8 sedie innovative
Tra le tante, tantissime nuove sedie viste durante la Milano Design Week, ne abbiamo selezionato alcune – otto per la precisione – a cui va la nostra attenzione per il contenuto innovativo, sia esso riferito a un’estetica inedita, a un nuovo materiale o a un approccio progettuale originale.

La Design Week di Milano è sempre un’occasione preziosa per confrontarsi con i nuovi progetti e lasciarsi sorprendere da punti di vista inediti, capaci di interpretare il presente e l’innovazione progettuale. Abbiamo selezionato alcune sedute che, ciascuna a suo modo, ci sembrano particolarmente rilevanti per la ricerca estetica, l’uso sperimentale dei materiali, l’introduzione di soluzioni che migliorano il comfort o sono votate a un’autentica sostenibilità.
Zilio A&C, Aroma

Reinterpreta l’iconica seduta da caffè Aroma, disegnata da Alessandro Stabile per Zilio A&C, azienda friulana nata nel 1951. Pura nelle linee, accurata nella lavorazione del legno presenta una forma avvolgente ottenuta tramite la curvatura a vapore del legno massello. Rivisita in chiave contemporanea un elemento di design che evoca le atmosfere dei caffè storici. È proposta in un’ampia palette cromatica: dal frassino naturale, allo smoke, al classico nero, fino a tonalità più vivaci come il verde oliva e il rosso ossido.
Arper, Catifa (RE) 46

Colpisce la capacità di Arper di innovare con coerenza, nel segno della sostenibilità, individuando materiali che non solo migliorano le prestazioni funzionali e rispettano il Pianeta, ma aprono anche nuove prospettive progettuali ed estetiche. La già nota Catifa 46, firmata da Lievore Altherr Molina, ha dato vita a Catifa (RE) 46, la cui scocca è realizzata con plastica riciclata al 100%, ottenuta dalla combinazione di materiale post-consumo e post-industriale. Un’ulteriore innovazione riguarda il comfort: la seduta è dotata di un nuovo cuscino, disponibile anche in versione outdoor, realizzato in Breathair®, poliestere elastomerico noto per le sue proprietà elastiche, traspiranti, idrorepellenti e completamente riciclabili. Per la prima volta sagomato, questo materiale è stato modellato per aderire perfettamente alle linee di Catifa (RE) 46. La collezione si arricchisce di otto nuove varianti cromatiche: avorio, antracite, verde, blu notte, ruggine, espresso, oltre ai classici bianco e nero.
Flexform, Lauren

È studiata in ogni dettaglio Laufen, la seduta pieghevole disegnata da Antonio Citterio per Flexform, omaggio all’eccellenza dell’ebanisteria italiana interpretata con sobria eleganza in un design ben equilibrato. La struttura è realizzata in legno massello tornito e rifinito a mano, mentre il bracciolo in metallo è rivestito in cuoio, come la seduta e lo schienale. Il dettaglio sullo schienale esalta il valore della lavorazione artigianale, rendendo ancora più evidente la cura costruttiva che caratterizza il progetto.
Time&Style, TLSB

Ha un aspetto leggero la sedia TLSB di Time&Style, il cui nome è l’acronimo di Triangular-Legged Scroll-Back. Il design, studiato per garantire comfort e funzionalità, si distingue per i due montanti dello schienale a forma di S e una stecca centrale, in sostituzione del classico schienale a fuso. Questa struttura innovativa, pensata per ottimizzare l’uso dei materiali e garantire solidità, rende la sedia estremamente leggera e facilmente maneggevole, tanto da poter essere sollevata con una sola mano. Affascina per l’equilibrio estetico, frutto dell’unione tra elementi classici e moderni, tra suggestioni occidentali e orientali. Notevole anche l’ingegnerizzazione della struttura, che ne migliora ulteriormente le prestazioni, rendendola ancora più leggera e funzionale.
Kartell, New Belvedere

Evoca l’eleganza del famoso palazzo viennese, la sedia BELVEDERE, progettata da Ludovica Serafini e Roberto Palomba per Kartell. L’azienda, da sempre attenta alla sperimentazione sui materiali e le tecnologie d’avanguardia, propone la classica paglia di Vienna combinata con la struttura in plastica riciclata, il che conferisce leggerezza e un’estetica contemporanea. È proprio l’accostamento inedito di questi due materiali a rendere unico il progetto dalla forte personalità.
Carpanese, Bill
Parte dall’idea di evocare forme astratte la poltroncina imbottita Bill di Carpanese, disegnata da Simone Bonanni. Il progetto si ispira al lavoro dello scultore e artista performativo Bill Dan, noto per le sue composizioni basate sull’equilibrio e sul dialogo tra pieni e vuoti. La struttura si distingue per una base conica girevole, una seduta dalle forme stondate e uno schienale inciso verticalmente, che conferisce dinamismo al profilo. Ciò che la rende particolare è la volontà di superare i confini della progettazione classica, dando forma a un’estetica scultorea che esalta il volume e l’equilibrio.
Lago, Novice

La sedia Novice, disegnata da Monica Armani per Lago, sorprende per il contrasto tra il volume visivo e la straordinaria leggerezza. Merito di un innovativo sistema di glides: piccole ruote retrattili che, quando la sedia non è caricata, sporgono di pochi millimetri, facilitandone la movimentazione. Una volta seduti, invece, le ruote rientrano e la base si appoggia saldamente al pavimento. Anche in questo progetto emerge la capacità di innovazione e la ricerca dell’equilibrio estetico che rendono Lago un’azienda dalla notevole vocazione sperimentale.
Driade, F-A-B Chair

La F-A-B Chair di Driade nasce dalla creatività del duo Färg & Blanche ed è concepita come un corpo da vestire grazie a un sistema di rivestimenti intercambiabili che ne consente una trasformazione dinamica e continua. Anche il nome, che richiama la parola fabulous, sottolinea la natura versatile e l’attitudine della sedia a reinventarsi nel tempo con originalità. Ci ha conquistato la silhouette leggera e la sua versatilità che apre a infinite possibilità compositive e di personalizzazione.
