Autorizzazione paesaggistica: bocciato il silenzio assenso

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 5 minuti

L’autorizzazione paesaggistica non si potrà ottenere con il silenzio assenso. Questo quanto deciso dalle Commissioni Ambiente e Cultura del Senato lo scorso 5 agosto, con l’approvazione della nuova versione del testo del disegno di legge per la Delega al governo per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure e di autorizzazione paesaggistica.

Guarda il video

Autorizzazione paesaggistica: bocciato il silenzio assenso
Photo by LO-DESIGN – Pixabay

Lo scorso 5 agosto le Commissioni Ambiente e Cultura del Senato si sono riunite per l’approvazione del testo del disegno di legge per la Delega al Governo per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. All’interno del testo però, non vi è alcuna traccia del silenzio assenso per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e della liberalizzazione degli interventi meno invasivi.

Nei mesi scorsi si era tentato di ridimensionare il ruolo delle Soprintendenze e di introdurre il sistema del silenzio assenso, che funziona ed è già attivo in molti altri ambiti, anche nel paesaggistico, ma alla luce del testo approvato, la sua bocciatura è più che evidente. Questo vuol dire che, a prescindere da quanto tempo ci metterà, la risposta della Soprintendenza sarà ancora l’unica a decretare il rilascio o il diniego dell’autorizzazione paesaggistica.

Autorizzazione paesaggistica

Autorizzazione paesaggistica: bocciato il silenzio assenso
Photo by annawaldl – Pixabay

Quando è apparso per la prima volta il ddl per la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure e di autorizzazione paesaggistica, si era parlato anche di lasciare una maggiore autonomia decisionali ai Comuni. Questa, in particolare, sarebbe scattata in caso di ritardi nella risposta da parte delle Soprintendenze alle domande di rilascio di autorizzazione paesaggistica. Dopo un termine di 45 giorni dalla richiesta, quindi, i Comuni avrebbero potuto interpretare la non risposta come un silenzio assenso e procedere al rilascio dei permessi.

La stessa cosa sarebbe valsa per il parere di compatibilità paesaggistica. Questa soluzione avrebbe da un lato semplificato e accorciato moltissime pratiche, e dall’altra avrebbe ridimensionato parecchio il potere delle Soprintendenze, snellendo considerevolmente gli iter burocratici e i tempi di rilascio dei permessi. Nel testo che le Commissioni Ambiente e Cultura hanno approvato lo scorso 5 agosto però, non vi è alcuna traccia di ciò. Di conseguenza, i Comuni non potranno rilasciare i permessi anche superati i 45 giorni dalla richiesta, e dovranno attendere la risposta delle Soprintendenze.

Bocciati silenzio assenso e liberalizzazione degli interventi minori

Autorizzazione paesaggistica: bocciato il silenzio assenso
Ph credits Annette da Pixabay

Oltre al silenzio assenso, nel testo approvato non si menziona nemmeno l’esclusione degli interventi di lieve entità dall’autorizzazione paesaggistica. Questa era un’altra caratteristica della bozza originale del ddl, che intendeva, anche in questo caso, semplificare le procedure e snellire la burocrazia. In particolare, gli interventi che si proponeva di svincolare dall’autorizzazione paesaggistica avrebbero riguardato:

  • gli interventi in edilizia libera,
  • gli interventi sottoposti a CILA,
  • gli interventi sottoposti a SCIA nei casi in cui l’aumento volumetrico non superasse il 20% dell’esistente o le modifiche asseverate dal tecnico abilitato avessero rispettato il carattere dell’immobile.

Tutti questi interventi, quindi, restano ancora vincolati all’autorizzazione paesaggistica, che a sua volta è vincolata al parere della Soprintendenza. Il sistema del silenzio assenso è una delle semplificazioni introdotte dal Decreto Salva Casa, e sulla scia dell’approvazione ottenuta in questo caso, la bozza originale del ddl contava di ottenere lo stesso risultato, senza però esserci riuscita. Un grande nulla di fatto, quindi, su questo punto. Ora non resta che attendere l’approvazione del testo o le eventuali modifiche.

Autorizzazione paesaggistica: foto e immagini