Cenare all’aperto. Tre ristoranti da scoprire
A Milano, a Bagheria, a Pietrasanta: tre ristoranti da segnare in agenda, magari approfittando di una vacanza. Luoghi dove il gusto incontra il design, tra atmosfere ricercate e sapori unici.

Siamo nel pieno della bella stagione e le serate da vivere all’aperto sono impagabili, tra cene sotto le stelle, atmosfere suggestive e luoghi che evocano un fascino d’altri tempi. Che sia un giardino segreto o uno spazio intriso di storia e design, abbiamo selezionato tre destinazioni, dove la scelta enogastronomica va di pari passo con la bellezza del dehor.
Cucina Triennale, Milano
Se siete a Milano, una tappa al nuovo ristorante (e caffetteria) Cucina Triennale è quasi d’obbligo, soprattutto per gli appassionati di design. Recentemente rinnovato e situato al piano parco della Triennale di Milano si affaccia su un giardino di 7.300 metri quadri, frutto del nuovo progetto firmato dall’architetto Luca Cipelletti (AR.CH.), direttore architettonico del Palazzo dell’Arte dal 2019. Un luogo unico che ritorna dove Giovanni Muzio l’aveva progettato, in serrato dialogo con il giardino, pensato, oggi come allora, come momento di convivialità e di piacevole pausa per i visitatori. Agli 850 mq di ristorante interno si aggiunge quindi la possibilità di pranzare/cenare o semplicemente prendere un aperitivo all’aperto, nel triportico che è un generoso dehor con 84 coperti, contornato da alberi secolari e da opere d’arte, prima fra tutte la splendida fontana “Bagni Misteriosi” di De Chirico, finalmente ben visibile e adeguatamente illuminata.

Lo spazio interno occupa tre sale. Le sei nicchie in boiserie del progetto originale di Muzio sono state reinterpretate in chiave contemporanea e funzionale, racconta Cipelletti. Le pareti degli arredi fissi sono rivestite da pannelli in rovere bacchettato, che alleggeriscono visivamente lo spazio, diffondono la luce e offrono un’eccellente resa acustica. Il telaio strutturale, lasciato volutamente a vista, in metallo bianco, dialoga con i grandi serramenti tripartiti che si affacciano sul giardino, richiamandone il disegno.
Gli arredi sono firmati UniFor e traggono ispirazione dall’archivio storico del 1933: i tavoli riprendono un disegno originale di Gigiotti Zanin, aggiornato con un piano in Fenix ad alta resistenza, mentre le sedie, in legno massello, sono state progettate da Marco Maturo di Studio Klass. A impreziosire ulteriormente l’ambiente, alcune opere di Alberto Garutti alle pareti, realizzate in collaborazione con la Galleria Massimo Minini, omaggiano l’artista con una presenza discreta ma intensa.
La proposta gastronomica è affidata a T’a Milano, food company d’eccellenza, che propone un menu che esalta la tradizione culinaria italiana, con particolare attenzione alle ricette tradizionali milanesi, senza dimenticare la proposta dedicata i più piccoli. Che finito di pranzare possono così liberamente giocare in giardino.
I Pupi, Bagheria

Se vi trovate in Sicilia, potete far tappa al nuovo ristorante I Pupi di Bagheria, una stella Michelin, guidato dallo chef Tony Lo Coco. Lo storico locale si è recentemente trasferito nei suggestivi corpi bassi di Villa Palagonia, capolavoro del barocco siciliano, situato in Vicolo Cavallotti, di fronte alla sede precedente – destinata a breve a trasformarsi in una trattoria. Il nuovo spazio, di 190 metri quadri, porta la firma dello studio Luigi Smecca Architetti di Palermo, che ha curato l’intervento nel pieno rispetto delle preesistenze architettoniche e dello spirito del luogo. Distribuiti su più livelli, gli ambienti si aprono al piano terra con una zona accoglienza arredata con divani e tavoli su misura, preludio alla sala principale, dove dominano quattro tavoli tondi disposti attorno a un lampadario scenografico firmato Flos. Fiore all’occhiello del nuovo progetto è l’introduzione dello Chef Table, una rarità nel panorama dell’alta cucina: affacciato sulla cucina a vista, è realizzato su misura in ottone e legno, offrendo un’esperienza immersiva e privilegiata.

All’esterno, un piccolo terrazzo, salotto privato per avventori privilegiati che regala una vista mozzafiato su Villa Palagonia, immergendo l’ospite in un’atmosfera rarefatta, magica, sospesa nel tempo. Altrettanto interessante la proposta culinaria dello chef Patron Tony Lo Coco, da sempre memoria di famiglia, che reinterpreta con creatività rispettosa la grande tradizione gastronomica siciliana, i piatti saporiti della nonna, le squisitezze della mamma e delle amorevoli zie. Un’esperienza multisensoriale, dove ogni dettaglio racconta l’evoluzione elegante siciliana.

Da Giacomo, Pietrasanta

A Pietrasanta, Da Giacomo riapre le porte dell’elegante giardino avvolto dal verde lussureggiante di rampicanti, palme e banani: un’oasi di quiete e charme, pausa perfetta e golosa per una cena dopo una giornata di mare e sole. Il locale, situato nel cuore dello storico borgo di Pietrasanta, vanta uno dei giardini più incantevoli della Versilia, dove ogni dettaglio rievoca le atmosfere degli anni ’50 e ’60, con arredi in ferro verde, illuminazione soffusa e spazi appartati che regalano un’esperienza autentica e senza tempo. Anche le sale interne, accoglienti e curate, riflettono l’eleganza discreta di Giacomo. Protagonista assoluto è il pesce, freschissimo, consegnato ogni giorno dai pescatori locali e preparato secondo la tradizione italiana. A completare l’esperienza, una carta dei vini che spazia dalle etichette italiane più prestigiose alle denominazioni storiche francesi, con un’attenzione particolare per Champagne e grandi maison. Un indirizzo da annotare, dove ogni dettaglio celebra il piacere degli occhi e della tavola.
