Arredi senza tempo
Sempre più amate e ricercate le riedizioni di mobili progettati nel secolo scorso e che hanno fatto la storia del design. Riprese dagli archivi e riproposte dalle maggiori aziende, segnano un vero e proprio trend.

Prodotti con una storia da raccontare, a volte già vissuta, le riedizioni mantengono viva la cultura del design del creativo e ineguagliabile Novecento italiano e dei grandi movimenti europei. All’avanguardia allora, oggi più che mai attuali, rimangono tra i più ambiti arredi scelti nell’interior, icone del design che rendono unico lo spazio che le accoglie. Per vari decenni dimenticati negli archivi delle aziende, rappresentano ora una vera e propria tendenza di grande successo. Riproposti fedelmente nell’estetica rispetto agli originali, sono riattualizzati in chiave contemporanea con nuovi colori e materiali, ma soprattutto con nuove tecnologie produttive che li rendono più performanti e sostenibili.
Colori tribali e stampa digitale

Durante l’ultima edizione della London Design Week 2023, Poltrona Frau, ha collaborato con il sarto e designer britannico di origini ghanesi Ozwald Boateng per la nuova collezione, che vede come protagonisti le reinterpretazioni degli iconici divano e poltrona Chester, progettato nel 1912 da Renzo Frau, e della poltrona Vanity Fair. La linea Chester è “vestita” in tre versioni: Classica, Line e One, caratterizzata dal motivo Tribal, stampa distintiva del designer, con il disegno applicato con la tecnica dell’embossing a caldo su Pelle Frau® Nubuck, con un effetto materico e tridimensionale, accentuato anche dalla scelta di tonalità di colore intense e calde come il rosso, il giallo, il viola, il verde, il nero e il blu, create appositamente da Boateng per questo rivestimento. La poltrona Vanity Fair è proposta invece con il nuovo rivestimento Tribal Velvet-Fabric che crea un effetto opaco, arricchito anche dal pattern realizzato con stampa digitale, in cui prendono forma le geometrie arrotondate e ripetitive, ispirate a motivi africani ancestrali, esaltando il disegno grafico e fornendo un senso di profondità. Simile alla reinterpretazione del Chester, la tavolozza dei colori creata appositamente per il motivo Tribal spazia dai toni caldi dei rossi e dei gialli ai verdi vibranti e ai viola.
La magia dell’ incastro

Un progetto che risale al 1953, quello della serie Cavalletto, disegnata da Angelo Mangiarotti con Bruno Morassutti, recuperato dagli archivi Mangiarotti di cui Agapecasa detiene dal 2009 i diritti esclusivi di produzione. La collezione ora si amplia con nuovi elementi: moduli contenitore a cassettiera e con anta a ribalta, daybed e tavolino. Un sistema di arredo versatile e funzionale, realizzato con mobili componibili totalmente in legno, facilmente smontabili e rimodulabili. Cavalletto, grazie al particolare elemento a forma di “V” rovesciata, sovrapponibile tramite incastro a coda di rondine, accoglie mensole e contenitori bloccandoli e mantenendoli nella posizione corretta. Il daybed può essere abbinato con l’elemento a tavolino come piano d’appoggio o comodino; il modulo con anta ribalta e la cassettiera, con tre cassetti e maniglie in legno massello, sono abbinabili con agli altri elementi. Il tavolino quadrato ha su tre lati degli elementi a “V” rovesciata a cui è possibile agganciare un altro qualsiasi elemento della collezione, in modo da comporre sequenze modulari.
Il progetto diventa più versatile

Il progetto originale della lampada Multi-Lite, disegnata nel 1972 da Louis Weisdorf per Gubi, è ora stato rieditato nella nuova edizione portatile che presenta una forma più compatta, più versatile perché spostabile con facilità tra gli spazi indoor e outdoor e con funzioni innovative. Ogni componente è stato riprogettato e adattato per perfezionarne la stabilità, l’ergonomia della luce e per creare scenari personalizzati, illuminando a luce diffusa oppure a luce diretta, con la possibilità di scegliere quanta luce, dove e in quale direzione. Leggera e semplice da sollevare, grazie alla struttura dell’anello esterno usata come se fosse una maniglia, caratteristica principale estetica e strutturale della lampada, e al sottile stelo che collega la base al paralume. Originariamente nella versione da tavolo i due piccoli dischi ai lati dell’anello esterno erano utilizzati per regolare l’angolo del paralume. Ora, nella versione portatile, sono reinterpretati come dimmer, con tre impostazioni differenti. Dotata di USB-C, che permette la ricarica completa in sei ore, è disponibile in quattro varianti di materiali: con paralumi neri o in ottone con base in ottone e con paralumi bianchi o cromati con base cromata.
Soffici gomitoli da compagnia

Un oggetto giocoso e ironico, tipico della produzione di Gufram, che si rifà al radical design, la seduta Ron Ron® è stata rieditata nella versione con pelo nero o bianco con coda. Dall’estetica zoomorfa, disegnato nel 1972 dall’artista Marion Baruch e definito “oggetto di compagnia” dalla stessa autrice perché pensato anche per essere abbracciato, è composto da un’anima morbida in schiuma poliuretanica, rivestito con un soffice tessuto bianco o nero simile a una soffice pelliccia ecologica premium. Ron Ron® è esposto in alcuni dei più importanti musei del mondo ed è battuto dalle più famose case d’asta internazionali. Un oggetto molto particolare, capace di caratterizzare un ambiente con la sua sola presenza.