controllo della filiera, dalla lavorazione fino allo smaltimento dei prodotti.

Abbiamo cominciato a pensare all’eco-sostenibilità più di dieci anni fa, quando questo tema non era ancora un argomento così sentito. Abbiamo quindi perseguito con tenacia e costanza l’obiettivo che ci eravamo preposti: realizzare oggetti destinati a rimanere nel tempo, con caratteristiche tecniche sorprendenti e nel rispetto dell’ambiente. Il nostro modo di “fare design” si è sempre basato infatti su un’etica ben precisa: cerchiamo anzitutto di conoscere e rispettare i materiali, selezionando quelli 100% riciclabili o riciclati, di origine industriale o naturale – mai animale – e di utilizzarli attraverso lavorazioni prive di sostanze chimiche potenzialmente nocive. Facciamo attenzione a non utilizzare più materiale del necessario e abbiamo trovato il modo di recuperare le eccedenze di produzione, restituendo loro una seconda vita, o meglio bellezza, afferma Paola Lenti.

Il nuovo progetto dedicato all’hospitality

Il fare design di Paola Lenti
Giardino della sede Paola Lenti a Milano

Ma le attività dell’azienda non si arrestano e Paola Lenti sta ora sviluppando un nuovo spazio dedicato all’ospitalità a Milano, che prevede l’apertura di un hotel e di un ristorante.

Ci piace l’idea che Paola Lenti a Milano possa diventare un luogo di incontro di espressioni artistiche, discipline e pubblici diversi in uno scenario dove la percezione dei confini tra esterno e interno sia sfumata e dove la vocazione alla ricerca porta a indagare il significato più profondo di ospitalità, identificandolo con la capacità di offrire benessere ai visitatori.

All’interno dello spazio il progetto del verde è stato affidato a Stefano Mancuso, in materia riconosciuto come  una delle maggiori autorità internazionali.

La presenza del verde riflette i valori di ricerca e di responsabilità etica propri dell’azienda. Abbiamo individuato in Pnat (Project Nature), studio multidisciplinare di progettazione di architetti, scienziati e ricercatori vegetali, coordinati dal professor Stefano Mancuso, partner ideale per un progetto che all’interno del complesso promuovesse attivamente una relazione sinergica tra ambiente naturale e artificiale, contribuendo a migliorare la qualità dello spazio urbano, dell’ambiente e delle persone. Nella nuova area espositiva e di vendita, le nostre collezioni indoor e outdoor dialogano così con oltre duecento piante di origine e stagionalità diverse, suddivise in habitat che, sperimentando l’intersezione delle specie, offrono alla città una presenza di biodiversità rara, afferma Paola Lenti.

 Quali sono i progetti futuri di Paola Lenti?

Continuare a produrre nuova bellezza partendo da ciò che abbiamo, nel rispetto dell’ambiente, contribuendo con le nostre collezioni, tessuti e colori, a far vivere bene le persone, all’aria aperta e nelle proprie case.

Il fare design di Paola Lenti: foto e immagini.