Come scegliere il topper per il materasso: guida all’acquisto
Il topper è un sottile materasso imbottito dai molteplici benefici: confortevole, migliora il sonno, è un ottimo compromesso per risparmiare soldi evitando di sostituire il vecchio materasso. Come scegliere quello perfetto? Materiali, misure e costi: tutte le caratteristiche da tenere in considerazione prima dell’acquisto.
Quante volte vi sarete svegliati più spossati di quanto siete andati a letto? E quante volte vi ha svegliato un dolore lancinante alla schiena? Se anche voi siete tra le schiere di insonni a causa di un letto scomodo, siete finiti nel posto giusto: oggi vogliamo parlarvi del topper.
Per quanti di voi non sanno cos’è e si sono ritrovati per caso su questo articolo ma si ritrovano nella descrizione precedente, il topper è un materassino sottile imbottito che si sovrappone al materasso che già si possiede in camera per correggerne alcuni difetti e per migliorarne il comfort.
Principalmente il topper è utilizzato per rendere più morbido un materasso troppo rigido o più rigido un materasso troppo morbido, ma non è disdegnato come coprimaterasso per evitare usura e polvere. È solitamente realizzato con materiali traspiranti, esistono in commercio varianti di altezze e spessori diversi per letti singoli e letti matrimoniali. Anche per quanto riguarda l’imbottitura, il mercato non si risparmia e tutto dipende che cosa ricercate: rigidità, morbidezza?
Tra le proposte in commercio, è importante scegliere il topper che più si adatta alle vostre esigenze: scegliete quello che favorirà un sonno ristoratore. Ma quali sono le esigenze che sottostanno alla volontà di scegliere un topper? Ebbene, possono essere diverse: migliorare la rigidità del vostro materasso in modo che abbiate un sostegno migliore oppure potreste volere un materasso più soffice.
In ogni caso, il topper ha numerosi vantaggi: al di là del fatto che potreste rimandare l’acquisto di un nuovo materasso a tempi migliori, c’è la possibilità di personalizzare le due parti del letto così marito e moglie otterranno il grado di morbidezza (o durezza) desiderato oppure potreste ottenere un comodo letto unendo due letti singoli e sovrapponendo il topper.
Dopo questa rapida introduzione al topper, vediamo adesso le caratteristiche da tenere in considerazione prima di procedere all’acquisto.
Topper: quale materiale è il migliore per me?
Sostanzialmente, esistono tre tipi di materiali in commercio utilizzati per il topper. Conoscendo le particolarità di ognuno, sarà facile scoprire quale sia quello adatto alle vostre esigenze:
- Memory: il topper in memory foam si adatta alla morfologia del corpo e lo sorregge. È un’ottima soluzione per chi ritiene troppo duro il proprio materasso: la morbidezza è assicurata! Per la sua particolare morbidezza, il topper in memory foam è adatto a chi soffre di lombalgia perché annulla la pressione sui muscoli della schiena
- Schiuma: al contrario del memory, quello in schiuma rende più rigido il materasso. Se avete la sensazione di sprofondare quando vi distendete sul letto, la soluzione perfetta è proprio quella di scegliere un topper in gommapiuma che negli ultimi anni si sta diffondendo nella variante a base di aloe vera.
- Lattice: anche in questo caso, il risultato è un letto più rigido. Il lattice è una fibra che si plasma sulla sagoma del corpo e dona sollievo soprattutto a chi ama dormire sul fianco.
Spessore
Un altro aspetto di fondamentale importanza è lo spessore del topper perché la sua funzione “ammorbidente” o “irrigidente” è dovuto proprio a questo. In effetti, scegliere un prodotto troppo sottile significherebbe cambiare poco e niente. Al contrario, scegliere uno spessore elevato (quindi elevata morbidezza) ha il rischio di farvi sprofondare troppo.
In linea di massima, lo spessore minimo è di 4 centimetri ma per una qualità superiore scegliete modelli con spessore tra i 6 centimetri e gli 8. Anche se, la soluzione migliore è testare il topper (chi non avrebbe voluto da grande fare l’accarezzatrice o la testatrice di materassi?!).
Le misure: quali scegliere?
Chiaro è che per fissare il topper alla base è necessario che lo scegliate di una misura uguale a quella del materasso. I formati più comuni disponibile in commercio sono quelli con misura 120×190, 160×190 oppure 140×200.
Inoltre, è bene considerare il fissaggio: la soluzione a nostro avviso migliore per tenere saldo il topper al letto è quella con gli elastici da infilare sotto il materasso.
Il prezzo migliore per un topper di qualità
Arriviamo alle domande delle domande: quanto costa un topper che sia qualitativamente anche appagante? Cominciamo col dire che uno dei vantaggi di questi materassini è proprio il basso costo rispetto, ovviamente, all’acquisto di un materasso nuovo. In commercio si trovano topper di buona qualità a partire dai 60€, un prezzo decisamente vantaggioso che ristorerà non solo il vostro sonno ma anche il portafogli.
Per i modelli invece di alta gamma, quelli in memory per intenderci, saliamo di prezzo che può raggiungere anche i 200€ che si tratta comunque di una cifra abbastanza abbordabile sempre rispetto al costo di un materasso.
Scegliere il topper: galleria d’immagini
Sfogliate la galleria per visionare vari modelli di topper in commercio.