Piano cottura: quale scegliere?

Piano cottura: quale scegliere? Le caratteristiche del piano cottura ad induzione, di quello elettrico e a gas. Opinioni e tipologie di modelli.

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La scelta del piano cottura migliore fra induzioneelettrico o a gas non può essere fatta senza conoscere le differenze che si ottengono nella fase di cottura degli alimenti.

Saper regolare nel modo più preciso possibile la potenza della fiamma ed ottenere la cottura perfetta è il fattore chiave per portare in tavola piatti gustosi.

Sono diversi i fattori che determinano la miglior scelta per i fornelli di casa.

Punti chiave sono senz’altro l’estetica, l’economicità della soluzione, la progettazione e lo stile della propria cucina.

Piano cottura: quale scegliere?

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Se i piani cottura a gas sono tra i più diffusi, anche per via del fatto che il gas è più economico rispetto all’energia elettrica, quelli in vetroceramica sono tra i più scelti per via del design unico ed originale.

Piano cottura in vetroceramica

E’ importante sottolineare che i piani cottura in vetroceramica sono super resistenti, supportano temperature fino a 700°C, sono infrangibili ed antigraffio, e possono essere alimentati a gas, elettricamentea induzione.

Sono piani cottura ideali per chi ama il design senza rinunciare alla funzionalità.

Piano cottura ad induzione

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Il piano cottura ad induzione è una delle novità degli ultimi tempi in cucina. Un piano cottura capace di eliminare definitivamente fuochi e fiamme per una maggiore sicurezza.

Il funzionamento avviene attraverso delle bobine, collocate sotto il piano di vetroceramica, alimentate dall’energia elettrica, che generano un campo magnetico che si trasferisce alle pentole che vengono così scaldate sulla piastra ad induzione.

I piani cottura ad induzione sfruttano il calore in maniera perfetta, consentono un notevole risparmio in termini di tempi di cottura, dal momento che lo stesso calore viene trasmesso direttamente al fondo della pentola senza alcuna dispersione.

Inoltre sono tra i piani cottura più sicuri al mondo, poiché riscaldano esclusivamente le pentole, lasciando fredda la superficie del piano senza rischi di scottarsi.

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La fonte di calore si interrompe quando il recipiente viene rimosso.

Questo, ovviamente, avviene con l’esclusivo utilizzo di pentole speciali, dotate di fondo magnetico.

Dotati di display digitali, consentono di regolare in maniera precisa le temperature.

Tuttavia è importante verificare che il contatore di energia elettrica supporti la potenza del piano ad induzione; in taluni casi è richiesto un contatore più potente della media, in grado di sopportare i grandi carichi richiesti.

Inoltre, dal momento che il funzionamento avviene mediante campo magnetico, è importante non utilizzare mestoli in metallo per evitare il rischio di possibili interferenze, e nel caso si ha un pace-maker, prima di acquistare un piano a induzione è consigliato rivolgersi al proprio medico per indicazioni specifiche.

Piano cottura a gas

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Il piano cottura a gas è il modello più utilizzato in Italia in virtù del costo inferiore.

I piani cottura a gas standard prevedono quattro fuochi, ciascuno con una fiamma di diverse dimensioni, ma è possibile trovare anche soluzioni a due fuochi o cinque, a seconda delle proprie esigenze.

Sicuramente come vantaggio hanno il fatto che sono tra i più economici, non solo in fase di acquisto ma anche in termini di utilizzo.

Inoltre, funzionano con qualsiasi tipo di pentola.

Tra gli svantaggi, invece, si ha il fatto che il collegamento alla rete del gas deve essere fatto da un professionista e bisogna fare attenzione all’utilizzo del gas.

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Sicuramente il fattore di sicurezza non è stato tralasciato nei modelli più moderni: la fuoriuscita del gas viene bloccata nel caso la fiamma si spenga.

Tuttavia, il piano cottura a gas comporta una grande dispersione di energia.

Nota negativa anche per quanto riguarda la pulizia che richiede, e per quel che concerne l’ossidazione degli elementi che lo compongono.

Piano cottura elettrico

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I piani cottura a resistenza elettrica sfruttano la corrente per emanare il calore necessario per cucinare il cibo.

Più precisamente, il calore è generato da una resistenza di forma circolare concentrica avente funzione di riscaldare il piano cottura.

Anche per questi apparecchi l’efficienza energetica non è ottimale, in quanto solo una parte del calore emesso va a riscaldare il cibo, mentre la restante parte serve solo a scaldare il piano di vetroceramica.

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Un leggero miglioramento nell’efficienza energetica si ha sostituendo la resistenza elettrica con lampade alogene, ma si tratta di una tipologia di piano non diffusa in Italia.

Nell’utilizzo di un piano elettrico c’è il rischio di scottarsi, anche se le spie segnalano se il piano rimane acceso.

Tuttavia torna utile laddove l’abitazione non è collegata alla rete del gas.

Dimensioni del piano cottura

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Le dimensioni standard dei piani cottura sono:

  • 2 fuochi: da 30 cm;
  • 4 fuochi: da 60 cm;
  • 5 fuochi: da 75 cm;
  • 5/6 fuochi: da 90 cm.

Scelta la misura da dedicare al piano cottura, si sceglie la tipologia.

Piano cottura: cose da sapere

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Volendo trarre delle conclusioni possiamo dire che nella scelta del piano cottura non esiste una verità assoluta, ma è opportuno valutare fattori estetici, economici e tecnico-funzionali.

In linea di massima bisogna considerare che nonostante i piani di cottura a gas sono ancora tra i più acquistati in Italia, hanno un rendimento del 40% circa, con una dispersione energetica pari al 60%, senza contare la pericolosità delle fughe di gas.

Vero è che i nuovi piani di cottura a gas sono datati di dispositivi di sicurezza, che azzerano quasi del tutto il pericolo.

Gioca a favore dell’uso dei piani cottura a gas l’utilizzo di qualsiasi tipo di pentolame, a differenza dei nuovissimi ed efficientissimi piani ad induzione che prevedono l’esclusivo utilizzo delle pentole in materiale ferroso.

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I piani ad induzione hanno il maggior rendimento pari al 90%, con assenza di emissioni nocive, facilitando le operazioni di pulizia e maggiore sicurezza.

I piani cottura elettrici, infine, hanno un rendimento di poco più alto rispetto quelli a gas, il 48% circa, ma, basando il proprio funzionamento sul principio di riscaldamento della resistenza posta sotto il piano in vetroceramica, causano un consumo troppo alto di elettricità per un rendimento scarso.

Vengono scelti laddove non è possibile un allaccio immediato alla rete del gas.

Piani cottura a induzione, gas, elettrico: immagini e foto