Anteprima Milano Design Week: la luce
Con questo speciale Pianeta Design inizia una serie di anteprime tematiche dedicate ai prodotti, agli allestimenti, agli eventi, alle installazioni, ai progetti, agli spazi e ai protagonisti più interessanti presenti all’imminente Milano Design Week (17-23 aprile), al Salone di Rho Fiera Milano come in tutta la città al FuoriSalone. Il design al centro, come sempre protagonista.

Luci ibride e poetiche

Inevitabile partire dalla luce visto che dopo quattro anni di assenza si terrà a Rho Fiera la 31a edizione di Euroluce. The city of Lights è attesa anche per il nuovo percorso ideato dallo studio di architettura Lombardini22, un innovativo approccio urbanistico ad anello per permettere una migliore fruizione dei quattro padiglioni. Oltre alle novità dei 320 espositori, si potrà godere di un interessante programma culturale la cui curatela è stata affidata a Beppe Finessi.
Cinque gli approfondimenti e fitti gli incontri con designer e addetti ai lavori in un interessante palinsesto che avrà luogo nella piazza-arena Aurore allestita dal duo Formafantasma che cura anche l’allestimento, a zero impatto ambientale, della mostra diffusa Costellazioni.
Sistemi evoluti per appendere le luci

Difficile azzardare previsioni in fatto di tendenze ma è appurato che digitalizzazione, miniaturizzazione, sostenibilità e riflessioni olistiche guidano la ricerca delle aziende e dei progettisti. Interessante è anche l’abolizione del confine tra illuminazione decorativa e tecnica, per soluzioni ibride adatte tanto al residenziale quanto al contract, come evidente nel nuovo sistema di Luceplan (ad Euroluce al padiglione 11 e nello showroom di corso Monforte 7) disegnato da Alessandro Zambelli.
Alibel allude al mondo naturale e alla figura di un piccolo insetto posato su uno specchio d’acqua. La poetica immagine si traduce in un corpo illuminante in alluminio da agganciare, anche con uno stelo sottile, ad un binario incassato o sospeso al soffitto: grazie ad uno snodo sferico il flusso luminoso può essere direzionato liberamente verso l’alto o verso il basso. Al corpo lampada simmetrico ad emissione verso l’alto è possibile abbinare un diffusore di forma ovoidale per rendere l’atmosfera più morbida e diffusa.
In questo modo si ricava anche il modello a parete con il diffusore in verticale fissato al muro da un piccolo rosone.
Alibel: foto e immagini
Piccole sculture luminose portatili

Le luci portatili ci accompagnano dalla scrivania al tavolo da pranzo e sono oramai un must have. Tom Dixon, il noto designer inglese (che a Milano ha un suo ristorante-showroom in via Manzoni, The Manzoni) al suo debutto ad Euroluce presenta la collezione Portables, per l’illuminazione sia in interni sia in esterni (al padiglione 13).
Dixon ha rivisitato alcune luci iconiche del brand, come Melt, Stone e Bell, in versione ricaricabile. Melt, in particolare, cattura l’attenzione per il globo luminoso distorto dall’effetto metallizzato, nato dalla collaborazione con il collettivo svedese Front, che svetta sul corpo conico in rame, oro, o cromo.
L’azienda partenopea Vesoi con Bulbo vaso led, un apparecchio ricaricabile portatile, realizza una sorta di ready-made in cui la classica forma del bulbo a fine vita rinasce e si accende in una nuova funzione, disponibile con ricarica led, anche da esterno.

Ispirazione decò

Tra i riferimenti stilistici più ricorrenti troviamo un’ispirazione modernista caratterizzata da una decorazione geometrica e al contempo preziosa per i materiali usati, rivisitata dai designer in chiave contemporanea come fa per Oluce (al padiglione 11) il designer francese Christophe Pillet con la famiglia di lampade Berlin.
Disegnata pochi anni fa la collezione si amplia con una lampada da terra caratterizzata dalla presenza di due anelli metallici, dallo spessore importante e dal profilo sottile che racchiudono due dischi in vetro retinato, da orientare a piacere. La finitura in ottone anodizzato richiama echi decò mentre nella versione in nero opaco riporta a un sapore più attuale.
Bagliori dorati caratterizzano anche la collezione Constellation, ispirata alla mappa del cielo dipinta a foglia d’oro della volta della Grand Central Terminal di New York, e prodotta dall’azienda ceca Lasvit con l’architetto americano David Rockwell.
Verrà ampliata quest’anno con Ursa Minor, un lampadario chandelier, l’applique Cassiopeia e la lampada da tavolo Gemini, anche se per l’azienda il coup de theatre potrà essere Cloud di Maxim Velovský, un’installazione artistica di grandi dimensioni in vetro illuminato che si staglierà come elemento centrale dello stand (al padiglione 15).
Constellation: foto e immagini
La luce oltre il vetro: ceramica e porcellana

L’azienda spagnola Lladró (al padiglione 9) da qualche anno votata anche al lighting, porta al Salone la ricerca di due designer internazionali: Nichetto Studio e Naoto Fokasawa. Il primo con la collezione Soft Blow, composta dallo chandelier Afloat e la lampada da tavolo Airblom, rievoca l’arte clownesca del ricavare sculture da palloncini mentre Fukasawa si ispira ai fiori della magnolia bianca, amati in Giappone, posandoli sulla struttura metallica del suo chandelier.
Quando ho visto il fiore, ho immediatamente pensato alla porcellana bianca, alla sua matericità e qualità
, afferma. I fiori realizzati a mano dagli artigiani nei laboratori di Valencia filtrano la luce LED attraverso la porcellana traslucida dei petali e sono quasi delle piccole sculture.

Tra il decorativo e lo scultoreo è anche Albero, di due metri d’altezza, di Massimiliano Cecconi per l’azienda di Civita Castellana Artwork Italian Heritage by Kerasan, leader nella produzione della ceramica d’arredo, realizzato in ceramica su una base metallica. La sua vocazione è illuminare “ad arte” ogni tipo di spazio, residenziale o contract.

Nuove ricerche: tra luce e suono

Con l’installazione Crystal Grid, Preciosa (al padiglione 9) marchio ceco di illuminazione decorativa, presenta un nuovo concept innovativo che coniuga con un po’ di meraviglia il suono alla luce. Il sistema presenta linee semplici e pulite, con elementi tubolari in cristallo soffiato a mano che contengono la fonte luminosa, sospesi e posizionati in una struttura a griglia. Al centro della struttura si trova un sound system tridimensionale sincronizzato con un elemento luminoso: grazie a una speciale tecnologia, gli elementi “reagiscono” al suono, così non appena viene accesa la musica tutta l’installazione si muove seguendo il ritmo.
Luci ibride e poetiche: galleria foto e immagini
Nella gallery sottostante le novità del lighting design per prepararci alla visita di Euroluce al Salone 2023