La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival

Autore:
Daniela Giambrone
  • Giornalista
Tempo di lettura: 7 minuti

Elegantissima, la manifestazione racconta il design a suo modo, con una selezione di grandi firme e nomi emergenti accomunati dalla passione per il saper fare, per le eredità, per i contenuti.

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Villa del Grumello. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Sognare coi piedi per terra. La sesta edizione del Lake Como Design Festival si congeda con questa considerazione. La manifestazione che ha avuto luogo a Como e intorno al suo lago fra il 15 e il 22 settembre ci ha portati in una dimensione onirica che non prescinde dalla pratica, dove visioni creative diventano realtà tramite un saper fare assolutamente contemporaneo, grazie a una tecnologia messa al servizio delle abilità artigiane.

Declinate sul tema della lightness, le opere esposte hanno trasmesso il piacere tutto tattile di materiali levigati, manipolati, trasformati con dedizione. Interpretazioni di leggerezza dall’elevato peso specifico per le ricerche approfondite di progetto, processo e contenuto che si celano dietro. Tantissime le location aperte ai visitatori, altrettante le opere esposte, Pianeta Design racconta la sua top list di una manifestazione che conferma uno sguardo raffinato e attento alle tematiche più attuali del design.

La solidità della leggerezza

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Impressions, Andrea Branzi. Clio Calvi Rudy Volpi Gallery. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Nelle numerose interpretazioni che sono state esposte del concetto di leggerezza, alcune opere hanno reso manifesta la solidità di certi materiali considerati tipicamente leggeri. È il caso per esempio delle meravigliose Impressions di Andrea Branzi esposte nella cinquecentesca Villa del Grumello, una delle prime residenze sulle rive del Lario e uno dei luoghi cardine della manifestazione. Ha infatti ospitato Lightness in progress, mostra collettiva e contenitore per designer, artisti, editori, gallerie moderne e contemporanee, archivi storici. La serie Impressions, qui esposta come omaggio al designer scomparso quasi un anno fa a cura della galleria Clio Calvi Rudy Volpi insieme a Edizioni Lithos, è stata realizzata nel 2018. Un foglio di pasta di cellulosa, ricavata da tronchi di betulla o pioppo, pressata sotto torchio può diventare un solido materiale da costruzione. Branzi creò così vasi e contenitori che possono rivelarsi solenni come architetture di pietra o sculture.

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Ten Seventy. Joyh studio. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Sullo stesso contrasto “leggero ma resistente” ha giocato il progetto del duo creativo Joyh, studio con sede a Vienna fondato dai giovani Jade Bailey e Oliver Hamedinger. Ten Seventy è una lampada a sospensione costituita da diversi corpi luminosi tubolari allungati, disposti verticalmente e assemblati in una struttura geometrica più ampia. Il progetto è stato realizzato in gran parte con una tecnica di produzione additiva di sabbia stampata in 3D che ha consentito di ottenere un’estetica minimale, perfetta per esaltare la sinergia tra forma e funzione. La lampada è stata inserita fra i progetti della Contemporary Design Selection, curata per il secondo anno consecutivo da Giovanna Massoni, sviluppata in un percorso itinerante nel parco del Chilometro della Conoscenza che circonda Villa del Grumello.

La leggerezza della solidità

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Sister Moon, Dalmoto. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Se è vero che materiali leggeri possono rivelarsi solidi, è altrettanto vero che materie prime dense e consistenti possono trasmettere sensazione di leggerezza e fluidità. Per esempio, la serie di sedute Sister Moon del duo Dalmoto esposta a Lightness in progress è realizzata abbinando una struttura in legno di mogano, con anima in acciaio inox, a un rivestimento in ciniglia e tessuti Dedar Boucle. Grazie al know how nel settore della nautica, Francesco Manfredi e Tommaso Lorenzini hanno pensato il progetto adatto sia per gli interni sia per gli esterni. Ispirata alla Luna nelle forme, resa eterea dai tessuti, Sister Moon è una seduta solida che sembra fluttuare e vibrare.

