Abitare in una casa galleggiante a Copenaghen arredata con il miglior design danese
Una casa danese sull’acqua ci dimostra che uno stile di vita più sostenibile non significa rinunciare a comodità ed estetica. Al contrario.

Abitare sull’acqua. Non un’idea nuova, sicuramente, ma nell’accezione di opzione abitativa desiderabile, con un focus su design, sostenibilità e uno stile di vita alternativo, si è consolidata e diffusa in modo significativo a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, guadagnando sempre più terreno nel nuovo millennio. Le cosiddette houseboat, ovvero case galleggianti, negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti sono interpretate da progetti significativi, spesso nel segmento del lusso. In Europa sono presenti specialmente nei Paesi Bassi (dove sono una tradizione consolidata, con circa 2.000 unità), in Francia e in Germania.
Con una rete di oltre 37.000 chilometri di vie navigabili interne, il nostro continente offre un terreno fertile per lo sviluppo di questa tipologia di case, sia come opzione turistica sia come soluzione abitativa residenziale. Per supportare questa tendenza, molti paesi europei stanno attivamente migliorando le vie navigabili esistenti, rendendole più accessibili e appetibili. Ecco spiegato perché in Italia, al contrario, questa soluzione rimane per ora declinata solo come alloggio per le vacanze: il quadro normativo e infrastrutturale non è ancora maturo, oltre a incontrare resistenze dal punto di vista culturale (il mattone rimane il bene rifugio per eccellenza).
Un caso studio interessante

Dal punto di vista progettuale, le case galleggianti offrono prospettive interessanti in vari ambiti: materiali, tecnologia, sostenibilità. La storia che sta dietro la casa galleggiante di Søren Hvalsøe Garde racconta come è possibile affrontare praticamente tutte queste tematiche.
Il fondatore di Garde Hvalsøe, azienda danese nota per le sue cucine, gli arredi e le soluzioni d’interni su misura, nel 2019 decise di concretizzare un sogno: costruire una casa galleggiante nella sua città natale, Copenaghen. L’ispirazione arrivò dopo aver acquistato una casa galleggiante per suo figlio nel micro-quartiere di Urban Rigger a Refshaleøen, un’area caratterizzata da container galleggianti ristrutturati, economici e a zero emissioni, progettati niente meno che dal famoso studio di architettura Bjarke Ingels.
L’abitazione è stata prodotta in Polonia e successivamente trasportata a Copenaghen, dove è stata installata nella sua nuova sede portuale sull’isola di Dokøen. Tra le sfide più impegnative, proprio la ricerca della posizione ideale nel porto di Copenaghen. Data l’elevata domanda e la scarsità di contratti di locazione a lungo termine, trovare uno spazio di attracco è arduo. Dopo innumerevoli ricerche, Søren ha finalmente trovato un posto tra il teatro dell’opera e il nuovo progetto Paper Island di Kengo Kuma.
Finiture accurate e sostenibilità sono i cardini del progetto

Il concept è frutto della collaborazione con l’architetto Anders Halsteen. La casa a due piani è rivestita sul retro con listelli di legno nero, un richiamo al design degli armadi Garde Hvalsøe. La parte anteriore, invece, è caratterizzata da piccole finestre rotonde in stile marittimo, che garantiscono la privacy dal molo pubblico. Ampie porte scorrevoli in vetro con affaccio diretto sull’acqua e terrazze su due livelli garantiscono il contatto intimo con l’ambiente circostante.
“Amo il processo di creazione di qualcosa di nuovo e, costruendo da zero, si ottiene tutto esattamente come si desidera” afferma Søren. Fondamentale era trovare la giusta formula di confort, per restituire alla costruzione un’anima profondamente domestica.

Sviluppata su 140 metri quadrati, la pianta include due camere da letto, due bagni, una cantina e, naturalmente, una cucina firmata Garde Hvalsøe. Molti interni su misura, come porte, scale e mobili d’ingresso, sono stati realizzati direttamente dall’azienda di Søren. L’intero primo piano è rivestito con pavimenti in rovere Dinesen, mentre il piano inferiore presenta pavimenti in cemento. L’intera casa è inoltre dotata di un riscaldamento a pavimento in grado di sfruttare l’acqua di mare.
Spazi luminosi e funzionali su due livelli

In cucina, il piano di lavoro in pietra neutra Quarzite Breccia Imperiale costituisce l’isola; al suo fianco, un tavolo vintage disegnato dall’architetto svedese Bruno Mathsson abbinato alle sedie nere PP201 disegnate da Hans J. Wegner per Pp Furniture crea una zona pranzo ineccepibile quanto a nobili riferimenti.
Da buon appassionato di vino, Søren ha progettato una cantina in rovere, mantenuta alla temperatura ideale da un sistema a pavimento raffreddato dall’acqua marina.

La zona pranzo allestita sulla terrazza esterna rappresenta un ambiente particolarmente importante per la coppia, che ama cenare all’aperto nelle serate più calde, sotto la tettoia nascosta dietro le folte piante, come in un giardino privatissimo. Il tavolo è di Børge Mogensen – che è stato uno dei più influenti architetti danesi – abbinato a sedie di design italiano.

Il piano interrato ospita la camera da letto, che include una piccola terrazza esterna situata 10 cm sotto il livello dell’acqua. Una scaletta consente l’accesso diretto per nuotare.

Nel bagno, in contrasto con i toni neutri della cucina, sono stati scelti ottone e rame per la vasca, il lavandino e i piani di lavoro. Questi materiali, spesso utilizzati da Garde Hvalsøe, sono stati selezionati per le loro intense tonalità e la patina naturale che sviluppano nel tempo. La doccia è impreziosita da grandi piastrelle bianco sporco di Flisekompaniet e da un soffione Vola con finiture in ottone.
Il momento in cui il rimorchiatore che trainava la casa galleggiante è apparso sulle acque calme in una sera di luglio del 2023 è stata un’enorme liberazione emotiva. Da allora ci siamo goduti il nostro primo anno di un nuovo stile di vita sull’acqua, e guardare il cielo esplodere in nuove formazioni di colore giorno dopo giorno è uno dei grandi piaceri della vita. Sembra una vera casa sotto molti aspetti. Si muove leggermente, ma è appena percettibile, tranne quando c’è una tempesta. Ma essere circondati dall’acqua ha un effetto incredibilmente calmante sui sensi. Ti dà pace e serenità.