Come pulire in mobili in legno antico: come ridargli una seconda vita

Pulire i mobili in legno antico è un’operazione che dà molte soddisfazioni. Ogni volta, infatti, si può riassaporare il fascino originario del mobile in questione, e godere di tutti gli effetti che la pulizia comporta!

Come pulire in mobili in legno antico per ridargli una seconda vita
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Si tratta anche, in relazione al caso, di un’operazione piuttosto delicata, specialmente se non lo si fa spesso e non si è quindi dotati di quella manualità che il lavoro richiederebbe. Più che altro, ci si sente insicuri nel compierla, proprio per le suddette ragioni.

Si tenga quindi conto di alcuni accorgimenti, al fine di procedere secondo la modalità corretta. Inoltre, una volta imparato, le volte successive sarà una passeggiata, un servizio da compiere con rilassatezza.

La fase preparatoria alla pulizia

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Prepariamoci dunque a quella che sarà la pulizia vera e propria! Del procedimento che segue, si potranno saltare alcuni passaggi, se il mobile non è proprio infestato dalla polvere. Ma, in questa sede, considereremo i passaggi completi, quindi nell’ipotesi che il mobile non sia stato oggetto di pulizia da abbastanza tempo da formarsi polvere in tutti gli angoli e i punti interessati. Cominciamo!

  1. Rimuovere tutte le parti mobili, come i cassetti, mettiamoli da parte.
  2. Aprire le ante. Per correre meno rischi, si consiglia di smontare anche maniglie e pomelli, prima di procedere, sempre che detta operazione sia di facile compimento.
  3. Con l’ausilio di un piumino antipolvere, eliminare tutta la polvere, esternamente ed internamente al mobile, ed anche a riguardo dei cassetti messi da parte. Con il piumino, potremo raggiungere anche i punti che si rivelerebbero meno accessibili. A questo punto, avremo eliminato almeno gli strati di polvere più superficiali, che costituiscono indubbiamente la maggioranza di tutta la polvere presente.
  4. Potremo procedere ora con una pulizia più raffinata e dettagliata!

La fase di pulizia più specifica: occorrente

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Nel caso di un mobile in legno antico, vivamente sconsigliato il ricorso a prodotti derivanti dalla sintetizzazione chimica. Essi possono danneggiare un’antica superficie in legno, sul piano estetico, disseminando aloni. Questi ultimi vanificherebbero l’intera operazione di pulizia, poiché non potrebbero essere rimossi, ma soltanto, al più, nascosti.

Si ricorrerà, per contro, a qualcosa di molto meno complesso e elaborato, anche se si penserebbe a chissà cosa, vista la maggiore delicatezza delle superfici in questione. Parliamo, semplicemente, di acqua e sapone! Certo, il sapone prescelto non dovrà essere un sapone qualsiasi, ma un sapone per legno, o per superfici in legno.

Il sapone, in forma solida, dovrà essere tagliato in scaglie e fatto sciogliere in acqua tiepida, in un apposito recipiente. Appena la superficie del recipiente si sarà ricoperta di schiuma, potremo considerare il composto in questione pronto all’uso.

Il test sullo stato della superficie legnosa

Come pulire in mobili in legno antico per ridargli una seconda vita
Autore: JamesDeMers / Pixabay

Fatto ciò, se il legno del mobile antico non veniva trattato, in un procedimento di pulizia, da molto tempo, la cosa più conveniente è testare gli effetti del detergente diluito su un piccolo punto della superficie in legno antico.

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Applichiamo pertanto il composto su una piccola parte, poco visibile, o anche al di sotto, per nulla visibile, per il tramite di un panno di cotone, o di lino (meglio in quest’ultimo caso).

Lasceremo agire così per almeno un minuto. Poi, con uno straccio e dell’acqua puliti, togliamo il sapone applicato sulla superficie. Usare l’accorgimento di non impiegare troppa acqua nella rimozione.

Infine, strofiniamo pure delicatamente, così da non rovinare, nell’eventualità, la superficie. Al riguardo, presteremo una particolare attenzione alle venature del mobile antico.

Ora, non ci resta che vedere e valutare il risultato: se la piccolissima superficie presa per il test non si sarà danneggiata, con degli aloni visibili, allora potremo procedere. Del resto, potrebbe anche verificarsi il caso secondo cui vi è assenza di aloni in seguito al test, ma lo sporco non appare rimosso, magari perché il mobile ha delle macchie ostiche da rimuovere, in diversi punti.

In tal caso, dovremmo proseguire, seppur in minima parte, con il test. Esso si estenderà all’applicazione, sempre nel piccolo punto considerato, del composto creato, con l’aggiunta di aceto diluito (non molto). Ciò perché si tratterà, sicuramente, a quel punto, di sporco che necessita di essere sgrassato.

Avremo così tenuto conto delle condizioni attuali del mobile, e, quanto sperimentato nel piccolo test effettuato, si potrà estendere ora, con tranquillità, lo stesso procedimento a tutta la superficie del mobile. Assicuriamoci che la quantità di composto sia equa rispetto alla grandezza del mobile, altrimenti regoliamoci di conseguenza ed incrementiamola (aggiungiamo più acqua , e altre scaglie di sapone).

La lucidatura

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Terminata la fase di pulizia in senso stretto, procederemo con la lucidatura. Il trattamento ne consentirà la protezione, ma bisogna stare attenti a scegliere il prodotto appropriato in relazione al tipo di strato coprente del legno: in alternativa cera d’api, ceralacca, o olio per legno, secondo le indicazioni per il legno, riportate sulla confezione.

Chiedere ad un esperto in caso di dubbi. Solo in seguito alla lucidatura potremo rimontare pomelli e maniglie, se smontati antecedentemente.