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
MT55, visiera. Atelier Nuanda. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Quello che si nota a prima vista di MT55 è l’intreccio fatto a maglia. A uno sguardo più attento si scopre che il copricapo firmato da Atelier Nuanda è realizzato con filato di pelle. Cecilia Rinaldi, fondatrice dello studio, ha condotto studi e sperimentato a lungo prima di definire il processo di lavorazione che le consente di ammorbidire la pelle tanto da poterla lavorare con dei semplici ferri da maglia. Il basco e la visiera presentati alla Contemporary Design Selection raccontano un gesto antico, un materiale utilizzato in modo innovativo, che insieme portano a un manufatto dalla inaspettata leggerezza.

The Form of Lightness

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Lake Como Design Festival. The Form of Lightness, Palazzo del Broletto. Foto Nicolò Panzeri

Così è stata chiamata la mostra allestita nelle sale del Palazzo del Broletto, una raccolta di 28 sedute realizzate tra il 1924 e il 2024 con differenti tecniche e materiali, provenienti da diverse correnti e paesi. Partendo dalla scuola del Bauhaus e del Razionalismo, si è proseguito con le sperimentazioni di nuovi materiali negli anni Sessanta e Settanta, fino alle ultime creazioni contemporanee. Una panoramica sulla ricerca condotta nei decenni sui concetti di peso e leggerezza che l’oggetto sedia ben sintetizza.

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Lariana, Giuseppe Terragni, 1936. Photo courtesy of Lake Como Design Festival

Un grande lavoro filologico che ha visto la collaborazione con aziende, gallerie e archivi. Una per tutte, segnaliamo la seduta Lariana, disegnata da Giuseppe Terragni nel 1936 come risposta a un bando di gara indetto in vista della 24° Esposizione Universale del 1937. Prodotta in oltre 10.000 esemplari per arredare più di cento ettari di giardini pubblici parigini, è stata perfezionata da Xavier Pauchard, fondatore dell’azienda Tolix nonché produttrice della sedia, che per primo ebbe l’idea di rivestire il metallo con uno strato di zinco per renderla resistente all’uso in esterno.

Lightness on Paper

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
San Pietro in Atrio. Foto Nicolò Panzeri

Davvero suggestiva la location che ha ospitato questa collettiva organizzata in collaborazione con Lithos, casa editrice comasca specializzata in stampe e libri d’arte. Si tratta di San Pietro in Atrio, una chiesa sconsacrata risalente al 1200 un tempo collegata alla vicina Basilica di San Fedele, aperta al pubblico per il secondo anno consecutivo in occasione del LCDF. Qui sono state esposte stampe con soggetti firmati da designer e studi di architettura di fama internazionale, da Michele De Lucchi a Nathalie Du Pasquier, da DWA Design Studio a Mario Trimarchi per citarne solo alcuni. Ognuno ha disegnato la propria interpretazione della leggerezza, utilizzando la tecnica di incisione più affine. Ogni stampa esposta era accompagnata dal supporto utilizzato per realizzarla, in un rinnovato rimando al contrasto fra la solidità della matrice e la delicatezza del disegno.

LIGHT, Temporary Restaurant e Bistrot

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival
Foto Stefania Zanetti

Tutto il fascino di una grande serra ottocentesca: vetro, luce naturale, struttura in ghisa sono stati sapientemente recuperati per ristrutturare la Serra del Grumello, in posizione sopraelevata rispetto alla Villa, accanto al piccolo laghetto, in uno dei luoghi più raccolti e suggestivi del parco. Qui si sono tenute le tre giornate di talk con i designer della Contemporary Design Selection e qui è stato allestito il ristorante e il bistrot temporanei a cura degli chef Samuel Carugati e Elisa Raieri. Tavoli FENIX®, illuminazione di Davide Groppi, sedute Pedrali sono stati i nomi chiamati a rappresentare il rimando al design contemporaneo, restituendo le atmosfere di un luogo leggero di nome e di fatto.

La sofisticata leggerezza del Lake Como Design Festival: foto e immagini